Da Mosca un attacco informatico apre le paratie di una diga in Norvegia

Bruxelles – Ecco un esempio di cos’è la “guerra ibrida”: si prende il controllo telematico di una diga in Norvegia e la si apre, rilasciando minacciosamente qualche milione di litri d’acqua.
E’ quello che hanno fatto alcuni hacker russi non meglio definiti, che hanno preso il controllo di una diga norvegese quattro mesi fa, aprendo una paratoia e permettendo all’acqua di scorrere inosservata per quattro ore, secondo quanto riferito dai servizi segreti norvegesi.
Come scrive il quotidiano “The Guardian“, l’ammissione da parte del Servizio di sicurezza della polizia norvegese (PST) segna la prima volta che Oslo attribuisce formalmente a Mosca l’attacco informatico avvenuto ad aprile a Bremanger, nella Norvegia occidentale.
L’attacco alla diga, che produce energia elettrica, ha rilasciato 500 litri (132 galloni) di acqua al secondo per quattro ore, fino a quando l’incidente è stato rilevato e fermato.
Il Guardian riferisce che il capo del PST, Beate Gangås, ha dichiarato che “nell’ultimo anno abbiamo assistito a un cambiamento nell’attività degli attori informatici filo-russi”. “L’obiettivo di questo tipo di operazione – ha spiegato – è influenzare e causare paura e caos tra la popolazione. Il nostro vicino russo è diventato più pericoloso”.
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