“A Sua Immagine” alla scoperta di Rimini

Un racconto che unisce arte, memoria, tradizione popolare e vita vissuta. Lo propone, da Rimini, Lorena Bianchetti a “A Sua Immagine”, il programma di approfondimento religioso di Rai Cultura, in onda sabato 16 agosto alle 16.00 su Rai 1. Rimini non vive solo di ombrelloni, locali e risate estive, ma respira un tempo più lento, più profondo. La puntata propone un itinerario fatto di luoghi simbolici e voci autentiche, che restituiscono l’anima più profonda della Riviera romagnola. Il viaggio inizia nel cuore del Rinascimento con il Tempio Malatestiano, capolavoro dell’architettura umanista per esplorare le tracce lasciate da Leon Battista Alberti e Piero della Francesca, in un luogo dove si fondono fede e bellezza.
Nel Borgo San Giuliano, l’antico quartiere dei pescatori, oggi galleria a cielo aperto, si ricorda la dura vita dei pescatori, della povertà delle famiglie, ma anche della grande solidarietà tra le persone.
Proseguendo, si scoprono i murales ispirati a Federico Fellini, nato proprio a Rimini, che qui continua a vivere tra pennellate, volti e narrazioni.
Nel centro di Rimini si incontra un gruppo tutto al femminile: donne che ridanno vita ad antichi testi e manoscritti, tra pergamene, cuciture e inchiostri, restituendo valore al lavoro lento e silenzioso della conservazione culturale.
Al termine della puntata, la musica si fa racconto con Mirko Casadei, erede della storica tradizione musicale romagnola, che racconta come, in un dialogo tra passato e presente, il liscio diventa espressione di comunità e identità popolare.
Per “Le Ragioni della Speranza” si conclude il pellegrinaggio in bici di don Giordano Goccini e dei suoi giovani compagni. Finalmente arrivati alla meta del lungo viaggio: Roma. Prima di arrivare alla Basilica di San Pietro nell’Anno Santo dedicato alla speranza, don Giordano incontra Giacomo Fabbri, che a quasi 70 anni, dopo una vita da manager, decide di percorrere tutto il Cammino di Santiago De Compostela da solo. Un’esperienza che si rivela molto più di una prova fisica. Giacomo racconta come solo chi compie il cammino da pellegrino può comprendere il profondo significato di questa esperienza.
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