Pavimentazioni tattili nel Regno Unito: guida e sicurezza per non vedenti

Camminando per le strade del Regno Unito, è impossibile non notare le superfici con piccoli rilievi posizionate sui marciapiedi in prossimità di attraversamenti pedonali, semafori e incroci. Questi elementi, conosciuti come pavimentazioni tattili o tactile paving, sono progettati per fornire un segnale chiaro e immediato alle persone cieche e ipovedenti, aiutandole a orientarsi e a individuare punti sicuri per attraversare la strada. La loro presenza rappresenta uno degli esempi più evidenti di come la progettazione urbana possa favorire l’accessibilità e l’inclusione, un aspetto ormai imprescindibile nella pianificazione delle città moderne.
Origine e funzione delle pavimentazioni tattili nel Regno Unito
Il concetto di pavimentazione tattile nasce in Giappone negli anni Sessanta grazie all’inventore Seiichi Miyake, che si ispirò al Braille per sviluppare un sistema capace di comunicare informazioni attraverso il tatto. La prima installazione avvenne nella città di Okayama, lungo un marciapiede vicino a una scuola per non vedenti, e riscosse subito un ampio consenso. Il progetto si basava su due pattern distinti: uno a cupole per segnalare la presenza di pericoli o attraversamenti e uno a barre parallele per indicare la direzione. Grazie alla sua efficacia, questo sistema – chiamato in Giappone Tenji blocks – venne adottato rapidamente in tutto il Paese e successivamente introdotto in molte altre nazioni, arrivando nel Regno Unito negli anni Novanta, dove è stato adattato alle esigenze della mobilità urbana locale. Nel contesto britannico, la tipologia più diffusa è il blister tactile paving, formato da piccole cupole piatte in rilievo, posate su lastre di calcestruzzo o altri materiali ad alta resistenza. Queste superfici sono collocate in corrispondenza di attraversamenti pedonali, in prossimità di semafori e nei pressi di fermate del trasporto pubblico, con l’obiettivo di fornire un segnale tattile percepibile con il bastone bianco o con i piedi. La funzione principale è segnalare il confine tra marciapiede e carreggiata, consentendo alla persona non vedente di capire dove inizia l’area di attraversamento. Il Department for Transport (DfT) ha pubblicato linee guida specifiche, disponibili sul sito ufficiale del Governo britannico, che stabiliscono dimensioni, colori e modalità di posa delle pavimentazioni tattili, assicurando uniformità e riconoscibilità su tutto il territorio nazionale.
Tipologie, codici cromatici e layout di installazione
Le pavimentazioni tattili in uso nel Regno Unito non sono tutte uguali: esistono diversi pattern e colori, ciascuno con un significato preciso. La versione più comune, il blister tactile paving, presenta una disposizione regolare di cupole piatte alte circa 5 millimetri, con passo di 66,5 millimetri da centro a centro. Il colore è un elemento fondamentale per comunicare informazioni anche a chi ha residuo visivo. Ai cosiddetti controlled crossings – ovvero attraversamenti regolati da semaforo – si utilizza il colore rosso, mentre agli uncontrolled crossings – attraversamenti non regolati – si impiega il colore buff (sabbia/beige) o un’altra tonalità che crei un forte contrasto con il marciapiede circostante. Questi codici cromatici sono ribaditi nella Streetscape Guidance di Transport for London, documento di riferimento per la capitale. Il layout di installazione varia in base al tipo di attraversamento: nei punti più frequentati dai pedoni la profondità della pavimentazione tattile può raggiungere i 1200 mm, mentre in altre situazioni si adotta una profondità di 800 mm o 400 mm. Spesso viene realizzato anche uno “stem” a forma di L, una striscia tattile che guida il pedone dalla zona retrostante al pulsante del semaforo fino all’area di attraversamento, garantendo un allineamento corretto.
Altri pattern tattili e contesti di utilizzo
Oltre ai blister, il Regno Unito utilizza altre tipologie di superfici tattili per comunicare messaggi specifici. Il corduroy tactile paving, caratterizzato da rilievi paralleli a sezione semicircolare, è utilizzato per avvertire della presenza di un pericolo o di un cambiamento di livello, come scale, rampe o accessi ferroviari. I guidance path surfaces presentano barre longitudinali e servono a fornire un orientamento direzionale in spazi aperti dove mancano riferimenti naturali. In contesti ferroviari o metropolitani si adotta il platform edge tactile paving, una variante con blister sfalsati posata vicino al bordo della banchina per avvertire della vicinanza dei binari, come previsto dalle linee guida di Network Rail. In aree condivise tra pedoni e ciclisti si utilizzano invece combinazioni specifiche di pattern, accompagnate da strisce di delimitazione (delineator strips) per separare le due zone. Queste superfici, sebbene visivamente simili, sono differenziate sia nella disposizione dei rilievi sia nella colorazione, in modo da essere riconoscibili al tatto e alla vista.
Standard tecnici e criteri di posa
La corretta installazione delle pavimentazioni tattili è regolata da standard tecnici come la BS 7997:2003, che specifica le caratteristiche dimensionali e i requisiti di resistenza dei materiali, e la norma internazionale ISO 23599, che stabilisce le linee guida per i sistemi tattili di orientamento a livello globale. Le superfici devono essere realizzate con materiali antisdrucciolo, in grado di resistere alle condizioni climatiche e all’usura dovuta al traffico pedonale intenso. Oltre alla componente tattile, il contrasto visivo con il contesto circostante è essenziale per garantire la percezione anche da parte di utenti ipovedenti. Se il marciapiede non offre sufficiente contrasto cromatico, le linee guida del DfT raccomandano di inserire una striscia di materiale o colore differente intorno alla pavimentazione tattile. Le specifiche tecniche sono pensate per assicurare uniformità: posizionamenti incoerenti, dimensioni errate o utilizzo improprio dei colori possono disorientare gli utenti e ridurre l’efficacia del sistema.
Ruolo delle autorità locali e importanza della coerenza
Sebbene le linee guida del DfT rappresentino lo standard di riferimento nazionale, l’applicazione pratica spetta alle autorità locali, che possono adattare i progetti alle esigenze specifiche del territorio, mantenendo però la coerenza con le raccomandazioni ufficiali. A Londra, ad esempio, Transport for London ha sviluppato manuali dettagliati per garantire uniformità nell’uso dei pattern tattili su marciapiedi, attraversamenti e infrastrutture di trasporto pubblico. Questa coerenza è fondamentale: una persona cieca deve poter riconoscere immediatamente il significato di una superficie tattile indipendentemente dal quartiere o dalla città in cui si trova. Per questo, è importante che ogni nuova installazione venga eseguita con attenzione, rispettando dimensioni, colori e layout previsti, e che le pavimentazioni danneggiate vengano riparate tempestivamente per evitare falsi segnali.
Benefici, criticità e prospettive future
L’introduzione e la diffusione delle pavimentazioni tattili nel Regno Unito hanno avuto un impatto positivo sull’autonomia delle persone cieche e ipovedenti, consentendo loro di muoversi con maggiore sicurezza e indipendenza. Questi sistemi migliorano anche l’esperienza di orientamento di anziani e persone con difficoltà motorie, grazie alla chiarezza dei segnali tattili e visivi. Tuttavia, esistono anche alcune criticità: superfici tattili posate in modo irregolare o in contesti inappropriati possono confondere, mentre certi rilievi possono risultare scomodi o difficili da attraversare per utenti in sedia a rotelle o con passeggini. Le prospettive future puntano su materiali più performanti, resistenti e confortevoli, oltre all’integrazione con tecnologie smart, come sensori e sistemi di guida vocale, che potrebbero ampliare ulteriormente le possibilità di orientamento per le persone con disabilità visiva.
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