Fibromialgia: verso l’ingresso nei LEA. Passo storico per i pazienti

Maggio 1, 2025 - 03:30
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Fibromialgia: verso l’ingresso nei LEA. Passo storico per i pazienti

Dopo anni di attese, il riconoscimento ufficiale della fibromialgia sembra essere sempre più reale. Il Ministero della Salute, infatti, ha finalmente deciso di includere la sindrome fibromialgica nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), con una proposta di decreto che prevede anche l’attribuzione di un codice di esenzione specifico (068.729.0) per le forme più severe della malattia.

Un iter lungo otto anni

La svolta arriva dopo otto anni di attesa e mobilitazione da parte di associazioni di pazienti e dei medici. La nuova bozza di aggiornamento dei LEA, presentata nei giorni scorsi, rappresenta un cambiamento importante nell’approccio del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) verso questa patologia spesso ignorata o sottovalutata.

Quali novità per i pazienti

Secondo il testo, solo i pazienti affetti da forme cliniche molto severe — con punteggio FIQR superiore a 82 — potranno però accedere all’esenzione. Si tratta, secondo la Società Italiana di Reumatologia (SIR), di circa il 16,2% dei pazienti diagnosticati, pari a circa 150.000 persone in tutta Italia su una platea stimata di 900.000.

Quanto costerà al SSN la fibromialgia

Il costo stimato per il SSN è di 10,8 milioni di euro annui, all’interno di un aggiornamento LEA che complessivamente comporta un impatto economico di circa 149,5 milioni.

«Riconoscere la fibromialgia nei LEA significa garantire una tutela concreta ai pazienti: sanitaria, lavorativa, legale e sociale», ha commentato Giusy Fabio, vicepresidente AISF ODV, che da anni porta avanti la battaglia per il riconoscimento ufficiale della patologia.

Una vittoria, ma non per tutti

Il riconoscimento nei LEA della fibromialgia, accontenta i più, ma non tutti. Infatti avranno diritto all’esenzione solo coloro che hanno una forma grave di malattia e, per questo, alcuni pazienti temono una disparità di trattamento tra chi rientra nei criteri di esenzione e chi no. Ma come sottolineano gli esperti, questa è una prima vittoria simbolica e politica, che finalmente rompe il muro dell’invisibilità. Nessuno potrà più negare l’esistenza della fibromialgia.

Cosa prevede  il decreto

Innanzitutto, ricordiamo che l’esenzione riguarderà i casi gravi. I pazienti con fibromialgia severa (categoria A) avranno diritto a:

  • Una visita reumatologica annuale.
  • Una visita psichiatrica di controllo ogni 12 mesi (Cod. 94.12.1).
  • Dieci sedute annue di rieducazione motoria in gruppo da 60 minuti (max 6 pazienti) (Cod. 93.11.5).

«Questo è un primo passo importante perché apre la strada a un sostegno reale da parte del SSN» , ha aggiunto Piercarlo Sarzi Puttini, presidente AISF ODV.

Prossimi passaggi

Dopo l’approvazione da parte del Ministero della Salute, il decreto dovrà passare al vaglio del Ministero dell’Economia, poi alla Conferenza Stato-Regioni, infine alle Commissioni parlamentari. Solo al termine di questo iter il decreto potrà essere firmato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, rendendo le nuove prestazioni pienamente operative.

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