Beatrice Borromeo alla soglia dei 40: l’evoluzione di stile ieri vs oggi

L’eleganza non si impara, si affina. E Beatrice Borromeo, oggi più che mai, ne è l’esempio perfetto. Alla soglia dei 40 anni, che compirà il 18 agosto, la principessa monegasca per matrimonio ma nobile per nascita ha consolidato un’estetica che fonde rigore e glamour, appeal aristocratico e tendenze contemporanee.

Dai red carpet ai royal wedding, dalle sfilate Dior ai look da giorno sulle coste del Mediterraneo: è tempo di bilanci. L’evoluzione di stle di Beatrice Borromeo, ormai alla soglia dei suoi 40 anni.
Gli esordi boho e lo stile spontaneo dei primi Duemila
Nei primi anni Duemila, il volto di Beatrice si impone come simbolo della nuova aristocrazia italiana. Modella per brand come Chanel, presenza fissa ai party di alta società, il suo guardaroba dei vent’anni rifletteva la naturalezza dei tempi. Abiti lunghi a fiori, jeans flare, sandali bassi, borse in cuoio. Un’estetica boho-chic da intellettuale cosmopolita, con il tocco intellettuale che non l’ha mai abbandonata, come gioielli o it-bag. All’epoca si alternavano capi firmati Missoni, Chloé, Valentino, ma portati con una nonchalance che svelava la vera cifra stilistica.

Beatrice Borromeo insieme al marito all’evento di beneficenza Convivio Fair a Milano. (Photo by Andrea Del BòArchivio Andrea Del BòMondadori via Getty Images)
Il periodo giornalistico: sobrietà e minimalismo
Negli anni successivi, Beatrice si allontana dalle passerelle per dedicarsi al racconto della realtà: lavora per Il Fatto Quotidiano, collabora con la TV, firma reportage. Il guardaroba segue a pari passo la carriera e si fa più sobrio. Dismessi i fronzoli, abbraccia un guardaroba fatto di camicie bianche impeccabili, blazer maschili, pantaloni palazzo e trench in colori neutri. Céline e Stella McCartney iniziano a far capolino nel suo guardaroba, accanto a capi su misura che prediligono la struttura. È l’era della Beatrice minimalista, colta e determinata.

Un look off-duty della royal.
Il matrimonio con Pierre Casiraghi e la svolta couture
Il 2015 segna l’ingresso ufficiale nella nobiltà monegasca. Ma anche nella moda più raffinata. Per le nozze civili a Monte Carlo, Beatrice indossa un tailleur rosa cipria di Valentino Haute Couture. Per la cerimonia religiosa sul Lago Maggiore, un abito in pizzo Chantilly con maniche trasparenti e un velo rinascimentale. Da quel momento, Valentino resta un punto fermo, ma il baricentro si sposta: la moda diventa più solenne, più iconica. E si apre il dialogo con Dior.

Pierre Casiraghi e Beatrice Borromeo il giorno del loro matrimonio.
La musa silenziosa di Maria Grazia Chiuri
Oggi Beatrice Borromeo è una delle testimonial non ufficiali più influenti per Dior. Non solo per gli eventi mondani di corte, come il Ballo della Rosa, dove appare spesso in lunghi abiti plissé, completi écru o tailleur in tessuti operati. Ma anche per gli eventi istituzionali, i front row e i gala. Lo stile Dior, soprattutto nella versione femminista e colta firmata da Maria Grazia Chiuri, le calza a pennello: silhouette fluide, colori polverosi, lavorazioni artigianali, veli, cappe, capispalla dal taglio scultoreo. E ora che la designer romana ha lasciato la Maison? Ci si prepara a un cambio di rotta in fatto di stile, proprio all’alba dei quarant’anni.

Alla sfilata Womenswear Spring-Summer 2025 di Dior a Parigi. (Photo by Arnold Jerocki/Getty Images)
Oggi: 40 anni di stile e identità (con uno sguardo avanti)
Alla soglia dei 40 anni, Beatrice Borromeo è una delle icone di stile royal più seguite, nonostante la sua riservatezza. Il suo stile, quintessenza del quiet luxury, è frutto di un percorso che mescola cultura, eleganza innata e coerenza personale. Non cede alle mode passeggere, ma si affida ad guardaroba solido. Perché la cifra distintiva di Beatrice Borromeo resta proprio questa: un’eleganza senza tempo. Che forse nei suoi quarant’anni più che un traguardo vede un nuovo punto di partenza.
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