ARGENTA CRESCE LA PREOCCUPAZIONE PER L’OCCUPAZIONE E L’ECONOMIA LOCALE

Ad Argenta (FE) aumentano disoccupazione e difficoltà per imprese e famiglie. Ma tra rallentamenti e crisi emergono anche iniziative innovative per rilanciare l’economia locale.

Lug 16, 2025 - 01:01
Lug 16, 2025 - 07:58
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ARGENTA CRESCE LA PREOCCUPAZIONE PER L’OCCUPAZIONE E L’ECONOMIA LOCALE

Argenta (FE) – Si fa sempre più evidente, nelle ultime settimane, un senso di incertezza che attraversa la cittadina di Argenta e i comuni limitrofi. Secondo un noto sito regionale, si starebbe delineando un quadro preoccupante: aumento della disoccupazione, calo degli investimenti, locali in difficoltà e un crescente senso di disagio economico tra le famiglie. Un panorama che, per molti, rappresenta l’inizio di una crisi; per altri, un'opportunità per ripensare il modello socio-economico locale.

Disoccupazione in aumento e imprese sotto pressione

Il tasso di disoccupazione — ancora non ufficialmente confermato dai dati ISTAT più aggiornati — sembra mostrare un trend negativo, almeno secondo le testimonianze di operatori del settore e di cittadini intervistati. Molti parlano di contratti non rinnovati, temporanei fermi produttivi e difficoltà nel settore dei servizi, in particolare ristorazione e commercio al dettaglio.

«C’è meno movimento, meno turismo interno, e la gente spende meno» dichiara Matteo R., titolare di un bar nel centro di Argenta. «I costi fissi restano, ma le entrate calano. Se non cambia qualcosa, in autunno sarà dura».

Le famiglie sentono il peso della crisi

Anche le famiglie iniziano a stringere la cinghia. Spese ridotte, attenzione al risparmio energetico, e una generale percezione di insicurezza economica. Secondo alcuni assistenti sociali del territorio, è in crescita il numero di richieste di sostegno, bonus alimentari o semplici consulenze per rinegoziare debiti.

«La fascia media è in sofferenza», spiega una docente di scuola superiore. «Molti genitori fanno fatica a mantenere le attività extrascolastiche dei figli, e c’è un calo significativo delle iscrizioni a corsi sportivi, musicali o doposcuola privati».

Gli investimenti rallentano

Anche dal fronte degli investimenti privati emergono segnali poco incoraggianti. Alcuni progetti edilizi sembrano rallentare, e le nuove attività commerciali latitano. Un imprenditore locale che preferisce restare anonimo afferma: «Oggi come oggi è difficile rischiare. Il mercato è troppo instabile, e le certezze sono poche. Senza un piano di rilancio strutturato, siamo bloccati».

Ma c’è chi intravede opportunità

Nonostante il clima generale, c’è anche chi guarda oltre la crisi. Alcune realtà associative, cooperative agricole e start-up innovative locali stanno cercando di rilanciare il territorio puntando su sostenibilità, innovazione e reti solidali.

«È nei momenti di crisi che può nascere il cambiamento», afferma Elena B., giovane laureata rientrata da Bologna per avviare un progetto di economia circolare legato al recupero di materie prime nel settore agricolo. «Argenta ha potenziale, ma serve più coraggio e un sostegno concreto da parte delle istituzioni».

Serve un’azione coordinata

Le istituzioni locali sono chiamate a un ruolo cruciale. Secondo alcuni consiglieri comunali di opposizione, è necessario un “piano di emergenza socio-economico”, che possa affiancare famiglie e imprese, rilanciare i consumi, attrarre nuovi capitali e soprattutto tutelare l’occupazione. La proposta include incentivi fiscali locali, promozione del territorio per attrarre turismo e digitalizzazione dei servizi.

Il sindaco, interpellato in un recente incontro pubblico, ha dichiarato: «Siamo consapevoli delle difficoltà e stiamo lavorando a un tavolo tecnico con le associazioni di categoria e le parti sociali. È il momento di restare uniti e costruire un futuro sostenibile per Argenta».

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Conclusione

Il bivio tra crisi e opportunità è reale. Argenta, come molte altre realtà del territorio emiliano-romagnolo, si trova a un punto cruciale: arrendersi a un lento declino o trasformare l’attuale momento difficile in una occasione di rigenerazione sociale ed economica. La risposta verrà nei prossimi mesi, ma dipenderà dalla capacità collettiva — pubblica e privata — di fare rete, investire nel capitale umano e non lasciare nessuno indietro.

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