Investita e uccisa da auto pirata rubata, fermati quattro bambini scappati a piedi: “Hanno tutti meno di 14 anni”

Rintracciati, bloccati, fermati dalla Polizia i quattro minorenni a bordo dell’automobile vettura rubata che ieri ha investito Cecilia De Astis nel quartiere Gratosoglio a Milano. Aveva 71 anni, è morta. Non si può parlare neanche di adolescenti. Ancora da chiarire e ricostruire con precisione la dinamica degli eventi, quello che sembra certo è che nessuno dei fermati è imputabile perché non avrebbero compiuto 14 anni. A fermarli gli agenti della Polizia locale di Milano, aperto un fascicolo per omicidio stradale.
L’automobile era una Citroen, già dalle prime analisi condotte ieri a partire dalle immagini delle telecamere di sorveglianza era emerso che si trattasse di ragazzi molto giovani alla guida. I ragazzini sono stati rintracciati e fermati in un accampamento abusivo nomade della zona. Il ragazzino che guidava avrebbe 13 anni. A bordo anche un altro ragazzino di 12 anni e una bambina e un bambino di 11 anni. Due sarebbero fratelli. Tutti nati in Italia, figli di famiglie nomadi di origini bosniache.
Il pubblico ministero di Milano Enrico Pavone ha aperto un fascicolo per omicidio stradale aggravato dall’omissione di soccorso che prevede l’arresto in flagranza. L’automobile era stata abbandonata in strada, schiantata contro un palo, i ragazzini erano fuggiti a piedi. De Astis è arrivata in gravissime condizioni in ospedale, dopo i soccorsi del 118, è morta prima dell’arrivo in ospedale. È risultato che la vettura era stata rubata la sera prima a un gruppo di ragazzi francesi arrivati da Strasburgo a Milano per turismo.
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