Un ultras di Fratelli d’Italia a presiedere il comitato di gestione del Parco Nazionale del Matese

L’annuncio lo ha dato direttamente sulla sua pagina Facebook Andrea Boggia: «Da oggi, nominato dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, assumo l’incarico di Presidente del Parco Nazionale del Matese».
Poi Boggia, che è consigliere comunale di minoranza per Fratelli d’Italia a Piedimonte Matese, passa a ringraziare i suoi padrini politici: «Con emozione, e più grande senso di responsabilità, ringrazio per la fiducia accordatami il Ministro On. Gilberto Pichetto, e il Sottosegretario di Stato con delega ai parchi Sen. Claudio Barbaro. Mi sia concesso di esprimere inoltre la mia più sincera e fraterna gratitudine a coloro che da subito, sin dall’insediamento del Governo guidato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, hanno condiviso con impegno instancabile il progetto ambizioso del Parco Nazionale del Matese. Professionisti esemplari, insostituibili figure di riferimento, ai quali mi lega profondamente la medesima visione; ciascuno col proprio ruolo, hanno collaborato e continuano a collaborare a questo percorso che oggi compie un altro passo fondamentale».
In realtà il direttivo del nuovo Parco Nazionale sembra dominato dalle forze politiche che più si sono opposte, per decenni, all’istituzione del Parco Nazionale del Matese. Come spiega Matese News, si tratta di una vera e propria lottizzazione politica a tavolino all’interno della destra campana: «Il Parco Nazionale del Matese ha un nuovo Comitato di gestione: presidente sarà Andrea Boggia, esponente di Fratelli d’italia. In quota Lega nominata Michela Visone, già consigliera comunale ad Alife e candidata alle ultime elezioni per Salvuini e fedelissima dell’onorevole Gianpiero Zinzi. La leghista si e detta «Soddisfatta della nomina».
A volere fortemente Boggia alla testa di un Parco Nazionale che Fratelli d’Italia non voleva è stato il sottosegretario, con delega ai parchi, Claudio Barbaro Fratelli d’Italia. Ma il neo-presidente Boggia preferisce sorvolare sull’occupazione politica di un ente che avrebbe altri compiti e la butta sull’orgoglio di squadre e locale: «Sono fermamente fiducioso che la squadra appena nominata, cosciente della responsabilità a essa affidata, sarà pronta a proseguire e consolidare, insieme, il cammino fondamentale di costruzione e dialogo sinergici con le istituzioni, a partire dai sindaci, con le associazioni, i portatori di interesse e tutti coloro che, da secoli, vivono e tutelano questo nostro prezioso scrigno di bellezze naturali, tradizioni, antichi mestieri e straordinaria biodiversità. Siamo matesini, gente tenace. Questa terra è la nostra casa, la natura che ci circonda è il dono più grande che abbiamo; rappresenta e testimonia il passato, il presente, e da oggi è finalmente ancor di più orizzonte futuro in cui credere con ambizione, determinazione, passione infinita».
Eppure, proprio il tifo per una squadra rischia di rovinare la festa di Boggia e di Fratelli d’Italia: Francesco Emilio Borrelli, deputato campano di Alleanza Verdi – Sinistra, ha postato un video di ultras della squadra di calcio del Matese che riguarda proprio Boggia: «E’ il soggetto con il cappello, attuale consigliere comunale, avvocato, capo ultras di una parte di tifosi, composta da pluripregiudicati. L’attuale consigliere è stato appena nominato dal governo a presidente del comitato gestione del Parco Nazionale del Matese. Credo sia indecente l’urlo: ”digos, digos vaffancul##” Questo video in particolare si riferisce al 5 maggio 2024. Abbiamo chiesto conferma della segnalazione. Se fosse vero sarebbe gravissimo».
Ma questa specie di direttivo provvisorio del Parco apre anche un’altra grana: quello della rappresentanza territoriale. Il Parco Nazionale del Matese nasce come area protetta condivisa tra Molise e Campania, ma nel Comitato di gestione provvisorio 4 membri su 6 sono campani e c’è un solo rappresentante molisano.
A denunciare questo aspetto è Angelo Primiani, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle in Molise, secondo il quale non siamo di fronte a tecnici e manager, ma a un’invasione di esponenti campani del centro-destra, da Fdi fino all’UDC: «le nomine sembrano rispondere più alle solite logiche di partito che alla necessità di mettere al servizio di un territorio fragile e strategico persone con comprovata esperienza nella gestione di aree protette. Il copione è sempre lo stesso. Il centrodestra prima fa finta di alzare le "barricate". Poi, quando arriva il momento delle scelte concrete, la retorica lascia spazio alla prassi e ogni casella disponibile viene occupata esclusivamente per scopi politici. Il Comitato, che avrà la presidenza affidata ad Andrea Boggia (esponente di Fratelli d'Italia), vede tra i suoi componenti rappresentanti di ministeri, Regioni, Ispra e associazioni ambientaliste. I numeri parlano chiaro: quattro componenti su sei sono di area campana, confermando quello che molti temevano fin dall'inizio di questo percorso».
Primiani si chiede: «Ma è davvero questo il meglio che il Molise poteva fare? Bisogna chiederselo, soprattutto in una fase così delicata dove ogni decisione avrà ripercussioni sul futuro di un territorio che aspetta da anni di vedere valorizzate le proprie peculiarità. Era il momento di osare, di scegliere figure capaci di guardare oltre l'orizzonte elettorale. Invece la priorità del centrodestra è ancora una volta quella di farsi politicamente "terra bruciata" attorno. Un approccio che onestamente stride con le recenti parole del presidente Francesco Roberti: parole che sembrano andare nella direzione che noi stessi abbiamo indicato con un'apposita mozione, ovvero quella di un Parco "cucito su misura" del territorio, capace di intercettare e soddisfare le legittime preoccupazioni di chi, come nell'area di Guardiaregia-Campochiaro, ha avanzato istanze di revisione del perimetro per impellenti ragioni occupazionali. Ora, vista l'inconsistenza del peso politico molisano emersa in questa partita, viene da chiedersi se anche la sede operativa del Parco finirà per essere appannaggio della Campania».
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