Latteria di Crodo: 60 anni di storia, qualità e territorio celebrati a Oira
A Oira di Crevoladossola, mezzo Piemonte ha celebrato i 60 anni della Latteria Antigoriana di Crodo. Tra numeri record, tradizione, investimenti e ospiti illustri, una festa per il territorio.
MEZZO PIEMONTE IN FESTA PER I 60 ANNI DELLA LATTERIA ANTIGORIANA
4,4 milioni di litri di latte per formaggi, burro, yogourt...
Il presidente della Regione Piemonte ha mandato un caldo messaggio audio/video. Poi, personalmente, c’erano il sottosegretario alla Regione, il presidente della Provincia, i presidenti di tutte le comunità montane della Valle, dieci sindaci, assessori e consiglieri comunali, e poi altri celebri produttori e stagionatori di formaggi ed un mare di semplici curiosi golosi. Il tutto a testimoniare la vicinanza ad una importante attività che, tra agricoltura e gastronomia, rappresenta il territorio.
COME ARRIVARE A CRODO
Siamo a Crodo, 500 metri d’altezza, appena sopra Domodossola, sulla strada per le montagne della Val Vigezzo e della Val Formazza, accanto al confine con il Sempione e la Svizzera. Come ci si arriva?! Salendo in autostrada da Genova, oltrepassando Novara, si arriva a Gravellona Toce; è la stessa prima meta se si arriva da Milano e si supera Gallarate e Sesto Calende. A Gravellona Toce si imbocca la superstrada che oltrepassa Domodossola e, con Montecrestese, si entra in Val d’Ossola. È qui, esattamente a Crodo, che 60 anni fa è nata la Latteria Antigoriana di Crodo che oggi si è unita con il suo rinnovato ipermoderno caseificio nella sottostante, confinante Oira di Crevoladossola.
La Latteria di Crodo nacque nel 1965 su iniziativa di Silvio Fobelli, allevatore di bovini di Razza Bruna e sindaco della cittadina, con lo scopo di unire i produttori di latte delle valli ossolane.
LA LATTERIA ANTIGORIANA: LE CIFRE
La Cooperativa conta oggi 20 soci che, nel 2024, hanno conferito complessivamente 4.419.631 litri di latte di vacca e 112.192 di capra. Le aziende agricole sono distribuite tra la valle Antigorio, il fondovalle Ossolano e la Val Vigezzo. I 20 soci conferiscono 1.000 quintali di latte alla settimana da gennaio a giugno, 6/700 d’estate, per poi risalire dall’autunno.
Il marchio Latteria di Crodo ha fatto sì che le vendite di latte fresco pastorizzato siano passate dai circa 100.000 litri del 2014 a circa 500.000 del 2024, con ancora spazi di crescita tutti da conquistare. La Latteria Antigoriana di Crodo produce una decina di diversi formaggi stagionati, quantificabili in circa 75.000 forme all’anno, che si aggiungono ad un’altra decina di formaggi freschi, oltre che latte, burro, ricotte e yogurt.
La Latteria Antigoriana di Crodo ha tre spacci aziendali: a Crodo (in via Maglioggio 18), a Druogno (in via Roma 1) ed a Piedimulera (in via Roma 26/a). Il personale complessivo della latteria conta 23 persone, fra le quali molti svolgono un servizio part-time e sono suddivisi sostanzialmente fra un piccolo gruppo di 7 casari, che si occupano della produzione all’interno del caseificio, e tutto il resto del personale che si occupa dei negozi, del confezionamento, della spedizione e consegna, dell’amministrazione.
LA GRANDE FESTA PER I 60 ANNI
Come si è detto, alla festa per i 60 anni “c’era il mondo”: il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha inviato il suo saluto augurale audio/video. Gli onori di casa li hanno fatti il presidente della Latteria, Marco Giannoni, ed il direttore Gianni Morandi (tra l’altro è anche il sindaco di Montecrestese). Con loro, il sindaco di Crodo, Pasquale Folchi, e quello di Crevoladossola, Giorgio Ferroni.
Testimonial Edoardo Raspelli, che ha scoperto questo angolo di Piemonte nel 1987 e che da un pugno di anni lo ha trasformato nella sua dimora abituale.
Tra gli ospiti: il sottosegretario alla Regione Piemonte, Alberto Preioni, il presidente del VCO, la Provincia del Verbano Cusio Ossola (e sindaco di Piedimulera) Alessandro Lana, i sindaci di Varzo, Trontano e Villadossola (in rappresentanza delle tre Unioni Montane che presiedono), e poi altri sindaci: di Formazza, Premia, Baceno, Santa Maria Maggiore, Craveggia, oltre a tanti altri che non hanno potuto essere presenti ma hanno trasmesso la loro vicinanza, come Lucio Pizzi di Domodossola e Filippo Cigala Fulgosi di Ornavasso.
Tra gli ospiti: Valter Zanetta, tre legislature tra Camera e Senato, Irene Bongiovanni, presidente di Confcooperative Piemonte Nord, Domenico Sorasio, direttore di Confcooperative Fedagripesca Piemonte.
C’erano anche numerosi clienti con i quali la Latteria di Crodo ha un rapporto consolidato, come Fabio Leonardi della Igor, il presidente ed il direttore della Latteria di Cameri, la famiglia Bertolino (di Villadossola), Giovanni Fiori (della Guffanti di Arona); i colleghi di cooperazione come Alla Fonte, Cameri e Piode. C’erano anche famosi pasticcieri e gelatieri che per i loro prodotti adoperano il latte della Latteria, come Fabio Pizzicoli della Fabbrica del Buongusto di Crevoladossola.
Tra i partecipanti anche enti e associazioni come Asl, Onaf, Alte Terre, Slow Food e le organizzazioni sindacali Cia e Coldiretti, il comandante dei carabinieri di Crodo, il maresciallo Macaluso, il precedente direttore della Latteria Gianni Tacchini, padre di Carlo Tacchini, medaglia d’argento di canoa alle Olimpiadi di Parigi dell’anno scorso.
IL PRANZO ALL’ISTITUTO AGRARIO SILVIO FOBELLI CON INGREDIENTI DELLA STESSA SCUOLA
La festa si è conclusa con un ricco aperitivo alla stessa Latteria con un’esemplare descrizione di tutti i prodotti accanto alle golosità e con un pranzo al convitto dell’Istituto Professionale Agrario Silvio Fobelli, la magistrale scuola superiore di Crodo in cui hanno studiato tutti i sette casari della cooperativa e lo stesso direttore, Gianni Morandi.
Il menu è stata un’occasione per assaggiare anche alcuni dei prodotti dell’istituto: salumi misti, risotto sfumato alla birra del Fobelli mantecato con il Nostrano della Latteria di Crodo profumato alle erbe, arista di maiale alla birra e mele con patate al forno, panna cotta con salsa al vermouth del Fobelli, vino Kerner Rive di Pietra Fobelli, amaro Antigoriano.
LATTERIA DI CRODO: LA STORIA, I NUMERI
La Latteria di Crodo nacque nel 1965 su iniziativa di Silvio Fobelli, allevatore di bovini di Razza Bruna e sindaco della cittadina, con lo scopo di unire i produttori di latte delle valli ossolane.
La Cooperativa conta oggi 20 soci che, nel 2024, hanno conferito complessivamente 4.419.631 litri di latte di vacca e 112.192 di capra. Le aziende agricole sono distribuite tra la valle Antigorio, il fondovalle Ossolano e la Val Vigezzo. L’esercizio 2024 si è chiuso con un fatturato di 5.026.751 euro.
Lo scopo sociale è ovviamente quello di garantire la migliore remunerazione possibile del latte conferito dai soci, e nell’ultimo anno è stata di 54,3 centesimi al litro.
Nel corso degli ultimi mesi si è concretizzato un grosso investimento di circa 2 milioni di euro, in parte finanziato dal PSR Misura 4.2.1, che ha visto la realizzazione di due nuove celle di stagionatura, un grande miglioramento logistico con l’ampliamento delle aree di confezionamento e spedizione, e soprattutto la realizzazione di un nuovo impianto di trattamento latte all’avanguardia dal punto di vista tecnologico.
Questo sforzo organizzativo e finanziario, sostenuto da tutti i soci, mira ad una razionalizzazione del lavoro, oltre che ad un ammodernamento di impianti e strutture, e in particolare consentirà di superare i limiti di capacità produttiva che impedivano sviluppi commerciali, che diventano ora obiettivi da perseguire con determinazione.
I 20 soci conferiscono 1.000 quintali di latte alla settimana da gennaio a giugno, 6/700 d’estate, per poi risalire dall’autunno.
Il marchio Latteria di Crodo, diffusamente conosciuto e apprezzato in un territorio molto ampio, ha fatto sì che le vendite di latte fresco pastorizzato siano passate dai circa 100.000 litri del 2014 a circa 500.000 del 2024, con ancora spazi di crescita tutti da conquistare.
La Latteria Antigoriana di Crodo produce una decina di diversi formaggi stagionati, quantificabili in circa 75.000 forme all’anno, che si aggiungono ad un’altra decina di formaggi freschi, oltre che latte, burro, ricotte e yogurt.
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