Omicidio di Gemona, confessa la madre di Alessandro Venier ucciso e fatto a pezzi: “Ciò che ho fatto è mostruoso”

Agosto 2, 2025 - 11:00
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Omicidio di Gemona, confessa la madre di Alessandro Venier ucciso e fatto a pezzi: “Ciò che ho fatto è mostruoso”

“Sono stata io e so che ciò ho fatto è mostruoso”. Così Lorena Venier ha reso piena confessione dell’omicidio di suo figlio Alessandro, trovato privo di vita giovedì 31 luglio nella sua abitazione di Gemona, cittadina in provincia di Udine.

Il 35enne è stato ucciso e fatto a pezzi con un’ascia dalla madre e dalla compagna della vittima, Mylin Castro Monsalvo, 30enne di origini colombiane, entrambe sottoposte a fermo nella giornata di ieri. Il corpo di Alessandro Venier è stato sezionato in tre parti e sistemato in un bidone coperto poi da uno strato di calce viva per nasconderne l’odore: la salma, una volta ricomposta, è stata affidata a un istituto legale per l’autopsia.

Il bidone in cui è stato scoperto il corpo di Alessandro Venier è stato rinvenuto in una specie di autorimessa affianco alla villetta in cui la vittima viveva assieme alla compagna e alla loro figlia di sei mesi. Tanti però ancora i punti da chiarire sull’omicidio, a partire dal luogo in cui è stato ucciso Venier: nella villetta non sarebbero state trovate evidenti tracce di sangue, probabilmente perché la madre e la compagna hanno ripulito attentamente il posto nei giorni seguenti l’omicidio. Delitto che si potrebbe collocare tra la fine della scorsa e l’inizio di questa settimana.

“La mia assistita ha reso piena confessione di fronte al sostituto procuratore che l’ha interrogata”, ha spiegato all’Ansa l’avvocato Giovanni De Nardo, che patrocina la difesa della 61enne Lorena Venier, nota infermiera della zona e apprezzata caposala nel nosocomio della cittadina. “Come si può immaginare, era visibilmente scossa per la crudeltà della sua azione e per la contrarietà a qualsiasi regola naturale del suo gesto”, ha aggiunto il legale.

Resta ancora senza risposta il movente di un delitto così efferato: “Non è stato riferito di una particolare lite scatenante”, ha precisato l’avvocato De Nardo. “La mia assistita – ha aggiunto – ha spiegato nel dettaglio la successione degli eventi, escludendo completamente il coinvolgimento di terzi oltre alle persone che abitavano nella casa assieme a lei”.

L’udienza di convalida dell’arresto si terrà con ogni probabilità nella giornata di lunedì, mentre per il momento è slittato l’altro interrogatorio, quello di Marilyn Castro Monsalvo.”Mi sto recando al carcere del Coroneo di Trieste per conoscere la mia assistita – ha confermato, all’Ansa l’avvocato di fiducia della donna, Federica Tosel – Non ho alcun elemento relativo all’inchiesta. Mi è stata descritta come molto provata dal collega Francesco De Carlo, che l’ha già incontrata. La vicenda è delicatissima e serve la massima cautela, anche in ragione delle sue condizioni di salute e della presenza di una bimba di pochi mesi, la cui posizione va assolutamente tutelata”.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia