Recession Hair: come cambiano i capelli in tempi di incertezza economica

Agosto 2, 2025 - 08:00
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Recession Hair: come cambiano i capelli in tempi di incertezza economica

Ci sono appuntamenti beauty ai quali le donne non possono e non vogliono rinunciare. Se in tempi normali parrucchiere, manicure ed estetista fanno parte della routine di bellezza, nei momenti di instabilità economica diventano spese superflue. O almeno, si tende ad avere un approccio prudente nei confronti di alcune spese. Gli effetti sono quasi impercettibili, ma sono evidenti se si vuole fare attenzione. Come i Recession Hair, o i capelli da recessione, che mostrano scelte più consapevoli e pratiche sostenibili in ambito di hairstyling.

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Manutenzione minima, colori versatili e tagli di capelli duraturi sono il nuovo approccio all’hairstylist. Si prediligono, dove possibile, soluzioni che non obbligano a ritocchi continui, pur permettendo di avere un aspetto curato e up-to-date, ma non eccessivamente cool.

Cosa sono i Recession Hair, i capelli da recessione

Foto Launchmetrics/ Spotlight (Ermanno Scervino)

Le tendenze beauty e fashion rispondono al clima sociale. Così come nella moda, in tempi di prosperità si accorciano gli orli – e, di conseguenza, si allungano quando c’è crisi economica – con i capelli succede l’inverso. Le chiome si allungano e si scelgono colorazioni dalle tonalità naturali, low maintenance, che non costringano ad appuntamenti mensili dal parrucchiere.

Comparso per la prima volta durante la crisi finanziaria del 2008, il termine Recession Beauty è ormai un termine che torna ciclicamente nei momenti di incertezza economica. È lo spirito di conservazione che prende il sopravvento: una reazione estetica e funzionale al cambiamento del potere d’acquisto e delle priorità delle persone. E si parla di Recession Beauty proprio perché coinvolge tutti gli ambiti della bellezza, non solo in termini di servizi, ma anche di acquisti.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, quando le risorse erano limitate, le donne non avevano rinunciato a farsi belle, ma si erano adattate. Il trucco divenne più sobrio e si andava alla ricerca di prodotti multifunzionali, come i rossetti che si potevano utilizzare anche come blush.

Anche le acconciature subirono un cambiamento: ai ricci perfetti si sostituirono acconciature più semplici, comode e pratiche che non intralciassero il lavoro.

Lunghezze bionde e radici più scure naturali: I Recession Hair di Margot Robbie che sfoggia il Recession Blonde (Foto IPA).

Il termine capelli da recessione sarà anche abbastanza recente, ma l’atteggiamento è ben radicato e si ripete ciclicamente nella storia. La differenza è che oggi l’abbiamo battezzato con un nome più accattivante. Su TikTok si parla infatti di Recession Blonde, la colorazione che lascia le radici naturali e schiarisce solo le lunghezze.

Anche oggi possiamo parlare di un ritorno alla naturalità e alla semplicità: capelli sun-kissed con colorazioni intelligenti e tagli pieni e versatili. Il vero lusso invisibile si misura oggi con tagli ben eseguiti in grado di durare nel tempo.

Gloss, totalizzanti e riflessi naturali: come cambia il colore di capelli

In tempi di crisi economica si riducono le tinte permanenti, che invece lasciano il posto a totalizzanti, gloss rinforzati e colorazioni semi-permanenti a bassi volumi. “Queste opzioni offrono copertura parziale dei capelli bianchi, trasformandoli in micro schiarite luminose, simili alle mèches naturali”, dice Mattia Bonacina, hairstylist e founder di The Hill. “Si evita l’effetto tinta piena, si rallenta la crescita visibile e si allungano i tempi tra un’applicazione e l’altra”.

”Quando la base è naturale e priva di pigmenti chimici, si realizzano schiariture leggere a mano libera, senza cartine né decolorazioni aggressive. Si utilizzano volumi bassi (6-15 volumi), che permettono di ottenere un effetto capelli al mare, illuminati dal sole in modo spontaneo. L’effetto regge mesi, si attenua con grazia e non impone correzioni frequenti”.

I tagli recession-friendly: lunghi, pieni e poco impegnativi

”I tagli corti necessitano di manutenzione e richiedono ritocchi costanti e visite frequenti in salone”, spiega l’hairstylist. “Se si desidera un taglio di capelli a bassa manutenzione è meglio puntare su lunghezze medio-lunghe o lunghe, dalla base piena e con micro scalature interne che facilitano la piega a casa”.

”Sono difficile da gestire anche i tagli medi che nascono al di sopra delle spalle. Una volta che arrivano a toccarle infatti, le punte tendono a girarsi verso l’esterno”, prosegue Bonacina. “Dalla clavicola in ti invece, le lunghezze restano stabili e le scalature leggere danno movimento senza indebolire la massa”.

No bob, no pixie o bixie, ma tagli lunghi e morbidi per chi desidera una facile gestione e una minor dipendenza dal parrucchiere.

L’haircare a domicilio: minimale, ma con risultati duraturi

Gestire i Recession Hair è una routine che passa anche alla sfera domiciliare. “È sufficiente una haircare essenziale, ma funzionale che consenta di mantenere i capelli in salute a lungo, riducendo la necessità di un intervento professionale”, afferma l’esperto. “Sono sufficienti tre prodotti: uno shampoo con INCI naturale, un buon conditioner e un leave-in protettivo”.

Il prodotto leave- in protegge i capelli dai danni del calore e degli agenti atmosferici, migliora la texture e mantiene la piega più a lungo. “Come nella skincare, la costanza e la qualità della routine contano più della quantità di prodotti che si usano”.

Nessuna spesa eccessiva quindi, ma una selezione mirata per ridurre la manutenzione in salone.

 

 

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