Zangrillo: “Obiettivo del governo resta arrivare a zero dazi”

L’obiettivo del governo “resta in prospettiva quello di arrivare a zero dazi. Ma nel frattempo – dice al “Sole 24 Ore” il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo – possiamo fare molto per aiutare le imprese, e mi riferisco alle risorse per gli investimenti ma anche, per quel che mi riguarda più direttamente, al lavoro sulle semplificazioni, che stiamo già svolgendo e ora stiamo intensificando”. Quanto alla sentenza della Consulta sui tetti retributivi e all’intesa sul contratto dei dirigenti statali: “Abbiamo voluto creare continuità, superando la vecchia prassi dei rinnovi molto dopo la scadenza del triennio. Il percorso che stiamo realizzando deve ancora concludersi, ma registro con soddisfazione le intese su funzioni centrali, sicurezza e difesa e sanità. Avevamo posto come priorità in consiglio dei ministri proprio la sanità e la sicurezza, visti i periodi che abbiamo attraversato, e l’impegno è stato rispettato. L’accordo di ieri sui dirigenti, poi – continua il ministro – mi dà speranze anche per gli enti locali a settembre e per l’istruzione”. Finora, però, al tavolo sugli enti territoriali lo stallo ha dominato: “La difficoltà nasce dal fatto che Cgil e Uil hanno da sole la maggioranza. Oggi la Cgil continua a essere irremovibile, con una posizione bizzarra per il sindacato che sottolinea con più insistenza lo svantaggio retributivo degli enti locali, e ai tavoli non negozia ma si limita a ribadire che senza nuove risorse non c’è spazio per accordi. Mi pare invece che la Uil stia maturando un atteggiamento più dialogante, entrando nel merito del confronto sulle proposte”.
Del resto – osserva Zangrillo – io stesso ho riconosciuto che le cifre a disposizione non recuperano i picchi inflattivi, ma sottolineo che le medie di aumenti previste per il 2022/24 e il 2025/27 arrivano intorno al 14 per cento, con un’evoluzione importante dei salari che non c’è mai stata in passato”. Su un terreno più generale, l’attualità stretta pone invece il tema dei dazi: “La soluzione che al momento è emersa va approfondita nei dettagli, ma è il male minore rispetto alle premesse. Non comprendo gli attacchi a Giorgia Meloni sulla sua responsabilità nel non aver contribuito a un risultato migliore. Bisogna che la sinistra faccia pace con il cervello: o Meloni è ininfluente, quindi non ha responsabilità, o ha responsabilità, quindi è influente. E credo che il contributo italiano sia stato determinante, perché i buoni rapporti fra Roma e Washington hanno giocato un ruolo positivo” hconclude Zangrillo.
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