Bper: utile netto record nel primo semestre, cresce a 903,5 milioni di euro

Nel primo semestre 2025 l’utile netto consolidato di Bper si attesta a 903,5 milioni di euro, il 29,5 per cento in più su base annua. Si tratta del “risultato semestrale più alto mai registrato”. Confermata “l’elevata qualità del credito”, con l’Npe ratio che si attesta al 2,5 per cento lordo (1,1 per cento netto) e posiziona il gruppo tra i best in class del sistema bancario italiano. Il livello di copertura dei crediti deteriorati è “tra i migliori in Italia” ed è cresciuto del 55,6 per cento rispetto a fine marzo. Il profilo di capitale della banca resta molto solido con un Cet1 ratio pari al 16,2 per cento, grazie alla generazione organica di capitale di 1,1 miliardi nel semestre. La posizione di liquidità rimane elevata con indici regolamentari ben oltre le soglie minime previste. Per l’Amministratore delegato di Bper, Gianni Franco Papa, i risultati del primo semestre “dimostrano la capacità di continuare a generare valore e sono tanto più significativi considerato il macro-scenario caratterizzato da costante incertezza e dall’accelerazione del calo dei tassi di interesse”.
L’Ad ha evidenziato il ruolo dell’integrazione di Banca popolare di Sondrio nella crescita del gruppo Bper: “Questo sviluppo sarà ulteriormente accelerato. Insieme siamo già oggi una realtà più grande e più forte, al servizio di circa 6 milioni di clienti, con circa duemila filiali distribuite in tutta Italia e circa 410 miliardi di asset finanziari. Si apre ora una nuova fase di crescita per tutto il gruppo e per i territori in cui operiamo”. Il primo agosto si è conclusa l’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria sulla totalità delle azioni di Banca popolare di Sondrio. L’operazione ha visto la consegna di 364.293.545 azioni pari all’80,35 per cento del relativo capitale sociale. Bper detiene complessivamente l’80,69 per cento del capitale sociale di Banca popolare di Sondrio. L’integrazione sarà completata entro la prima metà del 2026.
“Grazie all’operazione rafforziamo la posizione di attore leader nel settore bancario italiano, con una presenza molto forte nel ricco Nord Italia, in particolare in Lombardia. L’operazione è stata portata a termine senza problemi”, ha spiegato Papa, specificando come questa fusione funga “da acceleratore per il nostro piano ‘B dynamic full value 2027’”. L’offerta sull’istituto valtellinese è stata conclusa “con una buona partecipazione che ci permetterà una rapida integrazione delle due banche. L’unione sarà un acceleratore e dopo l’integrazione prevediamo un aggiornamento del piano”, ha aggiunto l’Ad che ha negato almeno per il momento la possibilità di future operazioni di integrazione. Su M&A, “al momento guardiamo alla consolidazione in Banca popolare di Sondrio e poi vedremo cosa succederà. Negli ultimi anni questa è stata la quarta ondata di integrazioni per noi” dato che “negli ultimi cinque anni abbiamo avuto il consolidamento di Unipol Banca, delle filiali di UBI e di Carige. Ora stiamo lavorando al consolidamento di Sondrio. Vediamo cosa succede con quella ancora sul mercato. Valuteremo la situazione”, ha concluso Papa.
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