Consigli semiseri per divertirsi su Instagram

È il periodo d’oro del cazzeggio, in cui lo svago è concesso per legge. È quel momento dell’anno in cui siamo autorizzati a scrollare il telefono senza paura di essere tacciati di pigrizia. Anzi, è proprio quella breve e intensa stagione dove cercare online cavolate divertenti, creative, intelligenti, ironiche, stupide e folli è legittimato. Quindi, mettiamoci comodi e scopriamo questo florilegio di piccole chicche alla ricerca di quello che ancora forse non avevamo intercettato online.
Non si gioca con il cibo, o forse sì se a farlo sono i tipi di Vitamin Color, in grado di raccontare con poesia, immaginazione, creatività e tanta frutta e verdura un mondo onirico-artistico che mette il cibo al centro del racconto d’arte.
Gioca anche @joooo.ann, creator da quasi quattrocentomila follower. Le sue specialità? La follia creativa, tra hamburger di lana e mele all’uncinetto, stivali composti da fette di toast colanti formaggio e pomodori cuscino che reggono anelli di cavolfiore. Dove non può la realtà, può l’intelligenza artificiale usata bene.
Se volete giocare anche voi, avendo del tempo a disposizione, un bagaglio ben fornito di fantasia e un po’ di bizzarra attrezzatura giapponese, nei prossimi giorni potreste pensare di preparare i macareggs: i macaron fatti pressando le uova sode in torchi di metallo, colorate con verdure e erbe e poi riempite di crema aromatizzata. Spettacolari e folli allo stesso tempo, come quasi tutto quello che fa Lindaye.
Ma l’arte e la provocazione intorno al cibo non sono solo sui social, ma anche nei ristoranti. Bozhinovski Design è una galleria d’arte e un progetto artistico che ha sviluppato “The Artistic Table”, un concetto che eleva lo spazio da pranzo a forma d’arte e in cui l’opera interagisce con le persone. Scommettiamo che in questo ristorante il luogo dove posizionare l’istallazione non è stato scelto a caso?
E se possiamo considerare arte anche una installazione live, una sorta di flash mob con alto tasso glicemico, sogniamo anche noi un pomeriggio paradisiaco come quello organizzato durante il Cake Picnic di San Francisco, in cui i partecipanti hanno guardato, fotografato e alla fine mangiato 1.387 torte. Più di un migliaio di persone si sono riunite intorno a tavoli con tovaglie bianche e sparse sul prato del museo d’arte Legion of Honor a San Francisco. C’era solo una regola: “Senza torta non si entra”. Elisa Sunga, l’organizzatrice dell’evento, ha avuto un clamoroso successo: dite che la convinciamo a portare l’evento anche a Parco Sempione?
Questa non è di sicuro arte, ma ha in sé qualcosa di artistico condito da un pizzico di follia, sia di chi lo propone seguendo un efficace trend social, sia di chi lo utilizza probabilmente più per instagrammare il momento che perché non è in grado di predisporre un tagliere in autonomia. In Italia non ci siamo ancora arrivati, ma scommettiamo che non manca molto? Taglieri meravigliosi, per aperitivi, feste, compleanni, spediti a casa vostra per quando non avete voglia di tagliare formaggio, affettare salumi e creare magnifiche composizioni come quelle che vedete su Instagram. Arriveranno integri? Portano anche il pane?
Nel mondo del vino
L’ispirazione per contrastare gelo, grandine, caldo estremo o malattie viene dalla Francia. Qui i viticoltori stanno testando un nuovo dispositivo per proteggere le loro viti negli appezzamenti della Côte-d’Or. Questi ombrelli richiudibili che possono essere aperti sopra i filari potrebbero fare la differenza. Questo sistema innovativo è ancora in fase di sperimentazione, ma sicuramente può essere funzionale proprio come un ombrellino di percalle di una damina del Settecento.
«Beatrice è sommelier e vende vino. Ogni sei mesi viene a sistemare le nuove bottiglie in questa stanza. Io non potrei farlo perché è strettissimo. Qual è il futuro di questa collezione? Mio figlio deciderà, o donare ai musei o ai vignaioli, o distruggere, perché nessuna bottiglia vuota verrà venduta. Adoro avere un ricordo così grande di vini».
All’inizio di questo spettacolare video, sulla sinistra, sempre in verticale, possiamo ammirare bottiglie del diciottesimo o diciannovesimo secolo. A raccontarcelo è François Audouze, autore di un blog di vino che non è una guida in senso tradizionale. È piuttosto il romanzo d’avventura di un appassionato di vini antichi e gastronomia, che organizza spesso anche cene ed eventi per assaggiare alcune delle bottiglie della sua immensa collezione.
Avete notato anche voi che molte bottiglie di vino sono decorate con la gommalacca colorata? È decisamente un trend, che permette di preservare il tappo e di fare un’ulteriore vestizione alla bottiglia, magari usando i colori pantone del logo o dell’etichetta. Poi, come sempre, c’è qualcuno a cui il gioco prende la mano, anzi, il collo della bottiglia.
E per finire, due consigli di shopping a cui non potete sottrarvi: Blackwing Vol. 140 è una matita culinaria. Con un design raffinato, questa matita in acciaio inossidabile è ispirata all’arte e alla scienza della cucina. A circa 140 gradi, si creano una serie di nuovi composti complessi che trasformano il cibo in una forma d’arte. Questo processo, chiamato reazione di Maillard, è quello per il quale gli ingredienti iniziano a diventare croccantini e i sapori iniziano a svilupparsi. Ogni matita ha anche una gomma d’argento e il nucleo di grafite bilanciata, perfetto per annotare ingredienti, sviluppare ricette o disegnare idee per le decorazioni.
La cosa più seducente è un buon dessert, servito giusto in tempo. Scommettiamo che questa versione ancora più goduriosa di Onlyflans vi piacerà più dell’originale? Come recita il claim: “Nessun contenuto esclusivo… solo sformati provocanti”. E sì, li trovate sui poster ma anche su quaderni. Il design è argentino, dolce e diretto.
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