Dimissioni Occhiuto, cosa succede ora: tempi e modalitá di rielezione del Presidente della Regione

Inaspettate, improvvise e clamorose. Le dimissioni dell’ormai ex Governatore Roberto Occhiuto hanno lasciato tutti a bocca aperta.
Il presidente della Regione Calabria si è dimesso attraverso un video postato sui social. I motivi ruotano attorno all’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto Occhiuto negli ultimi mesi anche se non è chiara ancora la sua strategia.
Il domani rimane incerto e ricco di incognite e punti interrogativi. Nel frattempo non resta che decifrare cosa accade in caso di improvvise dimissioni di un presidente della Regione.
Nel caso specifico della Calabria, è utile comprendere cosa prevede lo Statuto regionale e quali sono i passaggi che disciplinano il passaggio di poteri e l’organizzazione dell’amministrazione regionale durante il periodo di transizione.
La continuità del Governo Regionale
In caso di dimissioni volontarie del presidente della Regione Calabria, lo Statuto regionale stabilisce che la Giunta regionale rimane in carica per l’ordinaria amministrazione fino alla proclamazione del nuovo presidente. Questo periodo di “ordinaria amministrazione” implica che la Giunta continuerà a gestire gli affari correnti senza adottare decisioni politiche di rilevanza straordinaria che potrebbero influenzare l’orientamento della nuova amministrazione.
Le Elezioni e il ruolo del Consiglio Regionale
Lo Statuto regionale prevede che, in caso di dimissioni del presidente, si proceda a nuove elezioni sia per la carica di Presidente della Giunta che per il Consiglio regionale. La legge 108/1968 stabilisce che il termine per l’indizione delle nuove elezioni è fissato entro tre mesi dallo scioglimento del Consiglio regionale. Questo significa che, una volta sciolto il Consiglio, il procedimento elettorale deve avvenire in un lasso di tempo relativamente breve per garantire la continuità democratica e amministrativa.
Nel caso delle dimissioni di Roberto Occhiuto, le elezioni per il nuovo presidente e il rinnovo del Consiglio regionale dovranno avvenire entro tre mesi dalla data di scioglimento del Consiglio, dando così il via alla fase di transizione e alle consultazioni elettorali necessarie per formare il nuovo governo regionale.
La gestione delle strutture e del personale amministrativo
Durante il periodo di transizione, l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, composto dal Presidente e dai Vicepresidenti, continua a operare con le proprie strutture speciali fino all’insediamento del nuovo Ufficio di Presidenza. Questo consente di mantenere operativa l’attività consiliare e di non interrompere i lavori legislativi.
Le commissioni consiliari, presiedute da otto membri, e i presidenti dei dieci gruppi consiliari continuano a gestire le proprie strutture fino alla proclamazione del nuovo presidente, ma con alcune modifiche. Ad esempio, i gruppi consiliari vedranno ridursi le loro “maxistrutture”, che diventano “ministrutture”, in un processo che garantisce una gestione ridimensionata delle risorse. Anche i consiglieri senza incarico vedranno decadenza delle loro strutture di supporto non appena verrà proclamato il nuovo presidente.
Per quanto riguarda il personale, circa 70 unità, cessano il loro incarico, mentre circa 204 persone che operano nelle segreterie politiche subiscono modifiche in relazione alla nuova situazione politica.
Tutti a casa dunque. Il personale, pur essendo fondamentale per il funzionamento quotidiano del Consiglio e della Giunta, non riceverà più i consueti incarichi fino all’eventuale rinnovo dei contratti e alla riorganizzazione della nuova amministrazione.
Il passaggio dei poteri avviene solo al momento della proclamazione del nuovo presidente. A partire da quella data, i nuovi consiglieri regionali entreranno ufficialmente in carica e vedranno decorre il loro stipendio e le relative strutture di supporto. Questo meccanismo garantisce che la transizione sia ordinata e che le risorse vengano destinate in modo mirato ed efficiente.
In sintesi, le dimissioni di Roberto Occhiuto, nel marasma politico, comportano una serie di procedure previste dalla legge e dallo Statuto regionale, che assicurano la continuità della gestione amministrativa e il corretto svolgimento delle elezioni.
La Calabria, dopo un periodo di apparente serenità, in un clima di positività ed entusiasmo, torna clamorosamente nel caos più assoluto. Con un domani più incerto e oscuro che mai.
Qual è la tua reazione?






