I questionari post-malattia violano la privacy

Agosto 14, 2025 - 15:00
 0
I questionari post-malattia violano la privacy

lentepubblica.it

Un’azienda del settore automobilistico è stata multata per 50mila euro dal Garante per la privacy per aver gestito in modo improprio alcuni questionari post-malattia.


Al centro dell’istruttoria vi è la prassi adottata dall’azienda nei confronti dei lavoratori rientrati da periodi di assenza per motivi sanitari – come malattia, infortuni o ricoveri. Al loro ritorno in servizio, i dipendenti risultavano convocati per un incontro individuale durante il quale si sottoponeva un questionario strutturato, volto a raccogliere informazioni sul motivo dell’assenza, sulle eventuali condizioni di salute ancora in corso e su eventuali difficoltà riscontrate nel reinserimento lavorativo.

Il documento non risultava compilato dal dipendente, ma dal responsabile diretto, che riportava le informazioni emerse nel colloquio. Questo modulo veniva poi trasmesso all’Ufficio Risorse Umane e, in alcuni casi, condiviso anche con il medico competente. L’obiettivo dichiarato dall’azienda era quello di valutare l’opportunità di adottare misure a supporto del lavoratore, come l’adeguamento della postazione, la rimodulazione dei carichi di lavoro o persino interventi sulle dinamiche relazionali con colleghi e superiori.

Tuttavia, questa procedura – pur presentandosi come misura di tutela – finiva per raccogliere dati sanitari in modo non conforme alla normativa, senza il consenso esplicito dei lavoratori né un’adeguata informativa preventiva, e soprattutto senza che tali pratiche avessero un fondamento giuridico adeguato.

I questionari post-malattia violano la privacy

Secondo quanto accertato dall’Autorità, tale sistema violava in più punti il Regolamento europeo sulla protezione dei dati (GDPR). In particolare, mancava un’adeguata informazione preventiva ai lavoratori sull’uso e sulla finalità del trattamento dei loro dati personali, e non era presente una giustificazione legale valida per raccogliere e gestire informazioni così delicate.

Il Garante ha inoltre rilevato un’eccessiva raccolta e conservazione dei dati, spesso non pertinenti rispetto allo scopo dichiarato e trattenuti per un periodo irragionevole – in alcuni casi fino a dieci anni. In aggiunta, si giudica illegittimo anche il trattamento di dati non necessari alla valutazione delle competenze professionali del personale.

Alla luce di queste irregolarità, l’Autorità ha disposto l’interruzione immediata di tali pratiche, imponendo all’azienda di cessare ogni trattamento illecito e di eliminare le informazioni già acquisite.

La multa si determina considerando la gravità delle violazioni, la durata nel tempo delle procedure contestate, il coinvolgimento di un numero significativo di dipendenti (circa 890), nonché la solidità economica della società.

Il caso mette in evidenza come il rispetto della normativa sulla privacy sia imprescindibile anche all’interno delle dinamiche lavorative, soprattutto quando si trattano dati sensibili come quelli relativi allo stato di salute dei dipendenti.

Il testo del provvedimento

Qui il documento completo.

The post I questionari post-malattia violano la privacy appeared first on lentepubblica.it.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Redazione Eventi e News