Il borgo nelle Marche che incanta tra grotte e antiche terme, lo hai già visitato?

C’è un luogo, nel cuore verde delle Marche, che sembra sospeso tra sogno e realtà. Un borgo dove il tempo si è fermato, circondato da una natura selvaggia e straordinaria, tra canyon mozzafiato, grotte misteriose e sorgenti termali naturali che sgorgano libere nella valle. Una destinazione ancora poco conosciuta, perfetta per chi cerca un’esperienza autentica lontano dal turismo di massa, magari con una gita fuori porta primaverile o una mini vacanza all’insegna del relax e dell’avventura.
Passeggiando tra le sue antiche vie acciottolate, si respira la storia millenaria di un territorio che ha visto susseguirsi civiltà e popolazioni, dagli Umbri ai Galli Senoni, fino ai Romani, lasciando ovunque tracce preziose di arte, cultura e tradizioni. Le colline, morbide e ondulate, si aprono all’improvviso in scenari spettacolari: gole profonde, pareti di roccia che si innalzano verso il cielo e acque termali che raccontano di un legame ancestrale tra l’uomo e la natura.
Stiamo parlando di Genga, piccolo gioiello medievale in provincia di Ancona, insignito del prestigioso riconoscimento della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Un nome che per molti richiama immediatamente le celebri Grotte di Frasassi, ma che custodisce molto di più: un territorio da esplorare con lentezza, scoprendo tesori nascosti e vivendo esperienze indimenticabili.
Un borgo marchigiano da vivere tra storia e natura
Immerso in un contesto paesaggistico di rara bellezza, Genga si sviluppa all’interno delle sue antiche mura medievali, regalando scorci pittoreschi a ogni angolo. L’impianto urbano conserva l’autenticità di un tempo, tra case in pietra, stradine strette e silenziose piazzette che sembrano uscite da una cartolina d’altri tempi.
Il borgo fu in origine abitato da popolazioni antiche come i Piceni e gli Umbri, per poi entrare a far parte del dominio romano. Nel Medioevo divenne possedimento della potente famiglia dei Conti della Genga, il cui membro più celebre fu Annibale della Genga, salito al soglio pontificio con il nome di Papa Leone XII. Una storia affascinante che ancora oggi si riflette nelle architetture, nei palazzi e nei monumenti disseminati lungo il piccolo centro storico.
Tra le tappe da non perdere c’è sicuramente l’Abbazia di San Vittore alle Chiuse, un capolavoro del romanico marchigiano immerso in un paesaggio fiabesco. Ma anche il Museo Speleopaleontologico di Genga, che custodisce importantissimi reperti fossili ritrovati nella zona, tra cui l’eccezionale fossile di un ittiosauro preistorico.
Le meraviglie sotterranee delle Grotte di Frasassi
Ma il vero cuore pulsante di Genga è nascosto sotto terra: sono le celebri Grotte di Frasassi, uno dei complessi carsici più grandiosi d’Europa. Un mondo sotterraneo straordinario, fatto di stalattiti, stalagmiti e laghetti cristallini che si alternano in un labirinto di sale e corridoi.
La visita alle grotte è un’esperienza che lascia senza fiato. All’interno della Grotta Grande del Vento, la cavità principale, si viene letteralmente avvolti dalla maestosità della natura: pensate che è talmente ampia da poter contenere l’intero Duomo di Milano. Un’emozione intensa, che rende il viaggio a Genga ancora più magico e memorabile.
Relax tra terme naturali e canyon mozzafiato
Non è tutto. A Genga ci sono anche le Terme di Frasassi, dove è possibile immergersi nelle acque solforose che sgorgano spontaneamente dal sottosuolo. Un piccolo paradiso per chi cerca relax e rigenerazione, in un contesto naturale di rara suggestione.
Gli amanti della natura e delle attività all’aria aperta troveranno pane per i loro denti. I canyon e le gole che circondano il borgo sono l’ideale per avventurose escursioni di trekking, percorsi speleologici, arrampicate e birdwatching. Un modo perfetto per vivere a pieno il contatto con la natura incontaminata di questa parte delle Marche.
Visualizza questo post su Instagram
Un post condiviso da Foto del Giorno – by Vincenzo Crea (@foto__del_giorno)
Imperdibile anche la visita al suggestivo Tempio del Valadier, una chiesetta ottagonale incastonata all’interno di una grotta, e all’eremo di Santa Maria Infra Saxa, un luogo di spiritualità e pace sospeso tra roccia e cielo.
I sapori autentici delle Marche
A completare l’esperienza di un viaggio a Genga c’è la scoperta della gastronomia locale, autentica e genuina come i suoi paesaggi. Nei ristoranti e nelle trattorie tipiche è possibile assaporare piatti della tradizione marchigiana come il celebre ciauscolo, il salame spalmabile, le pappardelle al cinghiale, i vincisgrassi – una sontuosa variante marchigiana delle lasagne – e la deliziosa crescia, una focaccia cotta sotto la brace e servita con salumi e formaggi locali.
Non mancano poi specialità più particolari come le lumache cucinate secondo antiche ricette contadine e il liquore mistrà, un digestivo a base di anice che racconta tutta la storia agricola della regione.
L'articolo Il borgo nelle Marche che incanta tra grotte e antiche terme, lo hai già visitato? proviene da Blitz quotidiano.
Qual è la tua reazione?






