Internazionale a Ferrara, dal 3 ottobre la 19esima edizione

Agosto 8, 2025 - 22:30
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Internazionale a Ferrara, dal 3 ottobre la 19esima edizione

Milano, 7 ago. (askanews) – Torna dal 3 al 5 ottobre Internazionale a Ferrara, il festival di giornalismo organizzato da Internazionale, il settimanale che da più di 30 anni porta in Italia il meglio della stampa straniera, e dal Comune di Ferrara. Da Haiti al Brasile, da Gaza all’Iran, dalla Cina all’Ucraina: sono oltre 180 gli ospiti provenienti da 25 Paesi che si incontreranno nella provincia emiliana per la XIX edizione del festival: giornalisti, reporter, scrittrici, fotografe e analiste si confronteranno sui grandi temi del presente. Simbolo dell’edizione 2025 sarà ancora una volta il piccolo mondo disegnato da Anna Keen, da sempre protagonista del logo di Internazionale a Ferrara, che quest’anno tiene in mano una margherita bianca. Tra guerre, disastri climatici e violazioni dei diritti umani, anche quando sembra che non ci sia più spazio per il futuro, le persone si uniscono, le comunità resistono e nascono movimenti capaci di raccogliere il cambiamento. Il filo conduttore di questa edizione sono i semi di speranza e di resistenza da piantare e far crescere oggi perché il mondo di domani possa essere più inclusivo, più equo, più sostenibile.

Novità di questa edizione di Internazionale a Ferrara: il programma ‘Fuoriclasse’, che si rivolge a un target nuovo. Per la prima volta ci saranno eventi dedicati a lettori e lettrici non più bambini e non ancora adulti, ragazze e ragazzi dai 14 ai 18 anni. Si parlerà di relazioni, intelligenze artificiali, ambiente e attualità.

I protagonisti. Dall’inferno a cielo aperto di Haiti, ostaggio delle bande criminali che controllano quasi tutto il territorio, dove dilaga la violenza, cresce la fame e la situazione sanitaria e scolastica è allo stremo, al Brasile dei Quilombola, comunità emarginata per barriere linguistiche, disparità socioeconomiche e mancanza di rappresentanza; dall’Argentina, fra dittatura militare e lotta armata, raccontata da Leila Guerriero, al Messico del Premio Pulitzer Cristina Rivera Garza, che torna in libreria con Terrestre (Sur 2025), e fino a Gaza e al Medio Oriente al centro del programma del festival. A confrontarsi sul genocidio di Gaza, sul ruolo del mondo occidentale e sul futuro possibile, la scrittrice libanese Dominique Eddé, la giornalista israeliana di Haaretz Amira Hass, lo scrittore palestinese Atef Abu Saif, che racconta la sua testimonianza diretta nel libro Diario di un genocidio (Fuoriscena), Meron Rapoport, giornalista di Tel Aviv e leader del movimento “Two States One Homeland”, Anna Foa, che ha vinto il Premio Strega Saggistica con il libro Il suicidio di Israele (Laterza) e Francesca Albanese, Relatrice speciale ONU sul territorio palestinese occupato, di recente colpita dalle sanzioni del Dipartimento di stato americano dopo l’ultimo rapporto presentato in sede ONU sull’economia di guerra israeliana e il coinvolgimento delle grandi multinazionali. Dall’Iran lo scrittore Mohammad Tolouei, in dialogo con Cecilia Sala, giornalista esperta di Iran, dove è stata tenuta prigioniera alla fine del 2024. Dalla crisi in Medio Oriente al conflitto in Ucraina, con una riflessione sulle ragioni profonde della resistenza del filosofo Volodymyr Yermolenko e un approfondimento sulla situazione politica russa con le voci dei giornalisti Andrei Alekseyevich Soldatov e Irina Borogan, co-fondatori del sito Agentura.Ru, che monitora le attività dei servizi segreti russi. A ricordare, invece, i conflitti dimenticati in Africa Francesca Mannocchi nell’incontro organizzato da Medici senza Frontiere sulla guerra e la crisi umanitaria in Sudan, con la proiezione del reportage da André, al confine tra Ciad e Sudan. Il viaggio di Internazionale a Ferrara 2025 continua nella Cina di oggi con la giornalista Tania Branigan, in Italia in libreria a settembre con il suo libro Memoria Rossa (Iperborea 2025). Non solo attualità a Ferrara, ma anche memoria di fatti che hanno segnato la nostra storia. A Internazionale a Ferrara un incontro a 30 anni esatti dal genocidio di Srebenica, per indagare il peggior crimine commesso in Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, ancora oggi una ferita aperta della nostra storia. E poi a 20 anni dall’uccisione da parte di quattro agenti di polizia di Federico Aldrovandi, avvenuta il 25 settembre 2005 proprio a Ferrara, si tornerà a parlare di una delle pagine più oscure della nostra giustizia, tra indagini a rilento, depistaggi e condanne – mai scontate – molto contestate. A chiudere il festival, il dialogo tra la giornalista, scrittrice, fondatrice del Manifesto, ex parlamentare ed eurodeputata Luciana Castellina e la giornalista, regista e attivista politica canadese Astra Taylor sui nuovi autoritarismi, l’espansione delle destre globali e sulla necessità di organizzare nuove forme di resistenza collettiva.

Femminismi. Gli incontri, i documentari e i libri. Molte le giornaliste, le scrittrici e le intellettuali ospiti di Internazionale a Ferrara, da ogni angolo del mondo, e molti i temi del femminismo trattati durante gli incontri del festival, da diverse prospettive. Di trans-femminismo dialogheranno Porpora Marcasciano, scrittrice, da 40 anni attivista Lgbtq+ e Lucy Sante, autrice di Io sono lei, il racconto della sua vita e della sua transizione da Luc a Lucy, in libreria per NNE. Victoire Tuaillon, giornalista francese, autrice di Fuori le palle. Privilegi e trappole della mascolinità (Add editore) e de Il cuore scoperto (Add editore), parlerà di come mettersi in discussione per costruire, nutrire e vivere relazioni libere, consapevoli ed egualitarie. Dedicati ai temi del femminismo gli incontri organizzati da Ingenere.it, introdotti tutti dai monologhi di Paola Michelini e con, tra le altre, Barbara Leda Kenny, esperta di politiche di genere e Anna Louie Sussman, giornalista statunitense che scrive di genere, economia, salute e riproduzione. Infine donne che danno voce ad altre donne, nel racconto corale di operatrici umanitarie – dottoresse, infermiere, comunicatrici – di Medici Senza Frontiere in dialogo con Daria Bignardi, che racconteranno come la vita continua a farsi spazio nonostante tutto anche nei paesi in crisi umanitaria. Ambiente, musica, comicità. Presenza costante di Internazionale a Ferrara anche la musica, con il giornalista di Internazionale Giovanni Ansaldo, e con Mace, Vinicio Capossela e Alessandro Portelli. Ma anche cultura della comicità: Serena Dandini e Edoardo Ferrario ci guideranno in una full immersion nel mondo della comicità italiana. Tanti gli incontri dedicati al tema ambientale, fra gli altri, quello con lo storico Sunil Amrith, autore del libro The Burning Earth (in libreria dal 3 ottobre, edito da Laterza), sull’interconnessione tra ambiente e impero, genocidio ed ecocidio; e con l’autore di Bestiario artico (Iperborea) Frank Westerman, giornalista olandese inviato nelle zone più calde del mondo, “dall’ostinata passione conoscitiva e dall’inesauribile curiosità” – così scriveva di lui Goffredo Fofi. Organizzato con la collaborazione della cooperativa sociale Cidas, poi, l’incontro che mette in relazione povertà e urbanistica, riflettendo sulla necessità di un approccio politico nella progettazione e nell’organizzazione delle aree urbane. Con Irene Pancaldi (Cidas), dialogheranno il giornalista Francesco Erbani e Matilde Madrid, Assessora al welfare del Comune di Bologna, moderati dalla giornalista Alice Facchini. Libri e documentari. Dalla Francia arriva Caroline Darian, figlia di Gisèle Pelicot, che presenterà il suo memoir E ho smesso di chiamarti papà (Utet 2025) e Gaëlle Bélem, scrittrice francese nata sull’isola della Réunion, presenterà il suo secondo romanzo, Il frutto più raro (E/O 2025). Poi ancora Cecilia Sala presenterà il suo ultimo libro, I figli dell’odio (Mondadori 2025), un ritratto complesso e inedito di un Medio Oriente in trasformazione. Dalla Gran Bretagna arriva per la prima volta a Ferrara Kehinde Andrews, professore di black studies all’Università di Birmingham City, autore del libro La nuova era dell’impero, nelle librerie italiane in prossimità del festival, edito da Fandango. Tra i documentari proiettati durante il festival, Women in revolt, di Yvonne Sholten, scrittrice, giornalista e regista francese, che ripercorre 80 anni di resistenza femminile in Italia e dialoga con la scrittrice e giornalista Giulia Siviero. Workshop, gli incontri in Università e le rassegne. Nelle aule dell’Università di Ferrara gli incontri educational, in collaborazione con Agenda17 Plus: resistenza all’antibiotico, ma anche crisi climatica, alluvioni e pianificazione territoriale e il ruolo della sanità pubblica nell’approccio One Health. Sempre nelle aule dell’Università di Ferrara tornano anche i workshop: dall’intelligenza artificiale allo scardinamento degli stereotipi sulla mascolinità, dai suoni dei podcast alla letteratura palestinese. Presenti anche le rassegne di Internazionale: Mondovisioni – con tanti documentari su attualità, diritti umani e informazione, a cura di CineAgenzia in collaborazione con Internazionale e in collaborazione con Coop Alleanza 3.0 – e Mondoascolti – la rassegna di audiodocumentari a cura di Jonathan Zenti.

[Il festival della rivista nel cuore dell’attualità|PN_20250807_00070|gn00 ma00 rg06|https://askanews.it/wp-content/uploads/2025/08/20250807_170814_4B3CEF75.jpg|07/08/2025 17:08:24|Internazionale a Ferrara, dal 3 ottobre la 19esima edizione|Giornalismo|Cultura, Emilia Romagna]

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