Opera denuncia Microsoft: forza l'uso di Edge su Windows

Lug 30, 2025 - 15:00
 0
Opera denuncia Microsoft: forza l'uso di Edge su Windows

Chi ha provato a cambiare il browser predefinito su Windows, sa benissimo di cosa stiamo parlando… Popup insistenti, avvisi “preoccupati” per la sicurezza, e procedure macchinose. Opera ne ha abbastanza. L’azienda norvegese ha appena depositato una denuncia formale contro Microsoft in Brasile, accusando il gigante di Redmond di manipolare gli utenti per costringerli a usare Edge attraverso tattiche che definisce senza mezzi termini “ricattatorie”.

Microsoft accusata di forzare l’uso di Edge: Opera chiede giustizia

La scelta del Brasile non è casuale. Opera gode di una posizione rispettabile nel paese sudamericano, dove si piazza al terzo posto tra i browser più usati. È uno dei mercati principali dell’azienda, e soprattutto un terreno dove ha abbastanza peso per far sentire la sua voce. Inoltre, spera che una vittoria brasiliana possa creare un precedente globale che ispiri altri paesi a seguire l’esempio.

Le accuse di Opera sono precise e circostanziate. Microsoft, secondo la denuncia, usa tattiche di design manipolative e metodi anti-competitivi per forzare l’uso di Edge. In primis non è possibile installare browser alternativi direttamente durante la configurazione di Windows. Microsoft offre solo Edge, e se si vuole altro ci si deve arrangiare dopo. Senza considerare i tool proprietari di Microsoft. Widgets, Teams, Search e Outlook ignorano bellamente le preferenze browser e aprono tutto in Edge, anche se è stato impostato Chrome, Firefox o Opera come motore predefinito.

I ricatti di Microsoft

Fino a poco tempo fa, Microsoft aveva raggiunto vette di sfacciataggine difficili da superare. Iniettava enormi banner pubblicitari per Edge direttamente nel sito di download di Chrome. Solo recentemente ha smesso con questa cattiva abitudine, probabilmente dopo aver capito che la misura era colma anche per i più pazienti. Ma il danno, in termini di immagine e fiducia, era già fatto.

Quello che Opera sta denunciando ha un nome tecnico: “dark patterns“, letteralmente “pattern oscuri”. Sono trucchi di design progettati per manipolare il comportamento degli utenti, spingendoli a fare scelte che non avrebbero mai fatto spontaneamente. Microsoft li usa sistematicamente: pulsanti “Sì” enormi e colorati accanto a “No” piccoli e grigi, procedure di cambio browser deliberatamente complicate, popup terroristici che avvertono di presunte minacce alla sicurezza se non si usa Edge.

Le battaglie legali di Opera contro Microsoft

Questa non è la prima battaglia legale di Opera contro Microsoft. L’anno scorso aveva tentato di convincere l’Unione Europea a classificare Edge come “gatekeeper” sotto il Digital Markets Act, vista la dominanza di Windows nel mercato desktop.

Il tentativo è fallito, ma Opera non si è arresa. Se l’Europa non ascolta, forse il Brasile lo farà. Se il regolatore brasiliano dovesse darle ragione, l’azienda chiede rimedi specifici: la possibilità di preinstallare altri browser direttamente in Windows e la restrizione dei “pattern oscuri” che forzano l’uso di Edge.

Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia