Ponte Morandi, Mattarella: “Pagina drammatica, ferita indelebile”

Agosto 15, 2025 - 11:30
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Ponte Morandi, Mattarella: “Pagina drammatica, ferita indelebile”

Ponte Morandi, ricorre oggi il settimo anniversario del crollo che costò la vita a 43 persone, il 14 agosto 2018. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al sindaco di Genova, Silvia Salis, sottolinea: “Il 14 agosto 2018 segna una pagina drammatica nella storia del nostro Paese: quarantatré vite spezzate, centinaia di persone costrette ad abbandonare le loro abitazioni. Una ferita indelebile nel cuore di Genova, della Liguria, dell’Italia”. “La comunità locale e la comunità nazionale – scrive ancora Mattarella – hanno reagito con straordinario spirito di solidarietà accanto agli immediati soccorsi offerti dalle autorità preposte per arginarne le catastrofiche conseguenze” e “la rapida ricostruzione di un così importante tratto stradale, il Ponte Genova San Giorgio, riconnettendo la Città e l’Italia, è stata un atto di ripartenza“.

“La tutela delle infrastrutture non ammette negligenza”

“La tutela delle infrastrutture, per garantire piena sicurezza nella circolazione, non ammette alcuna forma di negligenza”, scrive inoltre Mattarella nel suo messaggio in cui ribadisce che “nel commemorare le vittime del Ponte Morandi, la Repubblica si unisce al dolore dei familiari”. Secondo il capo dello Stato “il crollo del Ponte Morandi ha segnato un severo richiamo alle responsabilità pubbliche e private in tema di sicurezza delle infrastrutture. Un punto di non ritorno a pratiche che hanno generato un disastro di quelle proporzioni”.

Meloni: “L’Italia intera fu sconvolta, accertare responsabilità”

“Il 14 agosto di sette anni fa, Genova, la Liguria e l’Italia intera sono state sconvolte da una catastrofe che rimarrà per sempre nella memoria del nostro popolo. Tutti noi abbiamo ancora negli occhi le drammatiche immagini del crollo del Ponte Morandi e conserviamo nel cuore l’angoscia di quei momenti, il senso di smarrimento di fronte ad una tragedia spaventosa, la riconoscenza per l’eroismo dei soccorritori, il dolore per le quarantatré vite spezzate”. Così sui social la premier, Giorgia Meloni. “Allo stesso modo, è ancora vivissima la sete di verità e giustizia, invocata con tenacia dai familiari delle vittime e sostenuta da tutto il popolo italiano. Accertare le responsabilità per ciò che è accaduto, individuare le eventuali colpe ed omissioni, dare risposte definitive: obblighi morali e civili – sottolinea la premier – che non possono essere disattesi. Il 14 agosto di sette anni fa Genova è stata duramente ferita, ma non si è lasciata abbattere. E ha mostrato al mondo la forza di una comunità unita, capace di ricostruire e di rinascere. Il Ponte San Giorgio ne è il simbolo più potente, prova concreta di una Nazione e di un popolo che anche nei momenti più difficili sanno prendersi per mano e rialzarsi, più forti e orgogliosi di prima”.

Sette anni dopo, il silenzio della città prima della cerimonia al Memoriale

Sette anni dopo Genova si stringe ancora in silenzio, per ricordare. Un minuto di silenzio per le 43 vite strappate alla vigilia di un Ferragosto, travolte dal collasso del viadotto Polcevera. A sette anni dal crollo del Ponte Morandi di Genova, avvenuto il 14 agosto 2018, la città commemora le 43 vittime con una cerimonia iniziata questa mattina per la prima volta nell’area del Memoriale 14.8.2018 inaugurato sotto le campate del nuovo ponte San Giorgio, lo scorso dicembre. La commemorazione con l’intervento delle autorità civili e religiose della città, oltre al comitato dei parenti delle vittime, è culminato nel minuto di silenzio alle 11.36, ora del disastro. Interrotto solo dal suono dalle sirene delle navi in porto e dai rintocchi delle campane di tutta la diocesi di Genova.

Possetti: “Portiamo avanti una lotta per tutti”

Questa città ferita e distrutta moralmente non deve dimenticare, la battaglia che stiamo portando avanti con determinazione non è solo per placare la nostra anima ma una lotta per tutti”. Lo ha affermato la portavoce del Comitato in ricordo delle vittime del ponte Morandi di Genova Egle Possetti oggi nel corso della commemorazione a 7 anni dal crollo del viadotto.

La Russa: “Ricordo resta forte come impegno a responsabilità”

“Sette anni fa il crollo del Ponte Morandi a Genova portava via con sé 43 vite, lasciando dolore, sgomento e molte domande destinate a segnare a lungo la coscienza della Nazione. Il ricordo di quella tragedia resta tuttora forte, così come resta forte l’impegno a fare della memoria un fondamento di responsabilità. Il nuovo Ponte San Giorgio è diventato simbolo di riscatto e di volontà collettiva, ma nessuna opera potrà mai colmare l’assenza di chi non c’è più. A tutte le vittime, ai loro familiari, a chi porta ancora le conseguenze di quel triste giorno, va il nostro pensiero”. Così sui social il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

Fontana: “Genova ha saputo reagire con coraggio e dignità”

“Ricordo con dolore il 14 agosto di sette anni fa, giorno del crollo del Ponte Morandi. Il mio pensiero va alle famiglie delle vittime e a tutta Genova, che ha saputo reagire con coraggio e dignità”. Così sui social il presidente della Camera, Lorenzo Fontana.

Salvini: “Genova e Italia hanno trasformato dolore in futuro”

“Sette anni fa, il crollo del Ponte Morandi spezzò 43 vite e lasciò una ferita profonda nel cuore di Genova, della Liguria e di tutta l’Italia. Oggi ci stringiamo alle famiglie delle vittime, ai loro cari, a tutti coloro che hanno vissuto sulla propria pelle le conseguenze di un dramma che non sarebbe mai dovuto accadere. Nel ricordo di chi non c’è più, rendiamo onore alla reazione straordinaria di una Città, di una Regione, di un Paese che, all’indomani della tragedia, seppero unirsi per ricostruire in tempi record un’opera sicura e moderna, superando divisioni, ostacoli e burocrazia. Un risultato che ha mostrato la forza dei genovesi e dei liguri, la determinazione di tutta la nazione, l’eccellenza del nostro ingegno e la capacità di rialzarsi. È questa l’Italia dei SÌ: quella che sceglie di guardare avanti e trasformare il dolore in futuro”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini.

Tajani: “Le 43 vite spezzate restano impresse nella memoria”

“Le 43 vite spezzate dal crollo del Ponte Morandi restano impresse nella memoria di tutti noi. Il nostro pensiero e la nostra vicinanza vanno oggi, come ogni giorno, alle famiglie e ai loro cari. L’Italia non dimentica“. Così su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ricorda quel tragico giorno di sette anni fa.

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