Pro-Pal e no-Tav: in Italia chi protesta finisce in galera

Lug 30, 2025 - 20:00
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Pro-Pal e no-Tav: in Italia chi protesta finisce in galera

Per cinque manifestazioni due delle quali a favore dei palestinesi risalenti al 2023 e al 2024 la procura di Torino ha chiesto al giudice delle indagini preliminari quattro ordinanze di arresto in carcere e tre ai domiciliari più dieci misure restrittive tra divieti di dimora e obblighi di firma. Sono in corso gli interrogatori preventivi iniziati lunedì scorso e che proseguiranno nella giornata di domani. Gli indagati di resistenza a pubblico ufficiale e violenza privata fin qui si sono avvalsi della facoltà di non rispondere ma hanno fatto dichiarazioni spontanee in cui respingono le accuse.

Gli avvocati difensori contestano l’attualità delle esigenze cautelari a causa del troppo tempo trascorso dai fatti. Viene contestata inoltre la ricostruzione degli episodi sottolineando che almeno in diverse circostanze non è possibile parlare di scontri innescati dai manifestanti. “Si tratta di richieste fuori dal mondo- fa notare un avvocato – i cortei si sono svolti lontano dai luoghi dove si trovavano i politici da contestare il presidente del consiglio Meloni il ministro Salvini. La polizia ha caricato e picchiato studenti anche minorenni, oltre alle professoresse tra cui Alessandra Algostino che aveva denunciato formalmente e noi abbiamo allegato il tutto agli atti”. I pm non hanno partecipato agli interrogatori davanti al gip. Per cui rispetto al deposito delle richieste di misure non ci sono novità.

Intanto sul tavolo del capo della procura della Repubblica Giovanni Bombardieri è arrivata la relazione della Digos sugli incidenti di sabato scorso in Val di Susa. La polizia sta esaminando i filmati degli scontri avvenuti in prossimità dei cantieri dell’alta velocità per identificare i manifestanti NoTav che avrebbero violato le recinzioni e provocato incendi. Si tratta dei fatti per i quali il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha rievocato la necessità della “linea della fermezza” alla quale aveva fatto riferimento già nei giorni scorsi arrivando a paragonare Hamas e le Brigate Rosse. Salvini visitando un cantiere del Tav si era lamentato dell’assoluzione decisa dal Tribunale di Torino dei militanti di Askatasuna dall’accusa di associazione per delinquere. “I giudici vivono su Marte” le sue parole. Al presunto coordinamento del centro sociale Askatasuna negli incidenti tra il 2023 e il 2024 fanno riferimento i pm nelle richieste di arresto affidate al gip.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia