Ridurre il Parco dell’Adamello: la Comunità Montana sfida l’Europa, la natura e il buonsenso

Lug 31, 2025 - 21:30
 0
Ridurre il Parco dell’Adamello: la Comunità Montana sfida l’Europa, la natura e il buonsenso

Mentre l’Europa rafforza il suo impegno per la biodiversità, in Italia si assiste a un pericoloso passo indietro: la Comunità montana di Valle Camonica ha approvato un documento che prevede, tra le altre cose, la possibilità di restringere i confini del Parco dell’Adamello, una delle aree protette più vaste e preziose della Lombardia.

Una proposta che ha sollevato un'ondata di critiche da parte del mondo ambientalista. La Cipra Italia (Commissione internazionale per la protezione delle Alpi) ha parlato senza mezzi termini di «un pericoloso precedente per l’intero sistema delle aree protette italiane», che confina alle quote più elevate le norme di tutela ambientale e taglia fuori le zone con elevata incidenza antropica, come se queste non necessitassero di protezione.

Nel pieno della presidenza italiana della Convenzione delle Alpi, questo arretramento appare tanto più grave e simbolicamente dannoso, andando in direzione opposta rispetto agli obblighi assunti a livello europeo e internazionale.

La Strategia europea per la biodiversità e la recente EU Nature Restoration Law, entrambe recepite dall’Italia, impongono obiettivi chiari: entro il 2030, almeno il 30% del territorio nazionale dovrà essere tutelato. Invece, in Valle Camonica si procede al contrario.

Il documento approvato dalla Comunità Montana chiede deroghe e semplificazioni normative, fino a ipotizzare una riperimetrazione dei confini del Parco. Un segnale inquietante, soprattutto alla luce dell’assenza cronica di una governance efficace dell’ente parco.

«È in atto un gioco pericoloso che rischia di massacrare il Parco e le sue tutele – commenta Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Comunità Montana chiede oggi un tavolo con Regione quando in tutti questi anni non è stata in grado di garantire un’adeguata governance dell’ente, negoziando inoltre risorse e benefici per il territorio. Le deroghe chieste sia in termini di allentamento delle tutele sia di semplificazione delle norme e, ancora di più, nell’ipotesi riperimetrazione, ci sembrano tutti modi per decretare un pericoloso liberi tutti speculativo e in barba alla salvaguardia della natura e della biodiversità».

Nel pieno dell’estate, con il cambiamento climatico sotto gli occhi di tutti e un’Europa che chiede più tutela e più visione, la Lombardia rischia di dare un segnale diametralmente opposto, svuotando di senso uno dei suoi parchi simbolo.

«I parchi attivano soluzioni non problemi. Peccato che ancora oggi, con un clima che cambia e una montagna sempre più terra di opportunità per la pianura, non si riesca a comprendere la realtà», conclude Meggetto.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia