Sarai anche tu una vera Marilyn Monroe: il trucco anni 50 spopola su TikTok e non è mai stato così attuale

Da qualche mese, scorrendo TikTok o guardando le scelte di alcune celebrità sul red carpet, ci si accorge che il trucco anni Cinquanta è tornato in modo deciso, preciso, quasi filologico.
Eyeliner marcato, labbra rosso ciliegia, pelle compatta e luminosa, sopracciglia ben disegnate. Non una semplice tendenza, ma un ritorno a un’estetica che ha segnato un’epoca intera e che oggi, stranamente, riesce ad avere ancora senso. Ci sono giorni in cui lo specchio restituisce un volto stanco, anonimo, spento. E proprio in quei momenti, la voglia di mettersi un rossetto rosso, di tirare una riga netta sopra l’occhio, diventa una sorta di affermazione personale. Senza dover spiegare niente a nessuno.
Personalmente, ho cominciato per gioco. Un sabato pomeriggio noioso, un tutorial veloce, un eyeliner dalla punta un po’ secca ma ancora funzionante. E da lì, sono finita a cercare vecchie foto di Marilyn Monroe, a riguardare spezzoni di film con Audrey Hepburn, a domandarmi com’è possibile che un make-up pensato settant’anni fa possa avere un effetto così contemporaneo. Non si tratta di replicare fedelmente un look da pin-up, né di travestirsi. È piuttosto un approccio diverso al trucco, meno distratto, più costruito. Un modo per rallentare, per disegnare un’espressione precisa.
Dalle dive del cinema ai social di oggi, il ritorno di un’estetica potente
La cosa che colpisce davvero nel trucco anni Cinquanta è quanto fosse studiato, quasi scientifico. Non c’era niente di lasciato al caso. Ogni prodotto aveva una funzione chiara, ogni linea era calcolata, ogni colore aveva uno scopo. Eppure, il risultato non sembrava rigido, anzi. La femminilità che ne usciva era potente ma morbida, seducente ma non aggressiva. Le icone di quell’epoca, da Marilyn a Sophia Loren, erano perfettamente consapevoli del proprio potere visivo e lo gestivano attraverso una costruzione estetica ben precisa. Oggi questa consapevolezza ci manca un po’, schiacciate come siamo tra make-up iper-performanti e skincare ossessiva. Riscoprire quel linguaggio ha qualcosa di liberatorio.
Molte persone associano quel tipo di trucco a un certo tipo di femminilità “perfetta” e forse distante, ma chi ci ha messo davvero le mani sa quanto fosse tecnico e adattabile. Prendiamo ad esempio le labbra rosse. Non erano mai piatte. I make-up artist dell’epoca usavano più tonalità per creare profondità, definivano i bordi con precisione chirurgica, aggiungevano punti luce per farle sembrare più voluminose. Non si trattava solo di mettere un rossetto, ma di scolpire un’icona. E oggi, se scegli di farlo, ti accorgi che funziona ancora. In un modo che il gloss trasparente, per quanto pratico, non riesce a fare.
C’è anche un aspetto storico che non possiamo ignorare. Quel make-up nasce in un momento in cui l’immagine femminile era centrale nella cultura popolare, e per molte donne rappresentava un atto di affermazione. Durante la guerra, truccarsi era visto come un gesto di forza. Negli anni Cinquanta diventa glamour, cinema, desiderio. Ma anche routine, normalità. Ogni donna aveva un rossetto nella borsa, una cipria in tasca, uno specchietto nella pochette. Oggi tutto questo ritorna in una forma nuova, perché le piattaforme social hanno riportato in superficie quell’estetica, mostrandola a una nuova generazione che la guarda con occhi diversi. Non più come standard da raggiungere, ma come repertorio da cui pescare, per esprimersi.
Per ricreare un vero trucco anni Cinquanta serve calma, attenzione e una certa cura nei dettagli. Si parte dalla base, che deve essere uniforme ma luminosa, mai spessa. Il segreto sta nell’idratare bene la pelle prima, usando una crema ricca ma non unta, e poi lavorare una base leggermente satinata che dia luce senza brillare. Le sopracciglia vanno pettinate e definite seguendo la loro forma naturale, con un tocco di matita o polvere per riempire eventuali spazi. Sull’occhio si lavora con ombretti chiari e opachi, beige o pesca, e si definisce la piega appena con un tono neutro.
Il focus, ovviamente, è l’eyeliner nero: tracciato con decisione, ma seguendo la forma dell’occhio, allungato verso l’esterno con una codina che non deve salire troppo. Il mascara va abbondante, oppure si aggiungono ciglia finte a ciuffetti per aprire lo sguardo. Infine, le labbra: contorno preciso con una matita rossa, riempite con un rossetto a lunga tenuta, meglio se con un finish cremoso. Per un effetto più tridimensionale, si può usare una tonalità più scura ai bordi e una più chiara al centro.
E poi c’è TikTok, che ha il potere di far rivivere tutto ciò che ha una narrazione forte. Il trucco anni Cinquanta è perfetto per i video: ha un processo, un prima e un dopo, una trasformazione visibile. E ci sono milioni di ragazze che lo sperimentano non per sembrare più sexy, ma per divertirsi, per imparare, per esplorare un’identità visiva diversa. E c’è qualcosa di molto fresco in questa rilettura vintage, qualcosa che riesce a collegare epoche diverse con naturalezza. Come se ci fosse una linea sottile che unisce i beauty case argentati delle dive di Hollywood con i tutorial in HD girati nella camera da letto.
Tornare a questo stile, anche solo per una sera, non significa rifugiarsi nel passato. Significa scegliere consapevolmente un’estetica che ha lasciato il segno.
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