Spagna. Blackout, annunciata commissione d’inchiesta. Sánchez, ‘Non si esclude alcuna ipotesi’

di Mariarita Cupersito –
Ventiquattro ore dopo il grande blackout che ha lasciato al buio la Spagna e il Portogallo, il premier spagnolo Pedro Sánchez e quello portoghese Luís Montenegro hanno annunciato la costituzione di una commissione indipendente per chiarire le cause dell’episodio.
A darne notizia è stato Sánchez dopo la riunione del Consiglio di Sicurezza nazionale con il re Felipe VI. Il premier ha affermato che il governo non esclude alcuna ipotesi, sebbene l’operatore privato di rete elettrica Red Eléctrica neghi l’eventualità di un attacco informatico.
“Stiamo analizzando i registri informatici di Red Eléctrica e anche degli operatori privati per non escludere nessuna ipotesi. Dico questo perché Red Eléctrica ha dichiarato di escludere qualsiasi attacco informatico alla rete di trasporto. Lo valutiamo positivamente, ma in ogni caso la responsabilità del governo spagnolo è quella di condurre un’analisi indipendente”, ha dichiarato Sánchez. “Si sta lavorando per ottenere i dati e fare le loro analisi. Speriamo che non sia questo il caso e che ci siano altre ipotesi. Sarebbe imprudente escludere qualsiasi eventualità ed è imprudente indicare solo l’una o l’altra”.
“Andremo fino in fondo”, ha proseguito il premier spagnolo. “Se necessario, riterremo gli operatori privati responsabili e adotteremo misure per garantire che ciò non accada di nuovo. Inoltre, il Consiglio di Sicurezza nazionale ha scelto di chiedere al gruppo europeo di coordinamento elettricità, che dipende dalla Commissione europea, e ai regolatori indipendenti di elaborare da Bruxelles un’indagine indipendente per avere una fotografia molto più chiara e verosimile di quello che è successo”, ha aggiunto.
Sulla stessa questione è intervenuto il primo ministro portoghese Luís Montenegro, annunciando una serie di iniziative che il governo intraprenderà già nelle prossime ore e che includono la costituzione di una commissione tecnica indipendente, composta sia da rappresentanti politici che da specialisti in materia energetica, protezione civile, salute e comunicazioni.
“Il problema che è stato causato non ha a che fare con la nostra mancanza di capacità di produzione e fornitura di energia”, ha dichiarato Montenegro.
Nelle zone colpite si torna intanto lentamente alla normalità. Il 99% di elettricità è già stata ripristinata e ci si concentra ora sul ripristino dei servizi essenziali, tra cui il sistema ferroviario, fortemente danneggiato dal caos conseguente al blackout.
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