Cuba. Bagarre interna alla Massoneria: arriva la repressione dello Stato

Lug 31, 2025 - 18:30
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Cuba. Bagarre interna alla Massoneria: arriva la repressione dello Stato

di Enrico Oliari

Lo Stato cubano è entrato a gamba tesa nella bagarre interna alla Massoneria cubana, che ha visto contrapporsi il Gran maestro ad interim Mayker Filema Duarte e quello eletto Juan Alberto Kessell Linares. E c’è già chi parla di “repressione”.
Tutto aveva avuto inizio a maggio, quando i membri della Gran Loggia avevano destituito Mayker Filema Duarte, il quale aveva annullato le elezioni di marzo per prorogare il suo incarico. Al suo posto era stato eletto Juan Alberto Kessell Linares, ma poi l’intervento del ministero della Giustizia nella persona del viceministro Lilia María Hernández, aveva ristabilito Filema Duarte sotto la minaccia, come riportato da CubaNet, del congelamento dei conti correnti e della perdita dello status associativo della Gran Loggia di Cuba. Lo stesso ministero aveva poi blindato Lázaro Cuesta Valdés come commendatore del Supremo consiglio, destituendo José Ramón Viñas Alonso, visto come una figura critica del regime.
Numerosi massoni hanno continuato in questi giorni a ritrovarsi sotto la sede della Gran Loggia per protestare contro il Gran maestro “impuesto por el régimen castrista”, e oggi è arrivata la mano pesante (e repressiva) dello Stato: come riporta CiberCuba, lo stesso José Ramón Viñas Alonso ha comunicato attraverso la sua pagina Facebook di essere stato accusato dalle autorità di traffico di valute e di essere stato interrogato circa i suoi viaggi all’estero. Nella fattispecie avrebbe cambiato al di fuori del circuito bancario la somma di 120 dollari, commettendo un reato che prevederebbe la condanna da due a cinque anni; lui si è proclamato innocente.
Non se la starebbe passando bene neppure Juan Alberto Kessell Linares: CiberCuba ha riportato la testimonianza di un massone secondi cui il Gran maestro eletto (e poi destituito dallo Stato) sarebbe accusato di “incitamento a delinquere” per essersi opposto con altri fratelli alla “violazione senza precedenti” del voto e dell’indipendenza della Massoneria.
Al momento a José Ramón Viñas Alonso è stato imposto di non lasciare il paese e di rimanere nell’area in cui vive, mentre a Juan Alberto Kessell Linares di non avvicinarsi alla sede della Massoneria cubana.
Filema Duarte, considerato vicino al regime castrista, era stato scelto come Gran maestro ad interim nel 2024, dopo che il predecessore Urquía Carreño era finito nell’occhio del ciclone per la sparizione di 19mila dollari dal suo ufficio situato all’11mo piano della Casa massonica, cosa che ne aveva decretato l’espulsione.

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Redazione Redazione Eventi e News