Dalla Brianza a Roma, pellegrini lungo la Via Francigena

Agosto 1, 2025 - 08:30
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Dalla Brianza a Roma, pellegrini lungo la Via Francigena
Il gruppo di pellegriniIl gruppo di pellegrini

Un cammino orizzontale e un cammino verticale. Li definisce così, don Matteo Biancardi, i percorsi fisici e spirituali che insieme a una novantina di ragazzi delle Comunità pastorali di Monza e di Brugherio stanno vivendo in questi giorni, puntando lo sguardo su Roma per il Giubileo.

Un tratto del cammino

Ma non solo. «Il semplice fatto di preparare lo zaino, portando con noi solo l’indispensabile, è un’esperienza significativa. Ci siamo alleggeriti dei pesi non necessari, interrogandoci su cosa non fosse essenziale portarci con noi nella nostra vita. Decisioni belle da condividere, così come la fatica. Stiamo vivendo un cammino insieme», spiega mentre arriva alla stazione ferroviaria di Tiburtina.

Negli occhi, nel cuore, ma anche nella stanchezza delle gambe c’è il cammino iniziato il 26 luglio a San Giminiano e terminato dopo 3 giorni a Siena, lungo la Via Francigena. «Anche se per un tragitto relativamente breve, l’esperienza di mettersi in cammino è stato fondamentale. Il semplice gesto di lavare i propri vestiti e stenderli è una dinamica che ha aiutato tantissimo», prosegue don Matteo. Che vive e condivide il suo percorso con don Matteo Frigerio, don Luca Magnani, don Alberto Angaroni e don Leo Porro. Ma soprattutto con un nutrito gruppo di ragazzi dalla quarta superiore in su, con una “famiglia a chilometro zero” della monzese San Biagio e un gruppo di cuochi volontari. «Il cammino ha creato da subito il gruppo. E reso evidente il fatto che stavamo camminando verso qualcosa di più grande. Siamo stati ospitati a Monteriggioni dal grande don Doriano Carraro – prosegue don Matteo – e abbiamo anche vissuto l’esperienza di una Chiesa diversa dalla nostra. Si sono creati spazi di condivisione e ascolto, pregando la mattina e lasciando il silenzio necessario per far risuonare in noi ciò per cui avevamo pregato. Sì, un cammino fisico, ma soprattutto spirituale».

Un canto in chiesa

Un’esperienza che indicherà la direzione anche per i momenti di condivisione, riflessione e preghiera successivi al cammino, una volta tornati a casa. Era stato così lo scorso anno, dopo il cammino a Palermo, tra arte, cultura e spiritualità. Lo sarà che nei prossimi mesi, quando nella memoria si sarà già depositato anche l’imminente incontro con l’artista cristiano contemporaneo Filippo Rossi, per parlare della speranza nell’arte. Un approccio già sperimentato negli incontri preparatori in cui ci si è mossi tra le pagine di Dante, per scandagliare la speranza nelle più alte forme di letteratura. «Certamente proseguiremo questo viaggio anche una volta tornati a casa – conclude don Matteo – preparando esercizi di confronto e preghiera, facendo sì che l’esperienza estiva sia una molla per successivi momenti di crescita condivisa. Ma ora ci prepariamo per Roma, per varcare la Porta Santa, per la veglia del 2 agosto e per la messa con il Papa del giorno successivo».

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia