Emergenza cinghiali e mufloni all’Elba, al via il gruppo di lavoro istituito dal prefetto di Livorno

Agosto 8, 2025 - 16:00
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Emergenza cinghiali e mufloni all’Elba, al via il gruppo di lavoro istituito dal prefetto di Livorno

All’Elba tra il 2023 e il 2025 la percezione del cinghiale come problema è cresciuta in modo netto: la quota di intervistati che giudica la sua presenza problematica è passata dal 77% al 93%, e all’interno di questa cresce soprattutto chi la considera “molto problematica” (dal 47% al 74%). La situazione è stata ulteriormente aggravata da un tragico incidente stradale avvenuto nel maggio 2025, eppure il Parco nazionale dell’Arcipelago toscano denuncia «con rammarico» episodi di sabotaggio alle attività di cattura regolarmente autorizzate e condotte nel rispetto delle normative vigenti nel territorio di sua competenza. Ma ieri, tra le molte difficoltà, è stato compiuto un primo passo verso la risoluzione del problema.

Si è infatti svolta ieri la prima riunione del gruppo di lavoro che è stato attivato dal Prefetto di Livorno Giancarlo Dionisi, per dare immediata attuazione al programma di interventi proposti dalla Regione Toscana nella riunione della settimana scorsa.

Convocati dal Direttore del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, nel suo ruolo di coordinatore provvisorio del citato programma, sono stati affrontati i temi relativi alla realizzazione di un nuovo centro di raccolta e all’organizzazione di azioni di supporto alle attività di smaltimento dei capi abbattuti in controllo.

Alla riunione hanno partecipato diversi sindaci e amministratori dei Comuni di Portoferraio, Marciana, Marciana Marina, Campo nell’Elba, Porto Azzurro, Rio e della Provincia di Livorno, rappresentanti della Regione Toscana, della Polizia Provinciale di Livorno, di Esa, di Coldiretti e dell’Atc (Ambito territoriale di caccia) dell’Elba, oltre al comandante del reparto Carabinieri Pnat e al personale dell’Ufficio conservazione del Parco nazionale.

«Resta ancora molto da fare, ma la condivisione di intenti registrata nel corso della riunione fa ovviamente ben sperare – spiega il presidente della Comunità del Parco e sindaco di Marciana, Simone Barbi – Dobbiamo continuare a lavorare e a collaborare con sempre maggiore impegno, ciascuno per quanto di propria competenza, per dare in tempi brevi una risposta concreta e tangibile alla comunità elbana che legittimamente chiede, con grande forza, interventi urgenti per una drastica riduzione degli ungulati nell’isola, fino alla loro eradicazione definitiva. Sono certo che tutti gli interlocutori coinvolti daranno il loro contributo fattivo e costruttivo, ma non posso rimarcare, anche in questa occasione, come sia decisamente necessario procedere in tempi strettissimi alla nomina di un Commissario ad acta in grado di operare con strumenti straordinari per arrivare alla soluzione di una situazione emergenziale che ha superato il livello di guardia e che richiede adeguate risorse, comprovata competenza, puntuale tempestività e assoluta determinazione».

Nel frattempo, ieri sono state fornite indicazioni precise al responsabile del settore Attività faunistico venatoria della Regione Toscana, Marco Ferretti, in merito alla realizzazione di un centro di raccolta dove stoccare i capi di ungulati abbattuti, individuato come elemento fondamentale nella programmazione dei nuovi e più incisivi interventi di controllo e di prelievo venatorio all’Elba. Due sono state le proposte emerse nel corso della riunione: il sindaco di Portoferraio Nocentini ha indicato la struttura denominata dell’ex frantoio, all’interno dell’area delle Antiche saline (l’edificio è di proprietà consortile dei sette Comuni elbani), mentre il presidente dell’Atc Simoni ha messo a disposizione la struttura dove è ospitata la casa di caccia all’Ottone, sempre nel Comune di Portoferraio.

Sulla base di un primo finanziamento di 15.000 euro messo a disposizione dalla Regione Toscana (cifra ritenuta insufficiente e che verrà con tutta probabilità integrata quanto prima) sono stati programmati per la prossima settimana i sopralluoghi dei tecnici (compresi i rappresentanti dell’Asl) nelle due strutture potenzialmente utilizzabili, allo scopo di verificarne lo stato di conservazione e avviare le prime valutazioni, cui dovrà seguire la predisposizione della documentazione necessaria ad acquisire le autorizzazioni previste dalle norme di settore e l’avvio delle procedure di acquisto delle diverse attrezzature al fine di dare attuazione al progetto di realizzazione del centro di raccolta.

Altro tema discusso e condiviso è stato quello di implementare le azioni a supporto dello smaltimento dei capi abbattuti attraverso il perfezionamento di nuovi strumenti e di procedure dedicate, come ulteriore tassello operativo funzionale all’intensificazione delle azioni di prelievo.  In questo caso è stata coinvolta Esa (Elbana servizi ambientali) allo scopo di individuare modalità esecutive efficaci per facilitare le operazioni di raccolta e di trattamento delle carcasse da smaltire. Si tratta di un’ipotesi sulla quale i Sindaci si sono impegnati a lavorare in stretta sinergia e collaborazione con la società che appunto gestisce il ciclo dei rifiuti all’Elba.

Si è inoltre concordato di richiedere al settore Sanità pubblica, sicurezza alimentare e veterinaria della Regione Toscana una deroga rispetto ai limiti posti dalla Dgr n. 528/2023 per quanto concerne l’assegnazione dei capi abbattuti, per autoconsumo, agli operatori incaricati delle attività di controllo.

Gli altri temi trattati hanno interessato la programmazione (a metà settembre) di esami per l’abilitazione al prelievo selettivo di cinghiale/mufloni e a Guardia venatoria volontaria, nonché di corsi per il controllo del cinghiale (ex art. 37 della L.R. 3/1994), per conduttori di cane limiere e per gestori dei centri di sosta; tali azioni saranno condotte dalla Regione Toscana, in collaborazione con Atc, con le associazioni venatorie e agricole, nonché con il coinvolgimento del Parco nazionale.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia