Foggia, uccisa a coltellate in strada: protetta dal “codice rosso”, aveva denunciato l’ex compagno

Agosto 7, 2025 - 14:00
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Foggia, uccisa a coltellate in strada: protetta dal “codice rosso”, aveva denunciato l’ex compagno

Era protetta dalla normativa “codice rosso”, quella che tutela le donne vittime di violenza domestica e di genere, ma ciò non ha impedito il suo omicidio in strada nel corso della notte di mercoledì a Foggia.

Vittima una donna di 46 anni, di origini marocchine, uccisa a coltellate in vico Cibele, nel centro storico della città pugliese in cui la vittima viveva. L’allarme è stato dato da alcuni residenti che hanno chiamato la polizia, spaventati dalle urla della donna che, presumibilmente, cercava di sfuggire al suo aggressore. “Ho avvertito un urlo disumano. Poi le grida di un’altra donna accorsa fuori. Qualche minuto dopo sono giunti sul posto la polizia e i sanitari del 118. Ma per lei non c’era nulla da fare”, racconta un residente della zona all’Ansa.

Stando ad una prima ricostruzione, di cui riferisce il Corriere del Mezzogiorno, la vittima sarebbe rincasata intorno alle due di notte e subito dopo sarebbe uscita per incontrare il suo assassino a pochi metri da casa. La vittima aveva presentato denuncia nei confronti dell’ex compagno, suo connazionale: regolare in Italia ma senza una fissa dimora, era stato sottoposto al divieto di avvicinamento.

Nella notte la strada è stata isolata per consentire i rilievi della scientifica, mentre la polizia sta cercando di rintracciare l’ex compagno della 46enne, cuoca in un ristorante. La vittima si sarebbe rivolta al centro antiviolenza ‘Telefono donna’ nell’aprile scorso per chiedere aiuto, spiegando che l’ex compagno nei pochi mesi di relazione si era mostrato violento, motivo che l’aveva spinta a troncare il rapporto. Dopo esser stata importunata e seguita, con tanto di minacce, la 46enne marocchina tramite l’aiuto del centro antiviolenza si era convinta a denunciare l’ex.

Il 16 giugno scorso, scrive l’Ansa, il centro antiviolenza avrebbe inviato alle forze dell’ordine una valutazione di rischio alto con possibile femminicidio e fino al 23 luglio, giorno in cui la donna si era rivolta nuovamente al centro antiviolenza dicendo che l’uomo la pedinava, non era stata ancora emessa alcuna misura cautelare.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia