Gioielli fantastici: alla ricerca di pietre uniche e straordinarie

Le pietre preziose sono il cuore dei gioielli: dall’haute joaillerie al fine jewellery, tutti montano gemme straordinarie per rendere i propri pezzi ancor più spettacolari. Alcune zone del mondo, come l’India, sono celebri per le risorse di pietre uniche. Impossibile dimenticare lo smeraldo indiano montato nel serpente di Bulgari indossato da Zendaya alla première di Dune, o i cosiddetti rubini birmani (del Myanmar), unici nel loro genere, che hanno dato vita alla collana Nawanagar di Cartier.

Siamo stati a The Unique Show a Monte-Carlo, manifestazione dedicata al mondo del gioiello internazionale di ricerca, per trovare dei nomi di nicchia che mixino perfettamente la ricerca di gemme pazzesche e design contemporaneo. The Unique Show è un evento itinerante dedicato all’alta gioielleria e orologeria da collezione, nato per connettere brand esclusivi con collezionisti e appassionati in location di lusso. Fondato dalla gemmologa Dalila Daffara, il format seleziona con cura espositori indipendenti e maison storiche di nicchia, offrendo un’esperienza immersiva che unisce esposizione, vendita diretta.
A questa edizione abbiamo trovato cinque nomi da segnare perché non si potrà che rimanere affascinati dai loro pezzi sontuosi.
Shiv Narayan Jewellers
C’è un’aura di leggenda intorno a Shiv Narayan Jewellers, la maison indiana che da quasi un secolo fonde spiritualità, artigianato e grandezza imperiale. Fondata nel 1927 come gioielleria ufficiale del VII Nizam di Hyderabad, l’azienda è oggi un nome sacro dell’alta gioielleria mondiale, con otto Guinness World Records conquistati grazie a pietre preziosi uniche, da mille e una notte. Collane, pendenti dedicati a divinità, miniature cesellate in oro e incastonate con migliaia di diamanti e gemme: ogni opera è un monumento, un’ode alla maestria e alla devozione.
Le pietre utilizzate – diamanti bianchi e fancy, smeraldi colombiani, rubini birmani, perle naturali – vengono lavorate secondo tradizione, ma con visione contemporanea. Le opere più celebri includono collane e pendenti incastonati con diamanti dai tagli più svariati perfettamente abbinati per esaltare brillantezza e profondità. La famosissima Niva Necklace, ad esempio, presenta 326 diamanti dal taglio antico per un totale di 615 carati, raccolti in un arco di dieci anni per garantire qualità e simmetria. I rubini birmani e gli smeraldi zambiani arricchiscono creazioni come la straordinaria Satlada Necklace, confermando la dedizione del brand alla ricerca di gemme di prima scelta. Con queste pietre, le loro opere diventano non solo gioielli, ma simboli di maestria artigiana e tradizione culturale, di un paese che delle proprie gemme se ne è sempre fatto un grande vanto.
Louisa Westwood
C’è un fascino intrinseco nei gioielli di Louisa Westwood, jewellery designer londinese che scolpisce oro e pietre come se fossero frammenti di un racconto personale. Ex avvocatessa, ha scoperto l’arte orafa durante un corso che seguiva nei weekend, ma è stato un incontro fortuito a un evento aziendale a cambiare la sua vita: una commissione su misura le ha aperto la strada a quello che oggi è un marchio di gioielleria riconosciuto in Europa, Asia e Monte-Carlo. Ogni pezzo è realizzato a mano nel suo atelier, nel segno di una bellezza artigianale, imperfetta e autentica.
L’uso dei colori è una caratteristica della designer londinese, che riesce abilmente a mixare nuance intense fra di loro, creando gioielli dalla forte personalità grazie a pietre straordinarie. Louisa ama viaggiare e raccogliere ispirazioni dalle antiche civiltà, dalla mitologia, dall’arte classica e dalla figura femminili. Le sue collezioni si distinguono per la produzione estremamente limitata e per l’uso di pietre rare, spesso colorate e tagliate su misura. Ci ha raccontato che talvolta è proprio una gemma a conquistarla al primo sguardo – come accadde per l’anello “Rubellite Kite”, nato da una rubellite fucsia di oltre 21 mm – ma più spesso è un’immagine mentale a guidarla: una visione visiva che la colpisce e che chiede di essere trasformata in gioiello. Ogni creazione è un pezzo unico, realizzato con oro 100% riciclato e materiali selezionati da fornitori etici. Nell’ottobre 2025 presenterà due nuovi anelli scultura alla Milan Jewelry Week e così avremo il piacere di ospitarla anche in Italia.
Dorion Soares
Dal Brasile, terra di gemme importanti al cuore dell’alta gioielleria internazionale: Dorion Soares è cresciuto tra le miniere di Minas Gerais, figlio di un esperto del mercato delle pietre preziose, ha respirato fin da piccolo l’universo affascinante della mineralogia. Dorion ci ha raccontato di essere stato affascinato fin da piccolo da questo mondo: provenendo da una famiglia con una lunga tradizione nel settore, è cresciuto a stretto contatto con esperti, minatori e gemmologi, tra cui suo padre – specialista appassionato del mondo delle gemme. Ha imparato sin da giovane ad ammirare non solo la bellezza visiva delle pietre, ma anche il loro contesto storico, geologico e scientifico: la presenza di elementi chimici diversi nelle formazioni naturali, la varietà di colori, la rarità e la scarsità, che rendono ogni gemma un universo affascinante e irripetibile.
Con uno stile che unisce Art Déco, architettura e design contemporaneo, i suoi gioielli danno voce a opali, acquemarine, topazi, tormaline e ametiste selezionate personalmente e lavorate con precisione sartoriale. Ogni gioiello è un pezzo unico, mai ripetuto, come un’opera d’arte che nasce da una pietra e racconta chi la indossa. Dalla passerella di Rio ai red carpet internazionali, Dorion ha esportato un “know-how” brasiliano in tutto il mondo e soprattutto ha stregato con le proprie pietre preziose.
Ying Chen Chen
C’è qualcosa di profondamente onirico nelle creazioni di Ying Chen Chen, designer taiwanese che ha trasformato paesaggi interiori e suggestioni orientali in veri e propri frammenti di poesia da indossare. Questa visione personalissima ha reso i suoi gioielli speciali e facilmente riconoscibili. Dopo aver studiato a Parigi all’AFEDAP e gemmologia alla FGA, Ying ha dato vita al suo brand. Le sue opere nascono spesso da visioni notturne, da ricordi d’infanzia o da racconti mitologici, trasformati in orecchini, anelli e collane che sembrano piccoli quadri. Le pietre che predilige – tormaline, rubini, perle, smalti artistici – vengono lavorate con attenzione, come se fossero parte di un paesaggio immaginario. Premi internazionali, film, mostre e collezionisti fanno ormai parte della storia di Ying Chen Chen, ma le sue creazioni restano fedeli a una impronta unica.
Diva Jewels
Diva Jewels nasce a Mumbai, India, con una visione chiara: creare gioielli che celebrino la bellezza autentica delle pietre preziose naturali. La selezione delle gemme è al centro del processo creativo, forse proprio perché le sue origini hanno luogo in una delle terre più famose per le pietre preziose. Diamanti, rubini, smeraldi e zaffiri vengono scelti con estrema cura, puntando su qualità, origine e taglio. Ogni pietra è accompagnata da certificazioni riconosciute a livello internazionale, come GIA, IGI o HRD, a garanzia di trasparenza e autenticità. Il brand propone sia gioielli prêt-à-porter che creazioni personalizzate, partendo spesso proprio dalla pietra scelta dal cliente. Grazie alla propria produzione interna, Diva può controllare ogni fase: dalla selezione della pietra alla montatura, garantendo coerenza estetica e altissimi standard artigianali. La linea “Marvels of Nature” incarna questa filosofia, rendendo omaggio alle meraviglie naturali attraverso combinazioni cromatiche sofisticate e materiali preziosi. Per Diva, la pietra non è solo ornamento, ma il cuore pulsante del gioiello.
The post Gioielli fantastici: alla ricerca di pietre uniche e straordinarie appeared first on Amica.
Qual è la tua reazione?






