I dazi di Trump mettono sotto pressione Adidas, ma il Q2 segna +2,2%

Lug 31, 2025 - 12:30
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I dazi di Trump mettono sotto pressione Adidas, ma il Q2 segna +2,2%
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L’effetto dazi di Donald Trump inizia già a farsi sentire per Adidas, che ha da poco pubblicato i dati relativi alla prima metà dell’anno, sfiorando nel secondo trimestre i 6 miliardi di euro di ricavi (5,952 miliardi), con un incremento del 2,2 per cento. Una performance positiva, nonostante l’impatto negativo degli effetti valutari (che secondo il gruppo avrebbero inciso per circa 300 milioni), ma che non soddisfa le attese di mercato (ferme a 6,2 miliardi di euro, secondo i dati raccolti da Lseg e riportati da Reuters), tanto che il titolo, nelle prime ore di contrattazione, scivola sotto di 7,5 punti percentuali.

A pesare, oltre alle mancate attese nel Q2, è soprattutto il warning sulle politiche statunitensi da parte del colosso di Herzogenaurach, che nel report finanziario ha spiegato come l’aumento dei dazi farà salire i costi di circa 200 milioni di euro nella seconda metà dell’anno. Un annuncio dato direttamente dal CEO di Adidas, Bjørn Gulden, che non consente quindi di alzare le stime per l’intero anno (riamaste quindi invariate con ricavi in crescita single digit a cambi costati), invitando invece alla prudenza.

“Abbiamo già subito un impatto negativo a doppia cifra in milioni di euro nel secondo trimestre e le ultime indicazioni sui dazi faranno aumentare direttamente i costi dei nostri prodotti destinati al mercato statunitense fino a 200 milioni di euro nella restante parte dell’anno”, afferma Gulden, sottolineando però come l’anno sia iniziato molto bene e come, “in circostanze normali, ora saremmo molto ottimisti nelle previsioni per l’intero esercizio”.

“Perché gli investitori vedano questo come un inciampo temporaneo, l’azienda dovrà fornire un messaggio rassicurante sulle prospettive del secondo semestre e sul portafoglio ordini per l’inizio del 2026”, ha scritto in una nota l’analista di Ubs Robert Krankowski, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa.

Entrando nel dettaglio dei dati, molto positiva è la crescita a doppia cifra del brand Adidas, che nel secondo trimestre cresce del 12% e del 14% nel semestre. Uno slancio che “ci ha fornito abbastanza leva da permetterci quasi di raggiungere già ora il nostro obiettivo a medio termine di un margine EBIT del 10 per cento”, ha dichiarato Gulden. Guardando ai sei mesi, invece, il business segna ricavi pari a 12,1 miliardi e una progressione del 7,3 per cento.

Positiva la redditività: l’utile operativo trimestrale ha raggiunto i 546 milioni di euro, sopra le stime degli analisti che si aspettavano 520 milioni (+57,7%), mentre l’utile netto è salito esponenzialmente a 381 milioni (+85,1 per cento). Il margine lordo è aumentato di 0,9 punti percentuali, al 51,7% nel trimestre, grazie a minori sconti e alla riduzione dei costi di produzione e trasporto, che hanno parzialmente compensato gli effetti negativi delle valute e dei dazi.

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Redazione Redazione Eventi e News