Inchiesta urbanistica Milano, Riesame annulla arresti Bezziccheri e Scandurra

Il Tribunale del Riesame di Milano ha annullato i primi due arresti dell’inchiesta sull’urbanistica. Tornano liberi l’imprenditore Andrea Bezziccheri di Bluestone, che era detenuto nel carcere di San Vittore in custodia cautelare, e l’ex membro della Commissione paesaggio, Alessandro Scandurra, che era ai domiciliari. È il primo stop all’inchiesta per corruzione e falso sull’edilizia milanese. Bezziccheri è uscito dal carcere di San Vittore: era atteso da un’auto di amici, sulla quale è salito senza rilasciare dichiarazioni.
Procura ricorrerà in Cassazione contro scarcerazioni
La Procura di Milano intende presentare ricorso per Cassazione contro la decisione del Tribunale del Riesame di liberare dal carcere e dai domiciliari rispettivamente Andrea Bezziccheri e Alessandro Scandurra, due degli indagati per corruzione nell’inchiesta sull’urbanistica, in attesa delle decisioni dei prossimi giorni. Appello ai giudici della Suprema Corte che potrà essere presentato dopo le motivazioni dei provvedimenti, fra un mese e mezzo. Da quanto si apprende, secondo i pm Petruzzella-Clerici-Filippini-Siciliano i fatti che sono emersi nel corso dell’inchiesta della guardia di finanza, nata da semplici contestazioni di abusi edilizi e contravvenzioni nel 2022 e sviluppatasi in 3 anni attraverso ipotesi di reato di abuso d’ufficio (prima dell’abolizione), falso e false dichiarazioni, traffico di influenze, tentata concussione, corruzione, sarebbero di una “gravità tale” da meritare una pronuncia del più “autorevole” organo della giustizia penale italiana. Anche dopo la bocciatura degli arresti per loro rimane un quadro a Milano di “totale asservimento della funzione pubblica” degli uffici dell’urbanistica e dell’edilizia privata “agli interessi privati”, di cui la chat, denominata ‘Pirellino’, che hanno depositato oggi ai giudici fra l’ex assessore alla Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi, e l’immobiliarista Manfredi Catella sarebbe solo uno degli esempi.
Non si conoscono motivazioni annullamento
Non si conoscono le motivazioni, che saranno depositate fra un mese e mezzo, dei due provvedimenti presi sulle istanze di annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare, disposta dal gip Mattia Fiorentini lo scorso 31 luglio e presentate dagli avvocati Andrea Soliani per Bezziccheri e Giacomo Lunghini per Scandurra. Il Riesame potrebbe aver argomentato sull’assenza di “gravi indizi” sulle imputazioni di corruzione (Bezziccheri) e corruzione e false dichiarazioni (Scandurra) o sulla carenza di esigenze cautelari attuali per arrestarli. Devono ancora essere discusse, dopo lo slittamento di oggi, le richiesta di revoca degli arresti domiciliari per l’ex assessore alla Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi, l’ex presidente della Commissione paesaggio, Giuseppe Marinoni, l’amministratore delegato di Coima, Manfredi Catella, e l’ex manager della società di ingegneria J+S, Federico Pella. Tre delle 4 udienze sono previste per giovedì e la decisione a stretto giro. Quella di Catella invece deve ancora essere calendarizzata per la prossima settimana. Scandurra, liberato oggi, risponde di corruzione anche con l’immobiliarista, che ha realizzato Porta Nuova, per la vicenda del voto in Commissione paesaggio del progetto P39-Pirellino nell’ottobre 2023 in cui è accusato di aver ricevuto una tangente da 28mila euro da Coima. È probabile che la decisione nei suoi confronti abbia ripercussioni anche per Catella. Tancredi, Marinoni e Pella rispondono invece per altri e diversi presunti episodi corruttivi e di false dichiarazioni.
Rinviata l’udienza su revoca domiciliari per Tancredi
È stata rinviata l’udienza al tribunale del riesame di Milano in cui l’ex assessore alla Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi, chiede la revoca degli arresti domiciliari, nell’ambito dell’inchiesta sull’urbanistica a Milano. L’avvocato Giovanni Brambilla Pisoni ha chiesto termini per poter esaminare i nuovi documenti depositati in aula dalle pm Marina Petruzzella e l’aggiunta Tiziana Siciliano fra cui le chat figlie delle perquisizioni dei telefoni del 16 luglio (giorno della richiesta di arresto) e al cui interno sarebbero contenute anche conversazioni con il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. “Siccome ho appreso prima da voi dalla stampa che avrebbero depositato oggi documenti – ha detto l’avvocato Brambilla Pisoni uscendo – provvederò nello stesso modo, avvertendo prima la stampa e poi depositando”. Probabile che il collegio di giudici della libertà (presidente Pendino) fissi l’udienza per Tancredi giovedì quando è prevista anche l’analisi della posizione di Federico Pella, l’ex manager della J+S spa ai domiciliari per corruzione di Giuseppe Marinoni. L’ex presidente della commissione paesaggio si trova in aula in questi minuti.
Tancredi in chat con Catella: “Mi confermi assessore?“
“Ma mi confermi come assessore?”. Così l’ex assessore di Milano, Giancarlo Tancredi, scriveva all’immobiliarista Manfredi Catella il 12 marzo 2024 in una chat di gruppo fra loro due e il direttore generale del Comune di Milano, Christian Malangone, denominata ‘Pirellino’. È quanto emerge da una memoria che la Procura di Milano ha depositato nell’inchiesta per corruzione e falso sull’urbanistica oggi al Tribunale del Riesame nelle udienze in cui Tancredi e l’ex presidente della commissione paesaggio, Giuseppe Marinoni, chiedono la revoca degli arresti domiciliari. “Voi siete i best ever. Io se volete vi faccio da segretario”, risponde il numero uno di Coima. Con Malangone che aggiunge “me lo tatuo sulla schiena”. Le pm Petruzzella e Siciliano, che hanno raccolto gli scambi estrapolati dal Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza su telefoni e dispositivi sequestrati il 16 luglio, sottolineano che si tratta di commenti ‘ironici’ che per loro vanno però inseriti nel “quadro generale” dell’inchiesta. Da cui emergono “dimensioni sconcertanti e di autentico allarme sociale, in termini di mercimonio della funzione pubblica” in cui i “pubblici ufficiali” si comportanto come “dipendenti privati e deferenti agli ordini di Manfredi Catella”. “Tancredi – aggiungono – è consapevole del fatto che, grazie alla sua azione, gli interessi di Coima vengono massimizzati, tant’è che ironizza su una sua riconferma come assessore alla Rigenerazione Urbana da parte di Catella in persona, come se quest’ultimo fosse il sindaco di Milano”.
Pm: “Rinvio per permette a difensori di leggere chat“
“Per quanto riguarda la posizione di Giancarlo Tancredi il termine a difesa è stato concesso e quindi l’udienza è stata rinviata a giovedi per fornire il tempo materiale in cui ovviamente il difensore e gli indagati possano leggere le chat che abbiamo depositato. Adesso sentiamo anche per la posizione Marinoni quali termini a difesa verranno dati”. Lo ha detto la procuratrice aggiunta di Milano, Tiziana Siciliano, coordinatrice dell’inchiesta sull’urbanistica, spiegando perché l’udienza davanti al tribunale del riesame per l’ex assessore è slittata di 48 ore.
Marinoni non si presenta al Tribunale del riesame
L’ex presidente della commissione paesaggio di Milano, Giuseppe Marinoni, ai domiciliari per corruzione ha deciso di non presentarsi personalmente all’udienza davanti al Tribunale del riesame per chiedere la revoca dell’arresto. Il suo legale, avvocato Eugenio Bono, è arrivato in tribunale da solo pochi minuti fa. “Il mio assistito oggi non sarà presente”, ha dichiarato ai giornalisti.
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