La cipria da 2 euro che non ti fa sudare: funziona meglio di tante “pro” e costa meno di un caffè

L’estate è il banco di prova peggiore per qualunque trucco. Quando la temperatura sale, il fondotinta cede, l’illuminante scivola, la zona T brilla come una vetrina e la base perfetta delle otto del mattino sparisce nel nulla verso l’ora dell’aperitivo.

Chi ha la pelle mista o grassa sa bene che l’umidità non perdona, e che trovare una cipria che regga davvero è una piccola impresa. Ed è proprio nei mesi più bollenti che finisco a rovistare tra gli scaffali dei discount beauty, quelli dove non entri per cercare qualcosa ma esci sempre con una sorpresa. È lì che ho trovato lei, la cipria Max & More, e non ho più smesso di usarla. Mi ha convinta per sbaglio. Non per la confezione rosa con le fragole o gialla con gli ananas, che sembrava più una caramella che un prodotto da trucco.

Ma per la texture sottile, il profumo leggero e il modo in cui opacizza senza diventare gessosa. È una cipria trasparente ma leggermente rosata, impalpabile ma presente, che riesce a tenere sotto controllo il sebo anche in piena afa. E anche se l’ho pagata 2,49 euro, mi ha dato gli stessi risultati di polveri molto più costose. Ha qualcosa che la rende incredibilmente efficace, soprattutto su una base leggera e ben lavorata.

Il trucco low-cost che batte i prodotti pro (almeno in estate)

Non contiene ingredienti speciali o formule complicate, ma è proprio questo il punto. Si stende bene con un pennello grande, si fissa subito e non lascia quell’effetto bianco che certe ciprie economiche hanno. Nelle giornate afose la uso dopo il fondotinta e un velo di correttore, solo su fronte, naso e mento. Lì resta, senza fare macchia, senza segnare le pieghe, senza effetto pastone.

Ho provato anche a usarla per settare il contorno occhi e, con un pennellino piccolo, funziona benissimo. Non secca, non fa grumi, e l’aroma fruttato è un piccolo bonus piacevole che non disturba.

La cosa curiosa è che, pur essendo venduta in un negozio come Action e costando una cifra simbolica, ha una resa che si avvicina a quella dei brand professionali. Non la metterei su una pelle estremamente secca, certo, perché tende comunque ad assorbire l’idratazione. Ma per chi combatte con il lucido, è quasi una rivelazione. Il packaging è basic, ma fa il suo dovere. Il barattolo è comodo, la griglia dosa bene la quantità di prodotto, e i 22 grammi durano molto più di quanto si immagini.

La versione Berry Crush ha un tono leggermente rosato che illumina in modo soft, mentre Pineapple Dream è più neutra e adatta a qualsiasi sottotono. Nessuna delle due cambia il colore della base o crea strato, ed è questo che mi ha sorpresa: sembra quasi di non averla, ma dopo un’ora fuori, con il sole in faccia, il naso resta opaco. E questo, per me, è già un ottimo segnale. Soprattutto se penso a quante ciprie “pro”, con nomi altisonanti e prezzi a doppia cifra, mi hanno lasciata lucida dopo due ore.

Ho iniziato a tenerla anche nel beauty da borsa, senza paura di perderla. Perché alla fine è proprio questo che la rende speciale: il fatto che puoi usarla ovunque, senza ansia, senza troppe aspettative, e lei ti sorprende. Funziona su base liquida, su BB cream, ma anche su pelle nuda quando vuoi solo togliere un po’ di lucido dalla fronte o dalle guance. In estate diventa il mio prodotto jolly, quello che mi fa sentire a posto anche quando ho solo dieci minuti per uscire.

Potrebbe passare inosservata sugli scaffali, con quel design giocoso e i colori pastello, ma chi la prova una volta tende a ricomprarla. Perché in fondo non serve spendere una fortuna per avere un viso curato e un trucco che resiste. Basta trovare il prodotto giusto, che magari profuma di ananas e fragola, e che costa meno di una brioche con cappuccino.

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