Musk accusa Apple di favorire ChatGPT rispetto a Grok sull’App Store. E minaccia azioni legali

Agosto 12, 2025 - 15:30
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Musk accusa Apple di favorire ChatGPT rispetto a Grok sull’App Store. E minaccia azioni legali

Elon Musk ha attaccato Apple in una serie di post su X, accusando il produttore di iPhone di rifiutarsi di mettere in evidenza la sua piattaforma social e il chatbot AI Grok sull’App Store, favorendo invece i prodotti del suo rivale OpenAI, creatore di ChatGPT.

Fatti principali

  • Lunedì sera, Musk ha taggato Apple su X scrivendo: «Perché vi rifiutate di inserire X o Grok nella vostra sezione “Must Have” quando X è l’app di notizie numero 1 al mondo e Grok è al quinto posto tra tutte le app… State facendo politica?”.
  • In un post successivo, il miliardario ha alzato il tiro contro il colosso tecnologico, sostenendo: “Apple si comporta in modo da rendere impossibile a qualsiasi azienda di intelligenza artificiale, eccetto OpenAI, raggiungere il primo posto sull’App Store, il che costituisce una violazione antitrust inequivocabile”.
  • Musk ha poi annunciato che la sua società, xAI, intraprenderà “immediata azione legale”.
  • Il proprietario di xAI ha aggiunto: “Apple è la porta d’accesso a Internet per metà dell’America. Stanno rendendo impossibile a qualsiasi altra azienda di AI avere successo, promuovendo incessantemente OpenAI in ogni modo possibile!”.
  • In una serie di post pubblicati nella mattinata di martedì, il miliardario ha condiviso e rilanciato contenuti che prendevano in giro Apple, lanciando ulteriori attacchi alla società, arrivando persino a sostenere che si comportasse come se fosse “di proprietà di OpenAI”.

La replica

L’amministratore delegato di OpenAI, Sam Altman, ha risposto ai post di Musk scrivendo su X: “Questa è un’affermazione notevole, considerando ciò che ho sentito dire che Elon fa per manipolare X a suo vantaggio, favorendo sé stesso e le sue aziende e danneggiando i suoi concorrenti e le persone che non gli piacciono”.

Altman ha poi condiviso un articolo del sito tech The Platformer su come Musk avrebbe aumentato la visibilità dei propri post su X. In apparente risposta alla minaccia legale, Altman ha aggiunto: “Spero che qualcuno faccia una controindagine su questo [l’ipotizzata auto-promozione di Musk su X]; io e molti altri vorremmo sapere cosa è realmente successo”.

Cosa sappiamo della disputa legale tra Musk e OpenAI?

Musk, che è stato tra i cofondatori di OpenAI, ha intentato una causa contro la società e Altman lo scorso anno, accusandoli di aver tradito l’obiettivo originario di sviluppare un’AGI (intelligenza artificiale generale) open source “per il bene dell’umanità” a favore della massimizzazione dei profitti. Musk sostiene che nel 2015 Altman e Greg Brockman gli proposero di avviare “un’organizzazione no-profit per sviluppare un’AGI per il bene dell’umanità, non una società a scopo di lucro che punta a massimizzare i profitti per gli azionisti”.

L’accordo prevedeva che l’AGI fosse open source, a meno di considerazioni di sicurezza. Musk accusa OpenAI, che sta diventando una società a scopo di lucro e ha stretto partnership commerciali con aziende come Apple e Microsoft, di aver violato tale intesa. In risposta, i vertici di OpenAI hanno affermato che già nel 2017 Musk aveva riconosciuto la necessità di una “entità a scopo di lucro” per raggiungere l’obiettivo di creare un’AGI e aveva persino tentato di diventarne ceo e azionista di maggioranza. Di fronte al rifiuto della società, Musk decise di lasciare OpenAI nel febbraio 2018, con l’intenzione di sviluppare un’AGI concorrente all’interno di Tesla, la sua azienda di auto elettriche.

Cosa sappiamo della partnership tra Apple e OpenAI?

Apple ha annunciato una partnership con OpenAI a giugno dello scorso anno per integrare ChatGPT su iPhone, iPad e computer Mac. L’annuncio è arrivato insieme alla presentazione del sistema di intelligenza artificiale proprietario di Apple, chiamato Apple Intelligence. L’azienda ha dichiarato che permetterà agli utenti di utilizzare le capacità di ChatGPT in diversi strumenti, compreso l’assistente vocale Siri.

Quando l’integrazione di ChatGPT è arrivata su iOS 18, iPadOS 18 e macOS Sequoia, era basata sul modello linguistico GPT-4o di OpenAI. Apple ha detto a diversi media che prevede di integrare il nuovo modello GPT-5 quando verranno rilasciate le nuove versioni dei sistemi operativi — iOS 26, iPadOS 26 e macOS Tahoe — entro la fine dell’anno.

Cosa ha già detto Musk sulla partnership Apple-OpenAI?

Poco dopo l’annuncio di Apple, Musk dichiarò: “Se Apple integra OpenAI a livello di sistema operativo, allora i dispositivi Apple saranno vietati nelle mie aziende. È una violazione della sicurezza inaccettabile. I visitatori dovranno depositare i loro dispositivi Apple all’ingresso, dove saranno custoditi in una gabbia di Faraday”.

Il giorno dopo, il proprietario di X aggiunse: “È palesemente assurdo che Apple non sia in grado di sviluppare una propria AI, ma sia in qualche modo capace di garantire che OpenAI protegga la vostra sicurezza e privacy!”. Poi sostenne: “Apple non ha idea di cosa accada ai vostri dati una volta consegnati a OpenAI. Vi stanno svendendo”.

Al momento dell’annuncio dell’integrazione, Apple dichiarò: “Sono integrate protezioni per la privacy degli utenti che accedono a ChatGPT — gli indirizzi IP sono oscurati e OpenAI non memorizzerà le richieste”. Per accedere a ChatGPT su iPhone, iPad e Mac, gli utenti devono prima dare il consenso e possono scegliere di usare il servizio senza un account OpenAI. Le politiche di utilizzo dei dati di ChatGPT si applicano solo agli utenti che collegano il loro account OpenAI con Apple Intelligence e Siri.

L’articolo Musk accusa Apple di favorire ChatGPT rispetto a Grok sull’App Store. E minaccia azioni legali è tratto da Forbes Italia.

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