Simona Cinà morta in piscina a Palermo, i familiari: “Qualcosa non quadra, dove sono i vestiti?”

Agosto 3, 2025 - 23:30
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Simona Cinà morta in piscina a Palermo, i familiari: “Qualcosa non quadra, dove sono i vestiti?”

I genitori di Simona Cinà, la ventenne trovata morta in piscina venerdì notte durante una festa a Bagheria (Palermo), vogliono fare luce sul decesso della ragazza. I familiari non credono che la giovane possa avere avuto un malore e, in una conferenza stampa, hanno espresso le loro perplessità su alcuni punti oscuri della storia: ad esempio, il fatto che la maglietta e la gonna che Cinà indossava quella sera non siano mai stati trovati, oppure che non ci fossero nella villa, all’arrivo dei familiari, le bottiglie di alcolici che presumibilmente erano state consumate nella festa. “Vogliamo solo chiarezza“, dice il papà della ragazza, Luciano Cinà.

I fratelli della ragazza: “C’è qualcosa che non quadra”

“Simona conosceva di quel gruppo cinque persone, erano tutti ragazzi della pallavolo, il festeggiato era un ragazzo con cui lei giocava”, ha raccontato Roberta Cinà, sorella gemella della vittima. “Lei stava sempre con la sua cerchia, non stava neanche male, io ho parlato con persone che stavano con lei. Le sue due amiche se ne erano andate, gli altri dicono che pensavano che fosse andata in bagno, anche se non era distante dalla piscina”, aggiunge su quella sera. “Noi sappiamo che c’è qualcosa che non va, non puntiamo il dito su nessuno ma non quadra la storia“, ha affermato il fratello Gabriele, “faceva sport, era in salute, non è possibile”.

La sorella di Simona: “Droga? Non era il tipo”

“Conoscevamo Simona, non era un tipo da annegare in piscina. Era in salute, si faceva sempre i controlli per motivi sportivi”, ha fatto eco al fratello Roberta Cinà. “Simona non litigava con nessuno, si fidava troppo. Avevamo caratteri diversi, le dicevo di stare attenta”, ha affermato la gemella, tra le lacrime. “Droga? Ci siamo chiesti se girasse, ma non pensiamo che Simona l’abbia assunta volontariamente, si spaventava di queste cose”.

I genitori: “Vogliamo solo sapere cosa le è successo”

“Mia figlia aveva vent’anni, era una brava ragazza, studiava e amava lo sport. La conoscevano tutti, era solare, non litigava con nessuno, portava sempre a termine i suoi traguardi. Perché? Cosa è successo? Vogliamo sapere solo cosa è successo a mia figlia“, si è sfogata Giusy Corleone, la madre della ventenne. “Vogliamo solo chiarezza”, ha insistito il padre, “abbiamo trovato solo bottiglie d’acqua, la piscina pulita. Mia moglie ha chiamato alle 4.45 perché non chiamava nessuno, vogliamo capire dov’è finito l’alcol. Mia figlia era un pesce, faceva surf, beach volley, cosa è successo?”.

Il legale della famiglia: “Autopsia forse già lunedì”

Per capirci di più sul decesso della giovane, si attende anche l’autopsia che, ha spiegato il legale della famiglia, Gabriele Giambrone, “dovrebbe essere domani (lunedì, ndr) o al massimo martedì, abbiamo chiesto di fare il prima possibile”. Ai giornalisti l’avvocato ha anche detto che “i genitori sono sicuri che né la maglietta né la gonna siano stati trovati. Si è pensato fin da subito che sia stato un malore, che sia caduta in piscina, da qui la scelta di non sequestrare la villa. Se è una scelta che mi convince? È una scelta del pubblico ministero”.

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