Apple sull'AI: non primi, ma i migliori. La strategia di Cook
In un clima di crescente pressione e competizione, i vertici di Apple hanno deciso di parlare direttamente al cuore dell'azienda: i suoi dipendenti. L'amministratore delegato Tim Cook e il capo del software Craig Federighi hanno tenuto una riunione plenaria per affrontare di petto il tema più caldo del momento, l'intelligenza artificiale, e per rassicurare gli animi interni.
La necessità di questo confronto nasce anche da una dinamica di mercato aggressiva, con Meta che sta tentando di sottrarre a Cupertino i suoi migliori talenti nel campo dell'AI offrendo pacchetti retributivi stellari, una mossa che avrebbe contribuito a un calo del morale tra i team di Apple.
Il messaggio dei due dirigenti è stato forte e chiaro. Craig Federighi ha parlato dei progressi compiuti nella revisione dell'architettura di Siri, descrivendo i risultati ottenuti come "promettenti" e superiori alle aspettative iniziali. "Questo ci ha messo in condizione non solo di realizzare quanto annunciato, ma di fornire un aggiornamento molto più grande di quanto avessimo previsto", ha affermato, sottolineando come non esista progetto preso più seriamente all'interno dell'azienda.
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