AYANEO Pocket PLAY è un ibrido strano: console, telefono o qualcosa nel mezzo?

AYANEO torna a parlare di gioco portatile con un dispositivo che punta a unire due mondi che si intrecciano da tempo: quello dei telefoni e quello delle console tascabili.

Pocket PLAY arriva come un'anteprima quasi più concettuale che tecnica, un esercizio di stile che fa leva sulla tradizione del retrogaming e sulla ricerca di un'esperienza tattile che molti prodotti moderni non offrono.

Ancora infatti non sono stati rivelati specifiche, prezzo o sistema operativo, e questo rende il progetto un po' enigmatico, se non fosse per la fama del brand. AYANEO spinge infatti su un messaggio preciso: riportare nel presente l'idea della console compatta con controlli fisici, reinterpretata secondo il suo stile minimalista. Un motivo in più per andare a vedere come sta cercando di farlo.

AYANEO descrive Pocket PLAY come una fusione tra telefono e console portatile, un formato ibrido che prova a ripensare il gioco tascabile partendo da elementi familiari. AYANEO lo chiama "handheld art", un approccio che combina estetica minimalista e attenzione alla sensazione fisica dei controlli, con un richiamo costante alla storia delle console compatte.

L'identità del prodotto ruota attorno al retrogaming, presentato come il terreno ideale per questo formato. L'azienda parla di una reinterpretazione dei classici in chiave moderna e di un dispositivo pensato per chi vuole riportare al centro l'interazione meccanica invece del solo touchscreen. Tante chiacchiere insomma, ma di concreto non c'è troppo da mostrare.

AYANEO non fornisce infatti informazioni su specifiche hardware, dimensioni, schermo o software, e questo porta Pocket PLAY nel territorio dei prototipi concettuali. Il marchio però ribadisce la volontà di creare un oggetto riconoscibile, con un carattere definito che si colloca tra due categorie ormai sovrapposte nel mercato del gaming portatile.

Pocket PLAY è basata su un meccanismo a slitta, una soluzione che AYANEO riprende dai vecchi telefoni scorrevoli (chi ha detto XPERIA Play?) e applica a un contesto dichiaratamente orientato al gioco. In posizione chiusa il dispositivo mantiene un aspetto da telefono classico, mentre lo scorrimento rivela un controller meccanico completo di pulsanti ABXY e croce direzionale.

Le immagini ufficiali mostrano un layout ordinato, con una struttura che richiama la simmetria tipica dei prodotti AYANEO. Accanto ai pulsanti troviamo i touchpad intelligenti a doppia modalità, elemento ricorrente nella comunicazione del marchio, pensato per estendere l'interazione oltre i controlli tradizionali. Il tutto si inserisce in un design che mira a offrire una presa più stabile rispetto al solo touchscreen.

Il sistema a slitta permette di passare da un uso generico da smartphone (difficile non pensare ad Android, ma non ci sono certezze assolute in merito) a una configurazione da console portatile con un singolo gesto. AYANEO lo presenta come un compromesso per chi vuole i comandi fisici senza rinunciare a un formato compatto. Anche qui mancano dettagli sulle caratteristiche materiali, ma la scelta progettuale resta il fulcro della proposta.

Pocket PLAY sarà protagonista di una campagna Kickstarter che prenderà il via a breve (anche qui: nessuna data precisa) e sarà accompagnata da offerte early bird.

Il materiale già presente su Kickstarter si limita a ribadire l'attenzione al retrogaming, alla forma compatta e alla tradizione estetica del marchio, ma non chiarisce in che modo il dispositivo gestirà emulatori, store digitali o tanto meno le altre app. 

AYANEO sta insomma usano Pocket PLAY come manifesto della sua filosofia: un oggetto che esalta l'atto di giocare più dei numeri sulla scheda tecnica. Senza informazioni concrete però è difficile capire come il prodotto si collocherà tra telefoni da gaming e console portatili contemporanee. Ma del resto questa è "l'arte del teasing" e AYANEO la sta tessendo bene. O almeno ce lo auguriamo per lei.

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