‘Regalo di Natale’ della Regione al Comune di Reggio: ‘Restituisca 3 milioni e mezzo’

Dicembre 16, 2025 - 01:00
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‘Regalo di Natale’ della Regione al Comune di Reggio: ‘Restituisca 3 milioni e mezzo’

Palazzo San Giorgio Comune Reggio Calabria

La Regione Calabria presenta il conto al Comune di Reggio Calabria. Con un decreto dirigenziale del Dipartimento Ambiente datato 10 dicembre, la Cittadella ha ingiunto a Palazzo San Giorgio la restituzione immediata di oltre 3,4 milioni di euro. La vicenda riguarda le “Risorse Liberate del POR FESR 2000/2006” e nello specifico il Programma di Sviluppo Urbano (PSU).

Una somma ingente che, secondo i calcoli degli uffici regionali, sarebbe stata trasferita all’Ente nel corso degli anni ma “non impiegata per i fini preposti dal programma di interventi” e, di conseguenza, mai rendicontata correttamente agli uffici competenti.

I fondi complessivi rilasciati erano destinati a interventi cruciali per la città, tra cui la valorizzazione culturale, il recupero di aree storiche e la riqualificazione di strutture e infrastrutture. Tuttavia, numerosi progetti, come quelli legati alla riqualificazione della fascia costiera e alla valorizzazione dei siti archeologici, non sono stati completati o rendicontati correttamente.

Saltato l’accordo per la rateizzazione del debito

La drastica richiesta di restituzione in un’unica soluzione arriva al termine di un’interlocuzione tra le due amministrazioni che sembrava aver trovato uno sbocco positivo, poi naufragato per il mancato rispetto di una scadenza.

Il Comune aveva infatti proposto una rateizzazione del debito a partire da gennaio 2026, chiedendo di poter inserire la somma nella variazione al Bilancio 2025-2027. La Regione, con una nota del 27 novembre, aveva accolto la richiesta, ponendo però una condizione tassativa: l’acquisizione del provvedimento di variazione al Bilancio da parte dell’Ente “entro e non oltre il 02-12-25”.

Tuttavia, come riportato nel decreto, “è trascorso inutilmente il termine stabilito per l’adempimento”, senza che il Comune abbia provveduto a inviare la documentazione necessaria alla formalizzazione del piano. Di fronte al silenzio e al mancato rispetto dei tempi, il Dipartimento ha ritenuto “imprescindibile procedere con riscossione mediante ingiunzione”, revocando di fatto la disponibilità a concedere pagamenti dilazionati negli anni.

I conti del POR e l’ultimatum di 30 giorni

L’atto ripercorre la contabilità del programma ormai concluso. A fronte di oltre 32,4 milioni di euro erogati nel tempo per il PSU di Reggio Calabria, il Comune ha prodotto certificazioni di spesa per circa 29 milioni a valere sui fondi POR. La differenza, pari esattamente a 3.466.954,73 euro, costituisce la “sorte capitale” che ora deve rientrare nelle casse regionali.

La Regione ha quindi ingiunto al Comune di effettuare il bonifico tramite Girofondi alla Tesoreria Unica regionale. I tempi sono strettissimi: la normativa fissa il termine di 30 giorni dalla notifica del decreto per la restituzione della somma. Nel dispositivo finale si legge chiaramente che, in mancanza di pagamento entro i termini previsti, “si procederà nei confronti del Comune di Reggio Calabria mediante esecuzione forzata per il recupero coattivo della somma ingiunta”.

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