È stato arrestato il figlio di Rob Reiner

Il regista Rob Reiner e sua moglie Michele Singer sono stati trovati morti domenica nella loro abitazione nel quartiere di Brentwood, a Los Angeles. La notizia del decesso è stata confermata dai familiari in una nota diffusa ai media americani tramite un portavoce: «Siamo distrutti da questa perdita improvvisa e chiediamo rispetto per la nostra privacy in questo momento incredibilmente difficile».

Gli ultimi aggiornamenti nella giornata di lunedì dicono che Nick Reiner, il figlio del regista, è sotto custodia della polizia. Il giovane di trentadue anni è stato trattenuto nell’ufficio dello sceriffo della Contea di Los Angeles dopo che i genitori sono stati trovati con le gole tagliate dalla figlia Romy. Nick, il secondogenito della coppia, ha un passato di tossicodipendenze e anni fa ha vissuto in strada.

Nel corso di una conferenza stampa domenica sera, il vice capo del dipartimento di polizia di Los Angeles, Alan Hamilton aveva spiegato che si stava indagando  su «un apparente omicidio», ma ancora non erano stati individuati sospetti né effettuati arresti. Hamilton aveva precisato che la polizia stava cercando di ottenere un mandato di perquisizione per poter svolgere un esame completo della scena, sia all’interno sia all’esterno dell’abitazione.

Rob Reiner aveva 78 anni ed era figlio di Carl Reiner, comico, attore e autore televisivo considerato una figura centrale nella storia della televisione americana. Nato nel Bronx, aveva iniziato la sua carriera come attore negli anni Sessanta, raggiungendo la popolarità nazionale nel ruolo di Michael Stivic, detto “Meathead”, nella sitcom “Arcibaldo”, andata in onda sulla CBS dal 1971 al 1979. Per quell’interpretazione aveva ottenuto due Emmy Awards.

Dalla metà degli anni Ottanta si era affermato come regista, dirigendo una serie di film che hanno segnato l’immaginario di più generazioni. Tra i titoli più noti figurano  “This Is Spinal Tap”, “Stand by Me – Ricordo di un’estate”, “Harry, ti presento Sally”, “Misery non deve morire”, e “Codice d’onore”, quest’ultimo candidato all’Oscar come miglior film nel 1993.

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