Battlefield 6 Anteprima


Battlefield 6 si presenta come un tentativo consapevole di rilanciare il marchio con uno sguardo rivolto al passato e uno al futuro. Dopo l'accoglienza tiepida (se non apertamente critica) riservata a 2042, DICE e gli altri studi coinvolti nel progetto sembrano aver raccolto tutto ciò che non ha funzionato per tornare a un'identità più chiara.
Il risultato, almeno da quanto mostrato nel recente evento di presentazione, è un capitolo che trova un equilibrio tra l'approccio più serrato e core di Battlefield 3 e 4, e alcune novità stilistiche e meccaniche introdotte in Battlefield 1. Un punto d'incontro tra scuole diverse, che potrebbe rivelarsi fertile.
Battlefield 6 Anteprima | Una guerra nuova, ambientata nel 2027
La campagna single player tornerà, con una durata prevista di circa quattro ore. La storia ci porterà nei panni della squadra Dagger 1-3, impegnata in vari teatri bellici globali in un contesto geopolitico destabilizzato: la NATO è parzialmente collassata e una forza paramilitare chiamata PAX ARMATA ha iniziato a estendere il suo controllo. Le missioni, stando a quanto dichiarato, alterneranno sezioni più guidate a momenti più aperti, con un taglio narrativo più sobrio e drammatico rispetto al tono leggero di Bad Company.
Il ritorno delle classi, la fine degli specialisti
Una delle scelte più rilevanti è il ritorno delle classi bloccate. Dopo l'esperimento di 2042 con gli specialisti intercambiabili, si torna a una struttura più rigida e leggibile, con quattro classi principali: Assalto, Ricognizione, Supporto e Ingegnere. Ogni classe ha accesso a gadget e abilità specifici, il che restituisce al teamplay quel senso di interdipendenza che era andato perso. Una scelta che rievoca la filosofia ludica dei vecchi capitoli, dando finalmente un'identità chiara ai ruoli sul campo.
Mappe, modalità e assenza di old-gen
Battlefield 6 sarà disponibile solo su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S. Nessuna versione old-gen è prevista. Il titolo supporterà partite da 64 giocatori e, al lancio, includerà 9 mappe, alcune delle quali ispirate a scenari classici come Operation Firestorm. Durante la beta di agosto ne saranno disponibili quattro: Empire State, Liberation Peak, Iberian Offensive e Siege of Cairo. Le ambientazioni spaziano da quartieri urbani stretti e verticali a zone montuose o spazi aperti, pensati per supportare stili di gioco diversi.
Distruzione ambientale e gestione dei veicoli
Uno dei pilastri dell'esperienza rimane la distruttibilità ambientale. Le strutture non sono indistruttibili, ma reagiscono in modo coerente in base al tipo di arma, di munizione e all'angolazione dell'impatto. Non si tratta solo di estetica, ma di un linguaggio tattico: sfondare un muro può aprire una nuova via d'accesso o far crollare una posizione nemica. Gli sviluppatori non hanno parlato di "levolution" in senso stretto, ma hanno lasciato intendere che alcuni eventi ambientali di grande scala saranno comunque presenti in mappe selezionate.
Portal, supporto e prospettive future
Battlefield Portal tornerà con nuove funzionalità e strumenti. L'interfaccia è stata semplificata, ma le opzioni di personalizzazione si sono ampliate: si potranno creare regole, selezionare asset, modificare comportamenti dell'intelligenza artificiale, creare modalità con veicoli, zombie o scenari surreali. Il server browser permetterà di navigare tra i contenuti più giocati o recenti, rendendo l'accesso immediato e fluido. Scontato ma doveroso da menzionare, Battlefield 6 supporterà cross-play, cross-save e cross-progression. Inoltre saranno presenti gli ormai consueti contenuti stagionali che introduranno nuove mappe, eventi PvE e, in un periodo non ancora precisato, una modalità battle royale standalone sviluppata da Ripple Effect.
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