Commodore International denuncia Commodore Industries
L’originaria Commodore International, che ha portato sul mercato i famosi Commodore VIC-20, Commodore 64 e Amiga, è fallita nel 1994. A distanza di oltre 31 anni è iniziata una nuova battaglia legale per l’uso dello storico marchio. La statunitense Commodore International Corporation ha denunciato l’italiana Commodore Industries.
Una storia infinita
Dopo il fallimento di maggio 1994, gli asset di Commodore International sono stati acquistati da Escom (produttore di computer tedesco fallito a luglio 1996). Quest’ultimo ha quindi ceduto il marchio Commodore a Tulip Computer (produttore di computer olandese) a settembre 1997. Tulip ha successivamente venduto il marchio a Yeahronimo Media Ventures, diventata in seguito Commodore International Corpotation.
Un gruppo di imprenditori italiani, guidato dal CEO Luigi Simonetti, ha fondato Commodore Industries (la sede è a Roma). L’azienda afferma di aver ottenuto tutti i diritti sull’uso del marchio, legalmente registrati in Italia e in Europa. Il nome Commodore viene utilizzato per notebook, tablet e accessori.
Il 9 giugno 2025 è stata fondata una nuova Commodore International Corporation con sede nel Delaware da un gruppo di persone guidato da Christian Simpson. L’azienda statunitense, che vende il Commodore 64 Ultimate (versione moderna dell’originale home computer), afferma di aver acquistato i diritti esclusivi sul marchio.
Nel fine settimana, Commodore International Corporation (CIC) ha presentato una denuncia contro Commodore Industries. Nel comunicato stampa è scritto che la startup italiana (fondata nel 2017) è stata contattata per risolvere la questione in modo amichevole e per avviare una collaborazione. In seguito al rifiuto è stato avviato il procedimento legale.
L’azienda statunitense ha chiesto ad un tribunale civile italiano di invalidare i diritti d’uso del marchio che sarebbero stati ottenuti in modo improprio. John Errico, avvocato di CIC, ha dichiarato:
Commodore International Corporation ha la responsabilità di proteggere la propria tradizione e preservare la fiducia della comunità nel nome originale Commodore. Ci impegniamo profondamente a salvaguardare il marchio da prodotti non autorizzati e non approvati, e proteggere i marchi Commodore dall’uso non autorizzato è di fondamentale importanza. La nostra decisione di intraprendere questa azione legale non è stata presa alla leggera e giunge solo dopo aver esaurito tutti gli altri metodi ragionevoli per risolvere la questione. Il nostro obiettivo è impedire che il nome Commodore venga utilizzato in modi che potrebbero confondere la comunità o il mercato. Riconosciamo e apprezziamo profondamente la passione e la dedizione della comunità Commodore, che ha mantenuto vivo lo spirito del marchio per decenni. Il nostro obiettivo è proteggere questa tradizione e promuovere un ambiente positivo e creativo per tutti coloro che amano Commodore, passati, presenti e futuri.
L’azienda statunitense non rilascerà ulteriori commenti fino al termine del procedimento legale.
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