Il Gruppo Prada ancora in crescita: prima metà dell’anno a +8%. Miu Miu a +49% ma verso la ‘normalizzazione’

Lug 31, 2025 - 12:30
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Il Gruppo Prada ancora in crescita: prima metà dell’anno a +8%. Miu Miu a +49% ma verso la ‘normalizzazione’
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Il lusso inizia a risentire concretamente dei segnali di rallentamento. Il trend, già evidenziato con il bilancio semestrale di Lvmh e di Moncler (sebbene ancora in territorio positivo), trova ora riscontro nei due big dell’alto di gamma il cui andamento è considerato anticlico: Prada ed Hermès: sebbene i dati siano ancora in controtendenza rispetto al calo evidenziato da diversi big sia in termini di vendite sia, soprattutto, sotto il profilo della marginalità, le performance sono meno frizzanti rispetto al 2024, segno che anche il segmento luxury è coinvolto per intero in una flessione della domanda.

Nel primo semestre dell’anno, il Gruppo Prada ha registrato ricavi netti pari a 2,7 miliardi di euro, in aumento dell’8% a tassi correnti (+9% a tassi costanti). Le vendite retail hanno visto un incremento dell’8% su base corrente (+10% su quella costante) a quota 2,4 miliardi di euro mentre il wholesale, che vale solo 220 milioni di euro, ha visto un decremento del 2 per cento. Il marchio ammiraglio ha generato vendite retail in calo dell’1,9% anno su anno nel primo semestre e un Q2 a -3,6 per cento. Sul fronte di Miu Miu, ormai motore del gruppo, l’etichetta prosegue il suo percorso di crescita, sebbene con una traiettoria anche in questo caso leggermente meno dinamica: nel semestre le vendite retail sono crescite del +49% e del 40% nel Q2.

L’utile netto del semestre ammonta a 386 milioni di euro, pressoché invariato rispetto ai 383 di un anno fa. Grazie a una generazione di cassa sostenuta, il gruppo ha chiuso il periodo con una posizione finanziaria netta positiva di 352 milioni di euro, dopo il pagamento di 398 milioni di euro di dividendi e 294 milioni di euro di investimenti.

A livello geografico, l’Asia Pacifico ha registrato una crescita solida nel periodo, +8% a tassi correnti, l’Europa ha generato una performance positiva, con crescita a +7% con il secondo trimestre che “ha risentito di minori flussi turistici su una base di confronto sfidante pluriennale”.
Buona progressione nelle Americhe, che registrano una crescita del +10% su base corrente nel semestre, con
un miglioramento nel secondo trimestre, supportato da domanda locale e dal turismo. Il Giappone ha registrato la decelerazione più significativa del semestre, +6% a tassi correnti a causa del
confronto con i flussi turistici straordinari del 2024 e in particolare nel secondo trimestre; come
osservato in Europa, la domanda locale si è dimostrata più resiliente. Buona crescita in Medio Oriente, a +24% anno su anno, con trend solidi e lineari tra i trimestri.

Patrizio Bertelli, presidente e amministratore esecutivo del Gruppo Prada, commenta: “Riteniamo che le
opportunità di crescita future rimangano invariate, ma siamo consapevoli che nel breve il quadro
economico possa rimanere turbolento. In questo scenario incerto, siamo focalizzati come sempre sul
lungo periodo, con un approccio attento al contesto”.

Il CEO Andrea Guerra si è detto ottimista sul futuro: “Guardando avanti, pur rimanendo vigili e pronti a reagire, proseguiamo con la nostra strategia e manteniamo la nostra ambizione di generare una crescita solida, sostenibile e superiore alla media di mercato”.

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Redazione Redazione Eventi e News