Intelligenza artificiale e satelliti in prima linea contro le discariche abusive

Lug 29, 2025 - 20:00
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Intelligenza artificiale e satelliti in prima linea contro le discariche abusive
progetto Perivallon

Nel 2024 i reati ambientali in Italia sono cresciuti del 14%, con oltre 11.000 casi di gestione illecita dei rifiuti. Una tecnologia sviluppata dal Politecnico di Milano consente oggi di rilevare discariche abusive con il 90% di precisione, grazie a intelligenza artificiale e immagini satellitari

Nel 2024, come registra il Rapporto Ecomafia 2024 di Legambiente, sono stati oltre 40.500 i reati ambientali accertati in Italia, con una media di 111 reati al giorno, in crescita del +14,4% rispetto all’anno precedente.

Di questi, 11.166 hanno riguardato la gestione illecita dei rifiuti, comprese le discariche abusive e il traffico illegale di rifiuti speciali. Le regioni a maggiore incidenza restano Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.

In parallelo, secondo la Corte europea dei diritti dell’uomo, oltre 540 procedimenti penali sono stati avviati in Italia nei primi sei mesi del 2024 per violazioni legate alla presenza di discariche non autorizzate.

La recente condanna inflitta all’Italia dalla stessa Corte per l’inadeguata protezione delle popolazioni residenti nella Terra dei Fuochi rappresenta un campanello d’allarme su scala nazionale.

È in questo contesto che si inserisce il contributo tecnologico del Politecnico di Milano, che ha sviluppato un sistema capace di individuare con accuratezza superiore al 90% i siti di smaltimento illecito dei rifiuti, sfruttando l’intelligenza artificiale e le immagini satellitari.

Un progetto europeo per il monitoraggio sistematico del territorio

Il sistema nasce nell’ambito del progetto Perivallon, finanziato dal programma Horizon Europe, che coinvolge 24 partner distribuiti in 12 Paesi europei ed extra-europei. In Italia, tra i soggetti attuatori figurano Arpa Lombardia, la Fondazione Safe e il Nucleo Ecologico dei Carabinieri.

La tecnologia si basa su algoritmi di intelligenza artificiale che analizzano in modo automatizzato immagini provenienti da satelliti e droni, confrontandole con il primo dataset pubblico al mondo per il rilevamento delle discariche abusive AerialWaste, già scaricato oltre 6.500 volte da ricercatori internazionali.

L’approccio consente di intercettare segnali di illegalità ambientale anche in aree marginali, agricole o industriali, spesso fuori dalla portata dei controlli ispettivi tradizionali.

La sperimentazione lombarda: rapidità e precisione nelle indagini

Nel corso del 2024, Arpa Lombardia ha condotto una sperimentazione su oltre 100 comuni, testando l’affidabilità del sistema sviluppato dal team del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria (Deib) del Politecnico di Milano.

I risultati hanno confermato un netto abbattimento dei tempi di indagine ambientale, rendendo possibile un intervento tempestivo prima che si consolidino danni strutturali agli ecosistemi.

progetto Perivallon - simulazione
Immagine Politecnico di Milano

In aprile, i partner del progetto Perivallon hanno condotto due esercitazioni pratiche, presso il centro di formazione sul Monte Calvarina, presso Soave (Verona), che hanno consentito di testare sul campo l’efficacia degli algoritmi nel rilevamento di rifiuti disposti ad hoc, sia tramite immagini satellitari che con droni a bassa quota.

In un contesto in cui l’illegalità nella gestione dei rifiuti si conferma uno dei settori più redditizi della criminalità organizzata, strumenti come quello sviluppato dal Politecnico di Milano rappresentano un salto di qualità strategico per il contrasto alle discariche abusive.

Non solo facilitano il lavoro investigativo delle forze dell’ordine, ma abilitano una nuova cultura di trasparenza e responsabilità ambientale.

Le applicazioni future potrebbero riguardare anche il monitoraggio continuo di aree protette, la mappatura dei siti contaminati e il supporto alla progettazione di politiche territoriali basate su evidenze scientifiche.

In un Paese che continua a pagare il prezzo di decenni di gestione opaca dei rifiuti, l’adozione di tecnologie intelligenti si profila come una condizione necessaria, e non più accessoria, per una vera transizione ecologica.

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