Intervista con Anna Valle e Gianmarco Saurino, in scena al Teatro Manzoni di Milano con “Scandalo”: “E’ uno spettacolo che lascia molte domande e spunti di riflessione”
“E’ incredibile quanto questo spettacolo possa cambiare non solo le persone che lo guardano ma anche noi che lo portiamo in scena”. Anna Valle e Gianmarco Saurino sono i protagonisti di “Scandalo”, il nuovo lavoro teatrale scritto e diretto da Ivan Cotroneo, che racconta di sentimenti, seduzione, manipolazione, in scena al Teatro Manzoni di Milano fino al 21 dicembre.
Laura (Anna Valle) ha cinquant’anni, è una scrittrice, ma per il mondo, letterario e non, è stata la “sposa bambina” di uno scrittore famoso e molto più grande di lei, che è recentemente scomparso. Nella sua villa sull’Appia Antica, appena fuori Roma, in compagnia della sua editor Giulia e di un vicino, Roberto, e con l’aiuto di Maria, una ragazza che vive in casa, Laura sembra poco interessata sia a riprendere a scrivere che a riprendere a vivere. Sostanzialmente è sola.
Fino a quando in casa non arriva Andrea (Gianmarco Saurino), un giovane uomo che suo marito Goffredo prima di morire aveva assunto per riorganizzare la loro grande libreria. Andrea è diretto, sfrontato, audace. Fra Laura e Andrea ci sono gli stessi 24 anni di differenza che separavano Laura da Goffredo. E come all’epoca la donna aveva fatto scandalo per la sua relazione con un uomo famoso e più grande, ora sa esattamente lo scandalo che provocherà nel momento stesso in cui le sue labbra si avvicinano a quelle di Andrea. E niente sarà più come prima.
Anna e Gianmarco, siete in scena al Teatro Manzoni di Milano con “Scandalo” con la regia di Ivan Cotroneo, in cui interpretate rispettivamente Laura e Andrea. Cosa vi ha colpito dei vostri personaggi quando avete letto per la prima volta il testo?
Anna Valle: “L’aspetto di Laura che mi ha affascinato maggiormente è che dice le cose senza chiedere mai scusa. È una donna che sa il fatto suo, ha un approccio alla vita molto particolare, a volte anche duro, non è sicuramente un personaggio tenero e rassicurante”.
Gianmarco Saurino: “A me è piaciuta fin dal primo istante l’idea di poter giocare con un personaggio che ha sicuramente tantissime possibilità. Andrea può essere becero, audace, prezioso, emotivo, e per un attore avere a disposizione tutto questo materiale su cui lavorare è divertente e affascinante”.
“Scandalo” affronta delle tematiche attuali, dal pregiudizio alla differenza di età in una relazione, al desiderio. Come mai secondo voi il desiderio di una donna fa ancora così paura?
Anna Valle: “Secondo me il desiderio di una donna fa paura perchè imbarazza, in quanto non siamo abituati a sentirlo esplicitare in un modo così diretto. Forse per un retaggio culturale è visto come qualcosa che appartiene alla donna, ma non dobbiamo parlarne e metterlo in mostra”.
Gianmarco Saurino: “Sicuramente è un retaggio patriarcale, e lo dico da uomo che probabilmente prima di questo spettacolo non ci aveva nemmeno troppo pensato. Non ho mai avuto paura del desiderio femminile, ma non lo avevo visualizzato quanto invece faccio con il mio desiderio. Sentire le parole di Laura nello spettacolo ha scardinato in me una parte nuova e ho compreso che probabilmente anch’io sono vittima di quel retaggio”.
Anna Valle: “In questo spettacolo, al di là dei personaggi che interpretiamo, ci sono delle cose che sia io che Gianmarco, come attori e esseri umani, abbiamo dato per scontato di non avere nella nostra vita, nel senso che non pensiamo di avere dei pregiudizi, ma di fatto poi succede che riguardo a determinati argomenti effettivamente ci siamo resi conto che magari anche noi la pensavamo in un determinato modo, pur non avendo pregiudizi”.
Quanto l’arte può contribuire ad abbattere questi pregiudizi?
Anna Valle: “Parlarne e rappresentare un pregiudizio o un tema non solo è la funzione dell’arte ma è anche il veicolo migliore in quanto rappresenta un punto di vista tramite l’arte stessa, in questo caso uno spettacolo teatrale, che permette allo spettatore di tornare a casa con una riflessione e con delle domande alle quali noi non diamo risposte”.
Laura nel corso dello spettacolo dà una sua visione dell’amore, infatti dice che in una relazione si può usare ed essere usati dall’altro. Quanto siete concordi con questo pensiero?
Anna Valle: “Sono molto concorde. Ne abbiamo discusso varie volte con Gianmarco. Non per forza essere usati o usare ha un’accezione negativa”.
Gianmarco Saurino: “Un po’ di tempo fa ho citato una frase di Bukowski che dice “si ama ciò di cui si ha bisogno” e non per forza aver bisogno di qualcosa o di qualcuno è una cosa inopportuna. Anzi, io credo che una relazione si basa sui bisogni alternati delle persone e questo spettacolo lavora tanto su questo aspetto, infatti non c’è alcun personaggio che ne esce in maniera pulita forse proprio perché la vita ci insegna che nessuno di noi è pulito fino in fondo e quindi ci lascia con un sacco di domande. E’ questo il ruolo dell’arte”.
Che domande vi siete posti facendo questo spettacolo?
Anna Valle: “Mi sono chiesta se fosse corretto il comportamento di Laura e quello di Andrea, se avrei fatto la stessa cosa qualora mi fossi trovata in quella situazione. Nonostante ormai abbiamo superato le quaranta repliche, ci sono delle sere in cui mi pongo delle questioni, anche piccole, a cui magari fino a quel momento non avevo pensato”.
Gianmarco Saurino: “È la bellezza di rappresentare la vita a teatro attraverso dei personaggi che sono vivi. Quando questo accade si scoprono delle cose nuove ogni sera. Per me la domanda sul desiderio femminile è la più importante di tutte perché nonostante credessi di essere un uomo femminista e sensibile e lo sono, per quanto abbia sempre pensato di essere aperto e disponibile non avevo mai visto il desiderio femminile con questa accezione. E’ incredibile quanto questo spettacolo possa cambiare non solo le persone che lo guardano ma anche noi che lo portiamo in scena”.
In quali progetti vi vedremo prossimamente?
Anna Valle: “Andrà in onda il prossimo anno su Canale 5 “Una nuova vita”, serie in quattro serate diretta da Fabrizio Costa con Daniele Pecci. E’ un giallo ambientato in Trentino”.
Gianmarco Saurino: “A marzo mi vedrete nella terza stagione della serie “La legge di Lidia Poët” che sarà disponibile su Netflix”.
di Francesca Monti
credit foto Manuela Giusto
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