“La mia seconda pelle”: premiati i progetti dei giovani designer
Dagli studenti dell’accademia Iuad tante idee di come dare nuova vita ai dead stock. I progetti premiati dimostrano di essere stati attenti alle esigenze quotidiane delle donne, con un occhio alla sostenibilità sia ambientale sia sociale
Tra campioni in cuoio e scampoli di mille colori, la mattina del 26 novembre il Lineapelle Fashion Studio di Milano ha accolto le studentesse e gli studenti dell’Accademia Iuad per la premiazione del contest La mia seconda pelle.
L’iniziativa, ideata da GreenPlanner, ha stimolato i giovanissimi designer dell’accademia a ridare vita a scarti della lavorazione della pelle, per realizzare accessori alla moda.
L’evento è stato condotto da M.Cristina Ceresa, giornalista e direttore di GreenPlanner e ha visto la partecipazione di Giovanna Garavaglia, responsabile formazione di Unic/Lineapelle. Gli studenti sono stati accompagnati e seguiti dalla docente Olivia Spinelli.
Il primo premio è andato a Teresa Mello e al suo progetto, intitolato Hands Free. A convincere la giuria composta da giornalisti e esperti del settore fashion è stata la grande attenzione al riutilizzo creativo della pelle, che è stata recuperata per mettere insieme una capsule collection, con grande cura per le esigenze di donne e ragazze.
Nelle parole della studentessa, “Hands Free rivoluziona il concetto di praticità, per dare alle donne la possibilità di avere le mani sempre libere, anche quando non vogliono avere con sé una grande borsa o uno zaino“.
La pochette ideata da Teresa Mello e mostrata durante la mattinata, in particolare, può essere attaccata direttamente al corpo, per dare più libertà e, al tempo stesso, rendere più interessante lo stile personale.
L’aspetto zebrato della pochette permette peraltro di sfruttare al massimo piccoli scampoli di pelle scartati, per evitare di sprecare materiale.
Il premio della redazione di GreenPlanner è andato invece a My second skin, un progetto di Gaia Bellorini. La redazione ha scelto di valorizzare questa proposta anche per la sensibilità e l’intento della designer: realizzare accessori femminili belli e utili in grado di integrare con discrezione i dispositivi medici.
Tutto parte dall’esperienza diretta di Gaia Bellorini e dalla necessità di fare i conti, quotidianamente, con la gestione del diabete (la giovane designer lo dice nel progetto: “ho preso spunto dal caso di mia nonna”). Chi è colpito da questa condizione, infatti, deve sempre portare con sé glucometro, penne d’insulina, aghi, snack per le emergenze.
La borsa in pelle progettata dalla studentessa ha quindi all’interno tasche rimovibili e contenitori appositi per tutti questi oggetti, pur mantenendo all’esterno uno stile elegante e contemporaneo.
Durante l’evento sono stati presentati anche altri tre progetti, tutti degni di nota. Parliamo di Cute and Pop, di Chiara Ianni e Sara Trovatelli, una serie di gadget ispirati all’estetica dei primi anni 2000; di Rodeo Dust, di Ilaria Palmisano, che ha pensato a una mini pouch, un portachiavi e a un choker che richiamano l’immaginario del Far West; e infine di Uno, una collezione modulare ideata da Bianca Jade Wastell, con una borsa day to night in grado di cambiare aspetto quando da una giornata in ufficio bisogna passare direttamente ad una serata con gli amici.
Come è stato annunciato da Ceresa e Garavaglia, tutti e cinque i progetti che hanno partecipato al contest La mia seconda pelle avranno la possibilità – se le collezioni verranno realizzate in maniera completa – di essere esposti durante la fiera di Lineapelle prevista per febbraio 2026.
Si tratta di una vetrina davvero preziosa per gli studenti dell’Accademia Iuad: basti pensare che a questa fiera partecipano ogni anno circa 1200 espositori, provenienti da oltre 40 Paesi.
Linea Pelle e Unic: supporto alla formazione
La mattinata dedicata alla premiazione è stata anche l’occasione per studenti e studentesse di conoscere meglio le risorse messe a disposizione da Lineapelle e riflettere sulle potenzialità creative interne a questo settore.
“Le possibilità di riutilizzo circolare della risorsa pelle e degli scarti che si generano durante la produzione di abiti e accessori è davvero stimolante – ha detto Garavaglia – e lavorare in questo campo permette di inserirsi in una grande tradizione: in Italia siamo famosi non solo per l’eccellenza del materiale, ma anche per il contenuto stilistico che sappiamo offrire“.
Nel nostro Paese, non a caso, si concentra il 67% della produzione europea. Oltre a raccontare i passi avanti a livello di circolarità compiuti dalla filiera, Giovanna Garavaglia ha poi parlato delle iniziative e dei premi dedicati ai più giovani.
Ha inoltre spiegato ai ragazzi come utilizzare l’archivio digitale di Lineapelle, che permette di prendere ispirazione dagli oltre 20.000 campioni del Lineapelle Fashion Studio, selezionandoli per brand, colore Pantone o sfilata.
Per seguire al meglio le spiegazioni di Garavaglia, gli studenti hanno anche potuto toccare con mano, letteralmente, le differenze tra pelli e lavorazioni diverse, dalle più comuni alle più particolari.
I consigli della redazione
Sulla base di questo nuovo contest La mia seconda pelle (che rilanceremo nel 2026), la redazione sottolinea agli studenti l’importanza di riflettere sia sull’impatto ambientale dei propri progetti di design, sia sull’importanza di una comunicazione studiata nei minimi dettagli, essenziale per trasmettere al meglio le proprie idee.
“Non lasciate al caso e ai social la comunicazione di un vostro progetto – ha consigliato Ceresa -. Lavorate in team per dare la giusta informazione al target che volete raggiungere: brand, clienti, e in questo caso giurati“. A proposito del contest, ha aggiunto, per rimanere in gara “rispettate tempi e modalità della consegna“.
Anche il modo in cui gli stilisti del futuro racconteranno al mondo le proprie creazioni non potrà più essere, nelle parole di Ceresa, superficiale e “usa e getta“: abbiamo bisogno di creatività e sostanza”
L'articolo “La mia seconda pelle”: premiati i progetti dei giovani designer è stato pubblicato su GreenPlanner Magazine.
Qual è la tua reazione?
Mi piace
0
Antipatico
0
Lo amo
0
Comico
0
Furioso
0
Triste
0
Wow
0




