L'Agcom vara il nuovo codice di condotta per gli influencer

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L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha approvato il nuovo codice di condotta per gli influencer, aggiornando le linee guida varate a inizio anno.
Un passo importante che mira a regolamentare un settore in continua espansione, spesso accusato di muoversi in una zona grigia tra intrattenimento, pubblicità e comunicazione commerciale.
Le principali novità: chi rientra nelle regole
Uno dei temi più dibattuti riguarda la distinzione tra influencer rilevanti – ossia coloro che superano determinate soglie di pubblico e interazioni – e chi invece opera in maniera più saltuaria. Alcuni partecipanti alla consultazione pubblica avevano chiesto che le regole fossero applicate indistintamente a tutti i creatori digitali, ma l’Agcom ha ribadito la necessità di mantenere una differenza: equiparare chiunque carichi contenuti online alle piattaforme o ai servizi audiovisivi, infatti, avrebbe comportato un conflitto con la normativa europea.
Il nuovo quadro normativo definisce quindi tre livelli distinti:
- servizi di media audiovisivi
- piattaforme di condivisione video
- e influencer
Ciascuno avrà responsabilità specifiche. Gli influencer che superano determinate soglie di visibilità avranno obblighi aggiuntivi e saranno inseriti in un registro ufficiale, pubblicato sul sito dell’Autorità.
FAQ e chiarimenti per i creator
Per evitare incertezze interpretative, l’Autorità predisporrà una serie di FAQ con spiegazioni pratiche sulle modalità di applicazione delle nuove regole, in particolare per quanto riguarda la segnalazione dei contenuti pubblicitari e la corretta etichettatura dei post.
Un’altra modifica riguarda l’ambito territoriale: sparisce ogni riferimento alla lingua italiana o al pubblico nazionale, per allinearsi al principio europeo del “paese di origine”, che attribuisce la competenza regolatoria al Paese in cui l’influencer ha la sede principale.
Focus sulla tutela dei minori
Particolare attenzione è stata riservata alla protezione dei minori. Le nuove linee guida stabiliscono che i creator debbano segnalare chiaramente i contenuti potenzialmente dannosi o inadatti, utilizzando gli strumenti messi a disposizione dalle piattaforme.
Il dibattito si è esteso anche agli influencer virtuali, figure generate interamente da software o intelligenza artificiale. L’Agcom ha chiarito che anche questi soggetti sono sottoposti agli obblighi di trasparenza previsti dalle normative europee sull’AI.
Alcune associazioni hanno inoltre sottolineato la necessità di vigilare non solo sui contenuti rivolti ai minori, ma anche sull’uso di bambini e adolescenti come influencer stessi, chiedendo regole più severe e una responsabilizzazione condivisa tra brand, agenzie e talent.
Digital Chart e pubblicità trasparente
Il codice recepisce inoltre la Digital Chart dello IAP, lo strumento di autodisciplina pubblicitaria che stabilisce come rendere riconoscibili i contenuti sponsorizzati. L’Agcom ha precisato che l’Istituto resta autonomo nell’aggiornare le proprie regole, mentre l’Autorità interverrà solo per recepire eventuali modifiche nel codice di condotta.
In questo modo viene rafforzata la sinergia tra regolazione pubblica e sistemi di autodisciplina, con l’obiettivo di garantire maggiore chiarezza ai consumatori.
Registro degli influencer rilevanti
Tra le novità più concrete c’è l’istituzione di un elenco ufficiale degli influencer che superano determinate soglie di pubblico. Per entrare nel registro, i soggetti dovranno inviare un modulo con i propri dati, i profili social e le metriche aggiornate. L’elenco sarà aggiornato due volte l’anno e reso pubblico, con la possibilità di richiedere correzioni o contestare l’inserimento entro 15 giorni dalla pubblicazione.
La mancata iscrizione, tuttavia, non solleva dall’obbligo di rispettare le norme: chi rientra nei criteri stabiliti resta comunque tenuto al rispetto del codice, anche se non compare nel registro.
Trasparenza e riconoscibilità
Per favorire la trasparenza verso il pubblico, gli influencer rilevanti dovranno riportare nei loro profili social una chiara indicazione della loro presenza nell’elenco ufficiale Agcom. La dicitura scelta è “in elenco Agcom”, con una variante specifica per gli influencer virtuali. L’Autorità ha accolto le osservazioni di chi riteneva riduttivo il termine “influencer” e ha optato per una formula più neutra e inclusiva.
Sanzioni e vigilanza
Restano aperte le questioni legate al sistema sanzionatorio. Alcune associazioni dei consumatori chiedono multe proporzionali ai guadagni ottenuti con i contenuti, mentre altri propongono criteri più graduati, che tengano conto della gravità della violazione e della dimensione del creator. L’Agcom valuterà eventuali aggiustamenti, con l’obiettivo di rendere le sanzioni efficaci ma proporzionate.
Tra le proposte emerse anche l’istituzione di procedure di conciliazione per dirimere le controversie tra influencer, agenzie e aziende, e ulteriori limiti all’utilizzo dell’immagine dei minori in campagne commerciali.
L’Agcom vara il nuovo codice di condotta per gli influencer
Qui di seguito il documento completo e gli allegati.
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