L’anello che registra i pensieri: la novità di Pebble che non ti aspetti (e che probabilmente vorrai)

Il nuovo Pebble Index 01 punta a risolvere un problema comune: catturare le idee prima che spariscano. L'anello integra un microfono e un pulsante, e registra brevi note vocali che lo smartphone elabora in modo locale.

Si tratta dell'ultima idea della rinata Pebble, che punta sempre su un dispositivo indossabile ma questa volta non al polso, creando invece uno smart ring diverso da tutti gli altri, anche nell'aspetto.

Il Pebble Index 01 si indossa sul dito indice ("index" non a caso) e integra un pulsante fisico, un microfono, un modulo Bluetooth, memoria interna e batterie a ossido d'argento. La registrazione avviene solo mentre si preme il pulsante, senza ascolto continuo.

La memoria sull'anello conserva fino a 5 minuti di audio quando lo smartphone non è vicino. Al ritorno del segnale, la registrazione viene sincronizzata con l'app dedicata e convertita in testo tramite sistemi di riconoscimento vocale interamente locali.

Il sistema utilizza un modello linguistico in esecuzione sul telefono per stabilire l'azione da applicare, come creare un promemoria o aggiungere una nota. L'app è open-source e non richiede connessione a internet per funzionare.

La struttura dell'anello è in acciaio inossidabile 316 con un pulsante in silicone liquido. Il formato è simile a una fede nuziale, per evitare urti contro il telefono mentre si impugna il dispositivo.

La resistenza all'acqua arriva a un metro di profondità, sufficiente per lavare le mani, fare la doccia o svolgere attività domestiche con l'anello indossato. Il produttore sconsiglia invece il nuoto.

Il dispositivo è disponibile in tre colori e in otto misure differenti (6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, e 13). La scelta della misura avviene dopo il preordine, con possibilità di stampare modelli 3D per verificare la calzata.

Il design, personalmente parlando, non ci entusiasma troppo, soprattutto in alcune combinazioni di colori, che esaltano troppo la differenza di materiali tra l'anello stesso e il pulsante. Ma magari a qualcuno piacerà.

La batteria interna offre fino a 12-15 ore di registrazione complessiva, pari a circa due anni di utilizzo medio, calcolato su 10-20 registrazioni al giorno della durata di pochi secondi.

Il dispositivo non si ricarica. L'azienda ha preferito escludere il circuito di ricarica per contenere dimensioni e costi, e per evitare che l'utente dimentichi l'anello dopo averlo tolto per collegarlo a un caricatore. La batteria però non è sostituibile: alla fine del ciclo di vita, l'anello può essere restituito per il riciclo.

Il progetto non include altoparlanti o motori di vibrazione. L'unico feedback proviene dal click meccanico del pulsante e da un LED RGB utilizzato raramente per preservare la durata della batteria.

L'anello invia le registrazioni all'app Pebble, che può trasformare la nota vocale in promemoria, timer, appunti o azioni come inviare un messaggio tramite servizi compatibili. Il sistema funziona sia con Android sia con iPhone.

Il dispositivo può essere personalizzato tramite configurazioni dei clic del pulsante o attraverso MCP, moduli eseguibili in ambiente WASM che consentono di aggiungere nuove funzionalità. Le azioni possono anche controllare elementi esterni, come automazioni domestiche o servizi di terze parti.

È disponibile la possibilità di ascoltare l'audio grezzo per correggere eventuali errori del riconoscimento vocale, utile in ambienti rumorosi o ventosi.

Il preordine di Pebble Index 01 costa 75 dollari, pari a circa 70 euro, mentre il prezzo successivo alla distribuzione salirà a 99 dollari, circa 92 euro. A queste cifre aggiungete 10 dollari per la spedizione. Le spedizioni globali inizieranno a marzo 2026.

Al CES di Las Vegas sarà possibile provare il nuovo Pebble, che per una volta mostra come la tecnologia indossabile possa ridurre le distrazioni anziché aggiungerne. La scelta di puntare su un dispositivo minimale, centrato su una sola funzione, offre uno spunto interessante su come ripensare gli smart ring, che finora non si può dire abbiano particolarmente brillato. Peccato che sia un dispositivo mono-uso, particolare che un po' mina la voglia di acquistarlo.

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