Mal di testa, un ‘disturbo invisibile’. Una ‘nuova primavera’ con anticorpi monoclonali e terapie selettive
In occasione della Gionata del mal di testa la Società italiana di neurologia (Sin) e la Società italiana per lo studio delle cefalee organizzano eventi e attività in tutta Italia. Oggi sono migliorate le conoscenze scientifiche di questa patologia e sono disponibili farmaci innovativi, specifici e selettivi
Secondo alcune stime, sono oltre dieci milioni gli italiani che soffrono di mal di testa. Un disturbo che si presenta in diverse modalità e può avere genesi molto differenti.
Nonostante la loro elevata diffusione e il forte impatto sulla quotidianità, le cefalee sono ancora oggi spesso sottovalutate, o gestite in modo inadeguato. Per questo il 18 maggio, in occasione della Giornata del mal di testa, la Società italiana di neurologia (Sin) e la Società italiana per lo studio delle cefalee (Sisc) promuovono una serie di iniziative su tutto il territorio nazionale.
L’obiettivo è chiaro: aumentare la consapevolezza, migliorare l’accesso alle cure e dare voce a chi convive con questo dolore, capace di compromettere profondamente la qualità della vita.
Le cefalee primarie
Nel complesso panorama delle cefalee, un ruolo centrale è occupato da quelle primarie, forme che non derivano da altre patologie sottostanti – come traumi, infezioni o problemi vascolari – ma costituiscono esse stesse la malattia. Tra queste, l’emicrania si distingue per prevalenza e impatto. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, rappresenta la terza malattia più comune a livello globale e la seconda per grado di disabilità.
Un dato allarmante, soprattutto se si considera che, ancora oggi, molti pazienti non ricevono una terapia adeguata. «L’emicrania rappresenta una patologia neurologica di rilievo – afferma Alessandro Padovani, presidente della Sin – con un impatto significativo sia sul piano individuale, che socioeconomico. Gli attacchi possono raggiungere un’intensità tale da compromettere le attività quotidiane per uno o più giorni, accompagnandosi frequentemente a sintomi neurovegetativi quali nausea, vomito, intolleranza a luce o rumore, che ne aumentano il grado di disabilità. Dal punto di vista sociale, il disturbo contribuisce a fenomeni come l’impossibilità di recarsi sul luogo di lavoro o a scuola, o a farlo in condizioni di efficienza notevolmente ridotta».
Mal di testa, un disturbo ‘invisibile’
«Essendo un disturbo ‘invisibile’ agli esami strumentali e difficilmente comunicabile – continua Padovani – l’emicrania espone spesso chi ne soffre al rischio di stigmatizzazione. Le persone affette si sentono talvolta sminuite nella loro sofferenza, con conseguente tendenza a nascondere il problema e a ritardare l’accesso a percorsi terapeutici adeguati. La buona notizia, infatti, è che oggi sono migliorate le conoscenze scientifiche di questa patologia e sono disponibili farmaci innovativi, specifici e selettivi».
L’emicrania «non è solo un sintomo, ma una vera e propria malattia neurologica – spiega Marina De Tommaso, presidente della Sisc – che colpisce principalmente le donne nelle fasi centrali della vita, ma può interessare anche uomini, con forme croniche gravi e invalidanti. Per questo l’informazione è cruciale: molti pazienti intraprendono percorsi di autocura, utilizzando farmaci in modo improprio, e arrivano tardi alle terapie specifiche. È fondamentale rivolgersi al medico di medicina generale – aggiunge De Tommaso – perché è il primo interlocutore nel percorso di cura. Un accesso precoce ai centri specializzati consente di evitare la cronicizzazione e l’abuso di farmaci, migliorando l’efficacia delle nuove terapie».
l visual scelto per la campagna di quest’anno rappresenta una testa femminile adornata di fiori, un’immagine che richiama la primavera, come stagione di rinascita. È un simbolo potente che vuole raccontare anche l’inizio di una nuova stagione nella gestione dell’emicrania, grazie ai progressi della ricerca. «Abbiamo voluto associare il concetto di primavera a questa giornata perché oggi, finalmente, abbiamo a disposizione farmaci innovativi e mirati – evidenzia De Tommaso – in particolare anticorpi monoclonali e terapie selettive che agiscono sul Cgrp – calcitonin gene-related peptide, il principale mediatore del dolore emicranico. È una vera e propria primavera della neurologia per quanto riguarda le cefalee, che ci consente di guardare con più fiducia al futuro».
Attività in tutta Italia per la giornata del mal di testa
Le sezioni regionali della Sin e della Sisc hanno organizzato una serie di attività in tutta Italia: si tratta di iniziative off line, che vanno da accoglienza informativa in vari luoghi come ospedali, farmacie, librerie e on line come dirette sui canali social e la pubblicazione di un video informativo sui siti web delle Società Scientifiche. Quest’anno, inoltre, supporteranno la diffusione di questo materiale anche la Simg (Società italiana di medicina generale), l’Alce (Associazione cefalalgici) e Fondazione Onda ETS (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere). In Puglia, poi, l’attenzione si rivolge anche a contesti particolari. «Entreremo nelle carceri femminili – sottolinea De Tommaso – dove lo stress della detenzione può esacerbare i sintomi. L’emicrania non fa distinzioni e merita attenzione ovunque si manifesti».
È fondamentale che le nuove terapie per l’emicrania – fanno notare gli esperti – siano rese disponibili in tempi rapidi e somministrate nel momento più opportuno, attraverso un accesso programmato ai Centri cefalee, che sono i soli autorizzati alla prescrizione di questi farmaci innovativi. Per raggiungere questo obiettivo, è essenziale aumentare la consapevolezza tra i pazienti, affinché evitino il ricorso al ‘fai da te’, spesso basato su informazioni errate. È altrettanto cruciale il coinvolgimento attivo dei medici di medicina generale (Mmg), chiamati a gestire le fasi iniziali della patologia, in collaborazione con i neurologi ospedalieri e territoriali, per garantire un percorso di cura efficace e tempestivo.
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