Scontato ma non troppo, come mettere BENE il fondotinta evitando l’effetto macchiato: la guida pratica (e divertente)

Il fondotinta non è solo un prodotto, è la base su cui poggia tutto il trucco: quando è applicato bene, l’incarnato appare uniforme e luminoso, senza stacchi o macchie indesiderate.

C’è chi lo vede come un alleato insostituibile e chi invece lo considera un nemico pronto a rovinare il trucco al primo passo falso. Il fondotinta è uno di quei prodotti che sembra semplice da usare, ma che può trasformarsi in una trappola se non si sa come trattarlo. Una passata di troppo e l’incarnato perde freschezza. Una sfumatura mal riuscita e il collo diventa il grande escluso della giornata. Eppure, nella sua apparente semplicità, è il prodotto che può fare la differenza tra un viso spento e uno che sembra aver dormito otto ore di fila.

La verità è che non basta trovarne uno “del proprio colore” per avere una base perfetta. Dietro c’è tutta una questione di preparazione, di strumenti e di movimenti. Ci sono pelli che lo amano liquido, altre che chiedono texture compatte, altre ancora che non lo sopportano senza un primer sotto. E poi ci sono le mani, le spugnette, i pennelli: ognuno ha il suo partito, e non c’è una regola unica. L’unica certezza è che quando il fondotinta è messo bene non si vede, ma si sente nella sicurezza con cui affronti la giornata.

Come preparare la pelle per un fondotinta senza difetti

Ci sono persone che iniziano dal naso, altre dalla fronte, altre ancora che picchiettano qua e là senza un vero ordine. In realtà, partire dai punti centrali del viso e muoversi verso l’esterno aiuta a distribuire il prodotto in modo uniforme e ad evitare accumuli indesiderati. È un gesto che si impara con il tempo, ma che diventa automatico quando si vede la differenza allo specchio.

La pelle, poi, racconta subito se è stata preparata bene: una crema idratante assorbita fino in fondo o un primer scelto con criterio possono salvare anche un fondotinta mediocre.

Il metodo di applicazione è quasi una questione di personalità. Le dita regalano un risultato più naturale, sfruttano il calore per fondere il prodotto con la pelle e sono perfette per chi ama un trucco veloce e pratico. Le spugnette, soprattutto se umide, hanno il potere di rendere la texture più leggera e di modulare la coprenza.

I pennelli, invece, richiedono più manualità ma danno una precisione che pochi altri strumenti sanno offrire. Il trucco è non trattarli come bacchette magiche: senza movimenti fluidi e una buona dose di pazienza, nemmeno il pennello migliore fa miracoli.

Come evitare l’effetto macchiato quando si applica il fondotinta

Uno degli errori più comuni, e più difficili da ignorare, è il famigerato stacco di colore tra viso e collo. Succede quando ci si ferma all’attaccatura della mascella, dimenticando che il colore deve scivolare leggero anche sotto e verso l’attaccatura dei capelli. Sfumare non è un consiglio da manuale, è una necessità assoluta. E la sfumatura migliore è quella in cui non si capisce dove finisce il trucco e inizia la pelle.

Poi c’è la quantità di prodotto, altro nodo cruciale. Spesso si pensa che più fondotinta significhi più copertura, ma la realtà è che l’eccesso mette in evidenza proprio quello che si vuole nascondere. Strati su strati non fanno altro che creare un effetto maschera che invecchia il viso e appesantisce i tratti. Molto meglio partire con poco, aggiungere solo dove serve e lavorare bene la stesura.

Infine, non si può parlare di fondotinta senza parlare di durata. Anche la base più perfetta cede dopo qualche ora se non viene fissata nel modo giusto. Un velo di cipria, preferibilmente trasparente e applicata con mano leggerissima, è il passaggio che sigilla tutto. E per chi ama l’effetto glowy senza rinunciare alla tenuta, esistono spray fissante che mantengono il trucco al suo posto senza trasformare la pelle in un deserto opaco.

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