Ue: la Camera di commercio cinese protesta contro l’esclusione dalle gare pubbliche nel settore medicale
La Camera di commercio della Cina presso l’Unione europea ha espresso “profonda delusione e seria preoccupazione” per la decisione degli Stati membri di escludere le aziende cinesi dalle gare pubbliche nel settore dei dispositivi medici per contratti superiori a 5 milioni di euro, nell’ambito dello strumento comunitario per gli appalti internazionali (Ipi).
La misura, approvata ieri, vieta alle imprese cinesi di partecipare a tali gare per un periodo di cinque anni. In una nota, la Camera di commercio ha denunciato un utilizzo “mirato” dell’Ipi contro le imprese cinesi, sottolineando che l’iniziativa invia un segnale preoccupante” e aggiunge “nuova complessità” alle relazioni economiche e commerciali tra Cina e Ue.”Le misure contraddicono i principi proclamati dall’Ue di apertura, equità e non discriminazione nell’accesso al mercato”, si legge nella nota. La Camera ha infine invitato i decisori europei a riconsiderare “la necessità e le implicazioni a lungo termine” dell’iniziativa, paventando il danneggiamento degli interessi bilaterali e ripercussioni per la ripresa economica globale.
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