194ª Fiera Bovina di San Desiderio a Monastero Bormida
Trebbiatura d’epoca, Razza Piemontese, tradizioni e manzo allo spiedo: grande successo per la 194ª Fiera di San Desiderio a Monastero Bormida.

A MONASTERO BORMIDA (Asti) LA 194ª “FIERA REGIONALE BOVINA DI SAN DESIDERIO”
Trebbiatura all’antica, trattori “testa calda”, bancarelle, gastronomia e la cena con il manzo allo spiedo cotto intero
Grande successo per la 194ª edizione della Fiera di San Desiderio, storica vetrina della qualità dell’allevamento in Langa Astigiana. La manifestazione ha registrato un’ampia partecipazione di pubblico e si è confermata un appuntamento di grande valore per tradizione, cultura contadina e prospettive future per l’agricoltura del territorio.
Le origini della Fiera risalgono al 1831, come attestato da un diploma conservato nell’archivio comunale: fu allora che Re Carlo Alberto autorizzò gli allevatori di Monastero Bormida a svolgere una rassegna di bestiame nella pieve di San Desiderio.
Il clima perfetto, sereno e leggermente ventilato, ha consentito ai visitatori di sostare a lungo sotto le fronde che circondano la secolare Pieve di San Desiderio, ammirando la tradizionale esposizione dei capi bovini di Razza Piemontese. Accanto alla mostra zootecnica, tante novità grazie all’instancabile gruppo di volontarie “Le donnine di San Desiderio”, supportate da bambini e ragazzi, con iniziative solidali per il restauro della pieve:
-
la gara delle torte, valutate dai visitatori,
-
una lotteria ricca di premi,
-
giochi per bambini,
-
vendita di specialità casalinghe e oggettistica artigianale.
Il tutto allietato da un contesto suggestivo e dal fascino antico: nel bosco che circonda la pieve si è potuto assistere anche alla spettacolare trebbiatura d’epoca con la trebbia e i caratteristici trattori “testa calda”.
Ospiti e convegno sulla qualità agroalimentare
Ospite d’onore della Fiera è stato Edoardo Raspelli, giornalista, critico gastronomico e noto volto televisivo, introdotto dalla giovane promoter e modella Priscilla Gatta. Raspelli ha partecipato al convegno sulla qualità agroalimentare, moderato da Stefano Zunino, insieme a:
-
Fausto Solìto (veterinario ASL),
-
Franco Serra e Tiziano Valperga (Presidente e Direttore di Arap),
-
Danilo Merlo (allevatore),
-
Gigi Gallareto (sindaco di Monastero Bormida),
-
i consiglieri regionali Fabio Carosso, Fabio Isnardi e Marco Protopapa.
Durante il dibattito sono emerse riflessioni sulle difficoltà burocratiche, le problematiche sanitarie e i ridotti riconoscimenti economici che mettono alla prova le aziende agricole.
Il sindaco Gallareto ha sottolineato:
“La Fiera non è solo una vetrina di eccellenza, ma un’occasione per discutere le problematiche degli allevatori, che non possono limitarsi a essere considerati ‘eroi del territorio’: hanno bisogno di certezze per continuare a produrre in modo sostenibile e redditizio.”
Raspelli ha aggiunto:
“La qualità delle nostre produzioni è il principale punto di forza per conciliare esigenze sanitarie, normative e rispetto della tradizione.”
Il convegno si è concluso con una degustazione di carne cruda di Razza Piemontese, che ha confermato l’eccellenza delle produzioni locali.
Premiazioni e momenti di festa
La Fiera si è chiusa con le tradizionali premiazioni dei capi bovini, le gualdrappe della Fiera, i premi in denaro, e i riconoscimenti per i bambini che hanno portato piccoli animali, le torte vincitrici del concorso e la musica folk del gruppo “Cuj d’na vota”.
In serata, presso l’Agriturismo San Desiderio della famiglia Merlo, si è tenuta la tradizionale cena campagnola con protagonista assoluto il manzo cotto intero allo spiedo, simbolo di una tradizione culinaria che valorizza al massimo la qualità della carne bovina di Razza Piemontese.
Una Fiera “come una volta”, che a quasi due secoli dalla sua nascita continua a unire identità, comunità e eccellenza agroalimentare, guardando al futuro senza dimenticare le proprie radici.
Qual è la tua reazione?






